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L’UE PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO!

Post n°1390 pubblicato il 11 Dicembre 2022 da scricciolo68lbr
 

INSIDIOSA CHINA INTRAPRESA DALL’UE: PREVISIONE DI NUOVI VIRUS, NUOVE EPIDEMIE ED INTENSIFICAZIONE ALL’USO DEI VACCINI COME UNICA PROFILASSI MEDICA! ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE PER COMBATTERE L’ESITAZIONE VACCINALE (L’OMS HA ADDIRITTURA CLASSIFICATO L’ESITAZIONE VACCINALE TRA LE DIECI MAGGIORI MINACCE PER LA SALUTE MONDIALE), SUL PRESUPPOSTO “FALSO” DELL’EFFICACIA DELL’ANTIDOTO ANTI COVID SPERIMENTALE; INSISTENZA PER L’ISTITUZIONE DEL FASCICOLO SANITARIO EUROPEO (PER CONOSCERE L’ESATTA POSSIZIOME VACCINALE DI CIASCUN CITTADINO; DIGITALIZZAZIONE, CON RACCOLTA E SCAMBIO A LIVELLO EUROPEO, DEI DATI SANITARI). CREAZIONE DEL CERTIFICATO COVID DIGITALE DELL’UE. LOTTA ALLA DISINFORMAZIONE E ALLE FAKE NEWS, FORMAZIONE PER CONSENTIRE AGLI OPERATORI SANITARI TECNICHE E STRUMENTI PER CONTRASTARE LA CATTIVA INFORMAZIONE (TUTTO QUESTO PER CONVIRCERCI CIRCA LA BONTÀ DEI VACCINI, FONDATA SU UN ERRONEO E FALSO PRESUPPOSTO CIRCA LA LORO EFFICACIA).

Stella Kyriakides, commissario Ue alla Salute, si dice pronta a “modificare gli accordi” coi produttori degli antidoti per il covid, in maniera tale da adattare i contratti all’ATTUALE SITUAZIONE. Ma il disegno generale (PIÙ MINACCIA, CHE DISEGNO) non muta. Anzi, diventa sempre più insidioso e minaccioso (purtroppo anche grazie alla debole resistenza dei singoli governi degli Stati, tra i quali anche il debole governo Meloni). Il meccanismo, dopo avere letto le carte (INVITO ANCHE VOI A LEGGERVELE) ruota attorno a tre punti: la logica della INSTAURAZIONE PERMANENTE DELLO STATO DI CRISI; la PANACEA e pubblicizzazione e forse peggio, IMPOSIZIONE DELLA INIEZIONE DEL SIERO COME STRUMENTO PIÙ EFFICACE, UNITO A COERCIZIONE ATTRAVERSO STRUMENTI DIGITALI; RINVIGORIMENTO DELLO STRUMENTO DEL GREEN PASS EUROPEO.

Se credete stia esagerando, andatevi a leggere le carte riguardanti il Consiglio Europeo della Salute del 9 dicembre 2022, svoltosi a Bruxelles. Posizioni temibili, perché implicano che su di esse esiste già un consenso da parte degli Stati membri.

Intanto, la cornice: e cioè l’idea di fondo da parte Ue che SI RIPETERANNO “CRISI DI SALUTE PUBBLICA”. La mania della Ursula Von der Leyen di prevedere il futuro (cupo) con previsione di nuove e pericolose pandemie, dilaga in Europa a macchia d’olio. Alcune delle prossime patologie sono già state individuate: Hantavirus, encefalite delle zecche, malattia di Lyme, malaria, febbre del Nilo occidentale, dengue. Se però l’allarme deve essere permanente, anche l’ordinarietà va trasformata in emergenza. Pertanto, il documento siglato dai ministri della Sanità, tra cui anche il nostro Schillaci, invoca “CAMPAGNE DI VACCINAZIONI PER ADULTI” pure contro il morbillo, difterite, poliomielite, tetano. L’entità di questi fenomeni? Ecco una breve panoramica.

