Creato da tikaele il 16/02/2012

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Natura, scienza e curiosità

 

Zucchero bianco o grezzo?

Post n°101 pubblicato il 14 Gennaio 2015 da tikaele
 

Lo zucchero bianco fa male più dello zucchero grezzo? Dal punto di vista chimico, entrambi contengono esattamente la stessa molecola, cioè, quella del saccarosio. La differenza è che lo zucchero bianco contiene solo saccarosio, mentre, quello bruno contiene anche qualche residuo di melassa (tra l'1% e il 5% a seconda dei tipi di zucchero grezzo in commercio), che gli dà un aroma un po' diverso.
Nella melassa sono presenti, in quantità molto bassa, alcuni minerali come il potassio e vitamine. Poiché di zucchero se ne assumono giornalmente piccole quantità, queste sostanze "in più" presenti nello zucchero bruno, non apportano particolari benefici all'organismo.

Il processo industriale al quale viene sottoposto lo zucchero, spesso viene accusato di "danneggiare" in qualche modo il prodotto, in realtà non fa che estrarre il saccarosio dalle impurità presenti nella melassa.
Il saccarosio puro è bianco. Viene ricavato dalla barbabietola e viene purificato aggiungendo anche diossido di zolfo. Questa lavorazione fa sì che nello zucchero bianco rimangano tracce di anidride solforosa, che però è presente in quantità davvero basse (basta pensare che nel vino la quantità è oltre dieci volte maggiore).

Come si ricava lo zucchero?
Le canne del genere Saccharum officinarum maturano dopo un ciclo di coltivazione che dura 22 mesi. Vengono tagliate alla base, private della cima e delle foglie, schiacciate fra cilindri e sottoposte a torchiatura, per spremerne il succo zuccherino. Il riscaldamento successivo del liquido causa l'evaporazione e la conseguente concentrazione della sostanza rimanente, con formazione di piccoli cristalli.
Solo una parte del succo si trasforma in zucchero: il resto diventa "melassa", sostanza semiliquida e appiccicosa usata in molti Paesi come dolcificante.

In conclusione, dal punto di vista chimico (e quindi nutrizionale) consumare
zucchero bianco o bruno è esattamente lo stesso.
Nonostante gli scienziati studino da anni quello che mangiamo, noi siamo sempre più istruiti sulla nutrizione, ma i falsi miti dell'alimentazione sono ancora molto diffusi.

 
 
 

Abbiamo un nemico nel piatto.

Post n°100 pubblicato il 13 Gennaio 2015 da tikaele
 

Uno studio statunitense rivela che la maggior parte delle persone consumano molta carne rossa e sono più a rischio tumori: colpa di uno zucchero presente nei tessuti degli altri mammiferi, che il nostro organismo identifica come estraneo.

Gli esseri umani che mangiano carne rossa in grandi quantità sono più a rischio di sviluppare tumori, un effetto collaterale da cui altri animali carnivori sembrano immuni. Lo zucchero presente nei tessuti degli animali (maiale, agnello e manzo) viene chiamato Neu5Gc (assente nell'uomo). Questo lo sostiene uno studio dell'Università della California e della San Diego School of Medicine pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences. Questo zucchero è biodisponibile, cioè, facilmente distribuito ai tessuti attraverso la circolazione sanguigna, e da essi assorbito.

Nei laboratori, il team ha generato una popolazione di topi privi di Neu5Gc, proprio come l'uomo. Alcune cavie hanno poi seguito una dieta ricca di questo zucchero, sviluppando una condizione di infiammazione cronica e andando incontro a tumori 5 volte più spesso rispetto al gruppo di controllo. Altre condizioni potenzialmente cancerogene sono state accuratamente escluse dell'esperimento.

In conclusione, è che la molecola di Neu5Gc, riconosciuta dal nostro organismo come estranea, attivi una costante reazione del sistema immunitario e la reazione degli anticorpi, originando un'infiammazione cronica e sistemica dell'organismo. Studi precedenti hanno dimostrato il ruolo dell'infiammazione cronica nel favorire la formazione di tumori.

