Pensieri di Diogene

Bestialità e punizione


Avrete sentito, letto, di queste violenze di gruppo che sono avvenute in diverse parti del Paese. Le notizie mi hanno angosciato: come uscire fuori da questa mentalità che vede la donna solo come oggetto di piacere e violenza? Vengono proposte soluzioni drastiche. La cosiddetta castrazione chimica mi sembra una cosa barbarica, anche perché rovina l’organismo cui viene applicata. Non è paragonabile alle cure antiandrogeniche che vengono fatte per alcuni tumori.Ma un po’ di punizioni corporali? anche perché il corpo conserva una memoria che influenza anche la mente. Un po’ di buone frustate sul sedere ad adulti e minori non produrrebbero risvolti positivi? Oppure i lavori forzati: spaccare pietre sotto il sole, zappare la terra a mano... non il benevolo affidamento ai servizi sociali. Però il diritto vigente ci dice che non si possono applicare pene degradanti.Ma io mi chiedo: di fronte alla bestialità assoluta (mi perdonino le bestie)possibile che la società non riesca a difendersi e a difendere i suoi membri? Quale sarà il futuro psicologico di quelle due bambine (di 10 e 12 anni, non di 13 come era stato detto) violentate ripetutamente per mesi? Possibile che ildiritto non tuteli mai la vittima ma sempre il colpevole?