Nel 2019, nel vecchio continente, si sono verificato 46 casi del morbo di Nicolaier. Nel 2020, la Regione europea è stata dichiarata “libera dalla polio” dall’OMS. In un anno (settembre 2016 - settembre 2017), la malattia esantematica, per l’infame decreto Lorenzin introdusse l’iniezione obbligatoria ai BAMBINI, ha infettato 12.743 persone nell’intera Unione. È abbastanza per inseguire grandi e piccini l’ago?

La fissa della Ue per l’hub, aghi e siringhe pare rispondere ad un PROGRAMMA PRECISO. Gli anni dell’austerità - praticata con intensità differente dalle singole nazioni - hanno eroso la qualità dell’assistenza sanitaria pubblica. Il documento licenziato a Bruxelles il 9 dicembre, precisa che “bisognerà assumere e mantenere personale in numero adeguato”. Eppure poi i governi, tra i quali il governo Meloni, praticano tagli alla sanità. Il sospetto pare chiaro, e cioè che si voglia devolvere il grosso delle risorse future, più che a ripristinare e/o rinvigorire il “capitale umano”, nelle strutture ospedaliere, a PROMUOVERE IL ODELLO DELLE TERAPIE PREVENTIVE. Il covid insegna: cos’altro è l’antidoto sperimentale anti-covid poco più che un farmaco che NON BLOCCA IL CONTAGIO COME NEPPURE LA TRASMISSIONE DEL VIRUS TRA INDIVIDUI, però limita i ricoveri? C’è aria di fregatura? Beh... sono le riforme, bellezza, le riforme! E non è affatto detto che tutti le accettino di buon grado! È a questo che serve l’altro pilastro dell’eurostrategia. Che un po’ sfrutta la persuasione, un po’ la propaganda, un bel po’ il CONTROLLO. Nasce così il suggerimento del Consiglio alla Commissione Ue: “Istituire un forum di esperti SULL’ESITAZIONE VACCINALE”. E cosa è questo se non un ATTACCO diretto ed inequivocabile alla LIBERTÀ DI AUTODETERMINAZIONE degli individui? Su questa falsariga, poi, si innestano i richiami alla disinformazione: dalla “sensibilizzazione” nelle scuole, alle “azioni rivolte ai media” ed ai social network. Con una serie di punti così precisa da indirizzare a media, social e informazione in genere, difficile non tornare con la mente alla CENSURA PREVENTIVA ADOTTATA DA TWITTER, nell’era pre ELON MUSK, adesso che pare le cose stiano cambiando (censura anche a proposito dello scandalo HUNTER BIDEN. Ma questa è un’altra storia). E la stampa? Dovrà fare quindi lo spot per un SISTEMA DI VACCINAZIONE PERENNE? A VOI TUTTO QUESTO PIACE? O LO CONSIDERATE UN PO’ ESAGERATO? SARÀ DATA, SEMPRE ALLA STAMPA, LA POSSIBILITÀ DI DISSENTIRE E CONTESTARE I DOGMI DELLE POLITICHE SANITARIE EUROPEE? 

 

Il ruolo affidato dall’Ue alla DIGITALIZZAZIONE appare essere il capitolo più oscuro ed insidioso. Intanto, c’è il nodo della CONDIVISIONE DEI DATI SANITARI COPERTI DALLA PRIVACY. Secondo quanto si legge tra le carte della riunione del Consiglio del 9 dicembre 2022, si dovrebbero esplorare “le POSSIBILITÀ DI SUPERARE GLI OSTACOLI GIURIDICI E TECNICI ALL’INTEROPERABILITÀ DEI SISTEMI NAZIONALI DI INFORMAZIONE SULLE VACCINAZIONI. Quando sa tanto di uso/abuso di dati che per legge appartengono alla sfera dell’individuo e non possono essere trasferiti e condivisi a destra e manca senza l’autorizzazione preventiva del singolo. QUINDI CIÒ VORREBBE DIRE MENO PRIVACY, IN PAROLE POVERE. Ma per ottenere quali vantaggi? Per quale motivo l’Ue vuole concentrare sforzi e risorse sullo stato vaccinale dei cittadini? IN PAROLE POVERE, COS’HA IN MENTE IL CONSIGLIO EUROPEO CHE NON VUOLE DIRE? Un conto è un cittadino romano che incappi in un incidente grave mentre è a Parigi, ad esempio, e che l’ospedale francese voglia e possa sapere, qual è il suo gruppo sanguigno per una trasfusione. Cosa importa, invece, sapere se il paziente si vaccinato contro il covid anziché verso il morbillo? Nel percorso verso il FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO EUROPEO, perché di questo si tratta, pienamente “interoperabile”, dove starà il confine tra il servizio reso al malato e l’estrazione dei dati a scopi di mera SORVEGLIANZA? CIOÈ IN A,TRE PAROLE VERSO UNA SCHEDATURA DEI RENITENTI? PER QUALE MOTIVO?

