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Scoperto un Quasar mostruoso

Post n°104 pubblicato il 27 Febbraio 2015 da tikaele
 

Recentemente, gli astronomi dell'Università di Pechino e dell'Università dell'Arizona hanno scoperto un Buco nero con una fame esagerata. Inspiegabile la sua dimensione. Deve aver ingurgitato una galassia di stelle per raggiungere le grandezze osservate. Ma essendo molto giovane è impossibile spiegare il meccanismo che gli ha permesso di crescere così velocemente. Infatti, hanno rilevato un "quasar mostruoso" che possiede una luminosità paragonabile a 420 trilioni di stelle simili al nostro Sole. Risale a un periodo in cui l'Universo era ancora un "bambino": non aveva più di un miliardo di anni.

Un "Quasar" è un acronimo che sta per quasi stellar radio source: un nucleo di una galassia estremamente luminoso nel cui centro c'è un buco nero particolarmente massiccio. 

Il buco nero appena scoperto si trova nel cuore del quasar denominato SDSS J0100 + 2802 e si trova a 12,8 miliardi di anni luce dalla Terra. La sua presenza è certa! La prova dell'enorme luminosità dei quasar è che in genere, viene spiegata come il risultato dell'attrito causato da stelle, gas e polveri che vengono incessantemente ingurgitate dal buco nero. Averlo osservato a quasi 13 miliardi di anni luce da noi, vuol dire che esisteva già circa 900 milioni di anni dopo il Big Bang: le stelle si erano già formate e raggruppate in galassie, ma per raggiungere una dimensione del genere, il buco nero avrebbe dovuto inglobare almeno un paio di galassie in un centinaio di milioni di anni. I ricercatori non riescono a spiegarsi come il buco nero sia riuscito a crescere così in fretta: "Come può un quasar così luminoso e un buco nero così massiccio formarsi nelle prime fasi di vita dell'Universo, in un periodo in cui le prime stelle e galassie erano appena emerse?" oppure "C'è un altro meccanismo che potrebbe spiegare questo mostro cosmico? È difficile infatti ipotizzare che buchi neri di tali dimensioni possano essersi accresciuti solo per effetto della morte e della cattura delle prime stelle giganti".

I quasar scoperti dal 1963 (anno in cui si scoprì il primo) a oggi sono oltre 200.000, di età compresa tra i 700 milioni e i 13,7 miliardi di anni dopo il Big Bang. Ma nonostante ne abbiamo osservati così tanti, i quasar e i buchi neri al loro interno sono ancora enigmi astronomici.

Insomma, la scoperta ha dato il via ad una nuova sfida astronomica per la quale serviranno sia i telescopi terrestri, sia quelli spaziali, come Hubble e Chandra, che permetteranno di osservare a varie lunghezze d'onda. 

 
 
 
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