Creato da nina.monamour il 11/06/2010
 

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L'anarchico scapestrato..

Post n°7518 pubblicato il 19 Aprile 2016 da nina.monamour

Jean Louis de Kerouac, meglio noto come Jack Kerouac, nasce il 12 marzo 1922 a Lowell, Massachusetts, da una famiglia franco canadese di origine bretone. A undici anni scrive il suo primo racconto (The cop on the beat), redige un diario e scrive articoli immaginari su argomenti che difficilmente poteva conoscere, come le corse di cavalli o i campionati di baseball e football americano. Tutti temi in cui la sua fantasia può spaziare in lungo in largo anche a scapito delle coerenza. Queste sue prime prove sono indice della sua naturale predisposizione a scrivere e inventare storie e situazioni.

Kerouac non era solo uno scrittore dedito alle letture e alla poesia, ma anche un ragazzo vivace e pieno di risorse. Ai tempi del liceo le sue doti di sportivo gli consentirono di vincere una borsa di studio per la Columbia University di New York, ma malgrado un'ottima partenza non riuscì mai a concludere gli studi.

Troppo anarchico, troppo scapestrato per stare dietro un tavolo, Jack ha voglia di assaporare il mondo e la vita, un desiderio incontenibile che lo porta a scontrarsi con le realtà più dure. Si mantiene inizialmente lavorando come muratore e apprendista metallurgico fino a quando nel 1942 decide di arruolarsi in marina. Viene presto congedato per problemi psicologici ma il mare lo affascina e decide di trascorrere qualche anno da marinaio su un cargo mercantile. Purtroppo nel 1944 finisce la sua avventura marina.

Coinvolto in una vicenda a sfondo omosessuale terminata in omicidio, viene arrestato e rinchiuso in carcere per favoreggiamento. Mentre si trova in galera sposa Edie Parker che poco dopo pagherà la cauzione per lui. Non si sa con precisione se sia stato un matrimonio di convenienza ma sta di fatto che la coppia si scioglie pochi mesi dopo la libertà conquistata. Kerouac, sempre vagabondo e randagio, tra un viaggio e l'altro frequenta William Burroughs, che gli presenta Allen Ginsberg, futuro guru per un'intera generazione di ribelli.

Fra i due nasce una profonda amicizia, il caposaldo che terrà uniti i principali esponenti della cosiddetta "beat generation". Kerouac si cimenta anche nella critica musicale e scrive alcuni articoli sul jazz, pubblicati sul giornale della Columbia University. In seguito esegue i suoi scritti con accompagnamento jazz, ispirando un grande interesse nelle collaborazioni jazz-poesia iniziate da Kenneth Patchen, Kenneth Rexroth e Lawrence Ferlinghetti.

Nel 1945 inizia a scrivere il suo primo romanzo "La città e la metropoli" (poi pubblicato nel 1950), mentre un anno dopo incontra Neal Cassady, che diventerà il suo più grande amico e il personaggio di molti suoi romanzi.

Risultati immagini per jack Kerouac,


Il 1947 è l'anno in cui Jack affronta la prima traversata degli Stati Uniti, in autobus e autostop, inizia la sua vita "on the road" Nel 1951 scrive su un rotolo di carta da telescrivente "On the road", il romanzo capolavoro che è il modello massimo di un certo stile di vita e di un certo modo di concepire l'esistenza.

Il percorso di questo romanzo sarà però accidentato, un pò come quello del suo autore, visti i rifiuti incontrati dagli editori, timorosi di pubblicare un libro troppo sperimentale. Nel 1956 (l'anno in cui esplode il fenomeno del rock di Elvis Presley), grazie ad articoli pubblicati sulle maggiori testate, l'America si accorge dell'esistenza della beat generation.

Dall'anno successivo, quando finalmente "On the road" viene dato alle stampe, il romanzo diventerà quel besteller che conosciamo, un vero e proprio "livre de chevet" per ragazzi di tutto il mondo. Kerouac morì tuttavia a soli 47 anni a causa di un'emorragia interna causata dalla cirrosi epatica procuratagli dall'abuso di alcool il 21 ottobre del 1969 a St. Petersburg (Florida).

Commenti al Post:
NonnoRenzo0
NonnoRenzo0 il 19/04/16 alle 08:37 via WEB
Buongiorno Nina, ciao Renzo
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 19/04/16 alle 09:03 via WEB
Buona giornata anche a te Renzo.
 
Semplicegeisha
Semplicegeisha il 19/04/16 alle 09:08 via WEB
Kerouac, rappresentante di spicco della Beat Generation, autore del famoso On the Road, ma anche di tanti libri di versi, dalla Scrittura dell'eternità dorata al Libro degli schizzi, al Libro degli haiku. Buon lavoro.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 19/04/16 alle 10:29 via WEB
Forse l'errore è stato chiamarla beat generation, ai tempi che Kerouac mise in moto tutta questa baracca era soprattutto una go generation. Dove andassero non lo sapevano di certo, quei dolci insopportabili patetici insolenti hipsters dal volto d'angelo che zigzagavano per gli Stati Uniti come noi più tardi le nostre varie piazze del Duomo, in cerca di altri amici con cui andare, dove, chi lo sa, ma andare. Resterà probabilmente il più commosso ricordo di uno scrittore-poeta stritolato dalla sua società, resterà anche dopo che le nuove generazioni avranno dimenticato questa storia dei beat e tutto il resto e avranno dimenticato anche questa sua morte tragica. Buon lavoro Lavinia.
 