Suona inquietante l’esortazione a “valutare il valore aggiunto di una versione digitale dei certificati di vaccinazione”. Non a caso, la relazione redatta a Bruxelles annovera, “tra gli aspetti positivi” della pandemia, “la creazione del certificato Covid digitale dell’Ue, una tappa importante che ha definito uno standard globale nell’ambito delle misure di sanità pubblica per contenere la diffusione” del covid. E questa è una balla GIGANTESCA! È risaputo che il “codice a barre” non ha affatto contenuto un bel niente. Proprio in virtù del fatto che l’antidoto farmacologico sperimentale, che l’Ue chiama vaccino, che tale non è, non ha impedito i contagi, neppure ai punturati. Si è limitato a certificare che colui che lo possedeva, era al passo con le dosi prescritte, o era guarito naturalmente dal covid, senza garantire affatto, come promise il banchiere Draghi di selezionare “persone che non sono contagiose”. L’unica selezione che è riuscito ad assicurare è quella tra OBBEDIENTI e disobbedienti diversamente informati. Perciò sconcerta il combinato tra il documento del Consiglio e il comunicato stampa sul vertice. Dove si faceva riferimento a strumenti, come appunto il green pass, “utile nel combattere le malattie prevedibili da vaccino”. Se questo deve essere lo “standard globale”, in che direzione intende muoversi l’Europa? Gli adulti che rifiutassero, con validi motivi, anzi più che validi motivi, vista l’inefficacia degli antidoti anti-covid, come la pratica evidenzia, le iniezioni per la difterite o il morbillo, dovrebbero subire cosa? Restrizioni alla libertà di viaggiare e di spostarsi? O magari, peggio? Nuovi confinamenti casalinghi o peggio ancora? 

NESSUNO DIMENTICHI CHE LA PISTOLA È CARICA. Si, oggi nessuno ha il dito sul grilletto. Ma ciò non significa che non si possa rimettere il colpo in canna e... 

L’Ue ha prorogato la validità delle tessere e verdi, è bene ribadirlo, fino a giugno 2023. Un decreto del passato (grazie a Dio) governo Draghi, non abrogato dall’attuale esecutivo di centro destra Meloni, ha allungato al 2025 il periodo di validità del QR CODE. Il quadro adesso è completo!

 

Nell’era delle pandemie così deliberato dal duo Ursula-Consiglio europeo, la sola salvezza, manco a dirlo, è identificata, ancora una volta (lo dico visto l’errore che poi si è rivelata questa scelta anche in Italia, dove le cure con antinfiammatori e cortisonici si sono rivelate in moltissimi casi efficaci) nel farmaco sperimentale. Se le persone non sono tanto convinte o per nulla convinte, le si esorta sfruttando TV, giornali, scuola e web.

 

Intanto si edifica una infrastruttura informatica che è come un braccialetto elettronico immateriale: per chi proprio non si adegua, scatta la punizione. Ipotesi ardita? Roba da romanzo cyber? Da regime cinese? Sarà... per maggiori informazioni citofonare Ursula von Jinping!

 

 
 
 
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