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Re(quie)m

Post n°147 pubblicato il 22 Settembre 2011 da syd_curtis
 

 

E' cosa oramai notissima a livello planetario: i REM sono evaporati, sciolti, puff, via. Vivaddio, vien da dire, era l'ora.

Non sarò mai grato abbastanza a Stipe, Buck e compagnia per i dischetti merabiliosi che sono stati capaci di sfornare dai primi anni ottanta sino a buona metà dei novanta, parlo di Murmur, Reckoning, Fables of the reconstruction, Life's rich pageant, Automatic for the people e molti altri. Dischi che hanno letteralmente accompagnato la mia lontanissima giovinezza e senza i quali tutto sarebbe stato inevitabilmente diverso. Cielo, i REM di Reckoning ascoltati su una spiaggia dell'Elba da un mangianastri nell'ora del tramonto in compagnia di, oddio: non mi fate dire altro. Da quel disco memorabile, la clip che segue (So. Central Rain), altrettanto memorabile apparizione al David Letterman show del 1983, in cui Stipe aveva ancora tutti i capelli. E come dimenticare questa (don't go back to) Rockville, versione live e unplugged, da piangere e strapparsi tutti i peli del petto?

Grazie a Stipe, Buck e compagnia per essersi finalmente tolti di mezzo, averci risparmiato un'ulteriore deriva senile che già appariva discretamente penosa. Ogni tanto un po' di buon senso. Belle le parole finali di Peter Buck, bellissime: "Di certo rimarrò in giro. Magari in un negozio di vecchi dischi in vinile. O nella penombra, nel retro di un live club, a guardare un gruppo di diciannovenni che cercano di cambiare il mondo". La mia segretissima speranza è che possa tornare a dedicarsi con gusto e amore ai prossimi dischi di Robyn Hitchcock, uno che in fatto di longevità artistica unita a qualità ha un sacco da insegnare a tutti quanti, REM compresi.

 

 
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