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CUORE IN VIAGGIO

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Il regalo...

Post n°496 pubblicato il 03 Febbraio 2014 da xteneraladyx

 

“Io non salirò mai su quel coso!” e lo disse convinta.

A guardarla pareva una bambina, così minuta e fragile, ma con uno sguardo pieno di determinazione e forza che a contraddirla uno non ci avrebbe neanche provato.
Il “coso” in questione era uno scooter, che suo padre le aveva regalato, convinto fosse quello che desiderano tutte le adolescenti, una volta preso il diploma.

La sua amica rideva piegata in due. “Guarda che non ti mangia, se provi a salirci sopra  ma non lo accendi, da li non si muove”.
“Non so che farmene di questo “coso”, io mi trovo benissimo con la mia bicicletta. Mi porta ovunque e non devo mettermi una casseruola in testa per legge!”
“Guarda che il casco serve per protezione in caso di incidente o caduta, non sarebbe male se ne indossassi uno anche tu quando vai in bicicletta” disse la sua amica severa.

“Io non cado, io sto attenta e a me il casco non serve. E non voglio questo “coso”, lo dirò a papà che lo restituisca dove l’ha comprato.”

“Secondo me, ci resterà male. Pensava di farti un bel regalo. Tu sei strana, tutti vogliono le scooter quando si diplomano. Sei l’unica che conosco che non lo vuole.”

“Sarò strana, ma a me va bene così! E poi inutile che papà mi riempia di regali per compensare il fatto che non sta mai con me, ma è sempre in giro per i suoi stramaledetti affari” e lo disse un po’ arrabbiata.
In effetti suo padre non le era stato molto accanto dopo la morte della mamma che era morta durante il parto, preso dalla sua azienda, dal voler conquistare con i suoi prodotti i mercati internazionali, era sempre in giro per il mondo. Questo l’aiutava a sopportare il dolore della perdita della moglie e soprattutto lo esonerava dal doversi far carico dell’educazione della figlia, che era stata lasciata in gestione ai nonni materni, anche se si accorgeva che lei  era sempre più distante da lui e questo lo addolorava molto. Stava invecchiando e si pentiva di averla trascurata  per tutti quegli anni, ma non sapeva come rompere il gelo tra loro.
“Non credo l’abbia fatto per questo. Ma se anche fosse, perché non accogli semplicemente il suo dono. Non dirgli che non ti piace, digli che non ti senti pronta, che pensi di non esserne capace. Proponigli di insegnarti come si guida. Prova a trovare un modo per fare qualcosa insieme a lui….

“Lui non ha mai avuto tempo per me. Con un regalo, pensa di compensare ogni cosa”
“Guarda, sta arrivando. Avanti, prova a chiederglielo. Non fare la cocciuta!”

“Allora piccola, vedo che stai studiando il mezzo, ti piace? Mi raccomando il casco, esigo tu lo metta.”
La sua amica le stava lanciando saette con gli occhi, lei stringeva le labbra indecisa sul dire, poi si fermò a guardare suo padre, come la guardava, era uno sguardo pieno d’amore ma anche pieno di attesa.
“Papà, è molto bello, ma non credo di essere in grado di farci granchè. Lo sai che io mi muovo solo con la bicicletta e questo “coso” ha il motore e va veloce e non mi sento affatto sicura a salirci. Ma, se tu volessi fermarti qualche pomeriggio a casa ed insegnarmi, magari riuscirei a guidarlo prima o poi….”
Si era preparata a sentirsi rispondere come al solito, che non poteva, aveva gli affari, la riunione con i soci, i meeting con i rappresentanti…
Ci fu un momento di silenzio, lei alzò gli occhi e lo vide raggiante, come se non aspettasse altro.

“Davvero vorresti che io, insomma ti insegnassi? O Santo Cielo, è passato un po’ di anni da quando ci andavo sopra, ma credo che dovrei essere ancora in grado di insegnarti come si fa. Disdico due appuntamenti, mi cambio e cominciamo subito! Che bello, ci speravo proprio, sai con la tua mamma quanti giri facevamo da ragazzi? Aspettami…arrivo subito.”
Mentre si allontanava, la sua amica si avvicinò, le chiuse la bocca che era rimasta bloccata aperta dalla sorpresa e le disse:” Vedi, te l’avevo detto. Stupida testona, i grandi sono fatti così, certe volte dobbiamo essere noi a fare il primo passo, perché loro non sanno mai come fare…”

“Già, non me lo sarei mai aspettata che per papà, sarei arrivata a mettermi una casseruola in testa!” e scoppiarono tutte e due a ridere come matte…..

 

 
 
 
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