 
 
 

Kuro Diamond e Pearl Kuro burger

Post n°99 pubblicato il 19 Settembre 2014 da tikaele
 

Giappone- Sono arrivati i nuovi hamburger, fatti di carbone di bambù e nero di seppia. Voi lo mangereste un panino nero, con il formaggio nero e la salsa nera anch'essa?

E' solo l'edizione limitata del nuovo Kuro Diamond e Pearl Kuro burger (kuro significa nero in giapponese) che una nota catena di fast food (Burger King) lancerà sul mercato dal 19 settembre 2014. Il pane e il formaggio dei nuovi panini è colorato con polvere di carbone di bambù e la salsa all'aglio con il nero di seppia. Infatti sta riscuotendo molto successo!

Sicuramente gustare un cheeseburger completamente nero fa troppo effetto. Ma, potete scegliere il Kuro Diamond, servito con lattuga, cipolle, pomodori e maionese non colorata!

Difficile che questi panini arriveranno anche dalle nostre parti, anche se le catene di fast food tendono alla globalizzazione alimentare, alcuni prodotti vengono lanciati solo su alcuni mercati. Questo è l'esempio di un panino che probabilmente non oltrepasserà i confini asiatici. I giapponesi sono più aperti a certe bizzarrie in campo alimentare.

 

 
 
 

La Foresta dell'Amazzonia...

Post n°98 pubblicato il 19 Settembre 2014 da tikaele
 

Non c'è pace per la foresta dell'Amazzonia: in un anno è stata completamente spogliata un'area grande due volte la Valle d'Aosta ovvero circa 6.000 km quadrati. E chi si oppone viene ucciso.

Dopo anni in cui sembrava esserci una riduzione della deforestazione, quest'anno, così come l'anno scorso, il taglio dei grandi alberi ha ripreso a crescere. Alla fine di luglio il disboscamento è cresciuto del 29% rispetto all'anno precedente. E un anno fa eravamo al 28% in più rispetto all'anno prima.

DIECI ANNI FA (2004) la deforestazione aveva toccato il suo massimo, quando vennero rasi al suolo circa 30.000 chilometri quadrati di foresta, ossia un decimo della superficie dell'Italia. Da quell'anno una forte pressione internazionale fece prendere al governo brasiliano una serie di provvedimenti per frenare lo scempio, che ebbero effetto negli anni a seguire. Ma, ora l'espansione dell'agricoltura, il mercato del legname di alta qualità, gli interessi nelle società petrolifere, la richiesta di nuove strade e dighe stanno facendo risalire la quota di foresta persa.

Ci sono stati ANCHE OMICIDI, avvenuti in questi giorni, di quattro persone attiviste peruviani che lottavano contro il disboscamento e che erano partiti dalla loro comunità di Saweto, in Perù, per incontrarsi con i leader indigeni che lottano per la stessa causa.

Lottiamo per salvare le nostre foreste!

 
 
 

Ricordiamoci

Post n°97 pubblicato il 22 Luglio 2014 da tikaele

La terra è sorgente di vita, qualunque forma essa prenda: di fango, di pietre, di piante. Attingere alle sue risorse significa riconoscerle e tributarle il dovuto rispetto e il ringraziamento per “supportarci” e “sopportarci” da millenni.

Non a caso spesso la chiamiamo Madre Terra perché essa ci nutre, ci sostiene ed ha quella incredibile capacità di trasformare ciò che è impuro in bellissime creature viventi (fiori e piante). La sua generosità è quindi immensa e non ha pari. La sua presenza determina la forza di gravità che regola la dinamica di ogni essere. La terra vi concede generosamente i suoi frutti, e non saranno scarsi se solo saprete riempirvi le mani. E scambiandovi i doni della terra scoprirete l’abbondanza e sarete saziati.

Rispettala e amala

Ciao

 
 
 

 
 

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