jo23jo
jo23jo il 19/04/16 alle 09:37 via WEB
un mucchio di abbracci e sorrisi per iniziare una bella giornata....jo
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 19/04/16 alle 10:21 via WEB
Anche a te Jo, buona giornata e buon lavoro.
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 19/04/16 alle 09:40 via WEB
Buongiorno...Nella Croisette del Festival,"Dove andiamo? Continuiamo il viaggio?" Nel jazz della Città del Messico e N.Y. la semplicità di una vita senza esitazione e compromesso.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 19/04/16 alle 10:45 via WEB
Buongiorno Patty tra tanti maestri di vita che gli indicavano strade opposte Kerouac si è ucciso cercando di difendere la strada che si era scelta da sé, quella dell'energia vitale, dell'energia creativa, dell'energia espressiva.
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 19/04/16 alle 09:41 via WEB
Buon lavoro..Nina..Patty
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 19/04/16 alle 10:45 via WEB
Buona giornata e buon lavoro anche a te.
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/04/16 alle 09:46 via WEB
Ti auguro una giornata serena e proficua:-)))
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 19/04/16 alle 10:17 via WEB
Buona giornata anche a te.
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/04/16 alle 09:47 via WEB
"Fu da cattolico [...] che un pomeriggio andai nella chiesa della mia infanzia (una delle tante), Santa Giovanna d'Arco a Lowell, Mass., e a un tratto, con le lacrime agli occhi, quando udii il sacro silenzio della chiesa (ero solo lì dentro, erano le cinque del pomeriggio; fuori i cani abbaiavano, i bambini strillavano, cadevano le foglie, le candele brillavano debolmente solo per me), ebbi la visione di che cosa avevo voluto dire veramente con la parola "Beat", la visione che la parola Beat significava beato". (da Scrivere bop. Lezioni di scrittura creativa, Milano, Mondadori, 1996, p. 68)
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 19/04/16 alle 10:17 via WEB
Ciao Giuliana, per un pò di tempo Kerouac, disperato, cercò di difendersi dicendo che la beat generation non esisteva, era solo un gran chiasso che avevano fatto intorno ad una sua frase, che in realtà beat non erano soltanto gli adolescenti del rock and roll ma anche i tossicomani sessantenni, che beat voleva dire essere degli hip del ventesimo secolo, vale a dire hip della vita e di visioni mistiche.
 
monellaccio19
monellaccio19 il 19/04/16 alle 11:49 via WEB
Leggo post come questi e mi rendo conto di quanto io sia ignorante. Ignorare questo personaggio, ti giuro, non mi è stato di peso, non mi ha mai procurato problemi e devo riconoscere che la mia vita, dopo aver capito chi sia, cosa abbia fatto e scritto, continuerà come prima. Ahimè, non ho mai voluto prendere in considerazione niente di ciò che non mi interessasse e mi coinvolgesse direttamente. La "Beat Generation" ma che roba è? AhAhAhAhAhAh!!!!!! Buona giornata Nina. Come scrivevo l'altro giorno, la mia vita si è fermata alla metà degli anni sessanta e definitivamente, nel 1970!!! Ora campo....vegetando.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 19/04/16 alle 12:37 via WEB
Ti piace scherzare, vero Carlé? Ah, ah, ah, addirittura la tua vita si è fermata alla metà degli anni sessanta? Quanto sei monellaccio, ah, ah, ciao cher e, vista l'ora, buon pranzo.
 
avvbia
avvbia il 19/04/16 alle 11:51 via WEB
Interessante. molto. non sapevo della sua..scombinata vita. ho invece letto tanto tempo fa ed apprezzato il auo capolavoro sulla strada... altri tempi.. adesso nno sono più anarchico o quasi ahahahah ciao .gino
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 19/04/16 alle 12:33 via WEB
Ciao Gino, Sulla strada (On the road nel titolo originale con cui è noto anche in Italia) l'ho letto anche io, si presenta come la cronaca romanzata dei viaggi attraverso gli Stati Uniti intrapresi dal giovane Jack Kerouac in compagnia dell’amico Cassady. Ma ad uno sguardo più attento possiamo trovare la lucida e amara testimonianza delle speranze e delle illusioni di un'intera generazione, quella che a posteriori è si è poi identificata con il movimento culturale della beat generation. La beat generation si proclama infatti portavoce del malessere dei giovani americani che, conclusasi la Seconda guerra mondiale, non si sentono integrati con i valori borghesi e con la societa del benessere economico dei padri. Le valvole di sfogo e protesta sono il viaggio (che molte volte ha più valore della meta da raggiungere), l'assunzione di droghe e sostanze psicotrope, la ricerca di una nuova autenticità esistenziale e spirituale (magari sull'onda della diffusione delle filosofie orientali), il rifiuto dei punti fermi della società "benpensante" (come la solidità della famiglia, la stabilità del lavoro, il buon senso e il rispetto delle istituzioni). Ti auguro un delizioso Martedì.
 
   
avvbia
avvbia il 20/04/16 alle 12:12 via WEB
Si cara si. e,diciamo che il loro alla fine fallimento. è stato sostituito adesso e da un poco di tempo dalla newe age.. L'uomo CERCA sempre nuove soluzioni.inutilmente..ciaooo!
 
     
nina.monamour
nina.monamour il 20/04/16 alle 12:43 via WEB
Non sempre alcune soluzioni sono inutili, un perchè ci sarà Gino, un sorriso e buona giornata.
 
rudy51_2016
rudy51_2016 il 19/04/16 alle 12:37 via WEB
Una vita spericolata quella di Kerouac, intensamente vissuta ma anche piena di guai...una vita di quelle che non dormi mai...:))) Rudy
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 19/04/16 alle 13:35 via WEB
Dici bene Rudy, Kerouac non era solo uno scrittore dedito alle letture e alla poesia, era anche un ragazzo vivace e pieno di risorse. Ai tempi del liceo si distingue per le sue grandi doti di sportivo che gli consentono di vincere una borsa di studio. Iscrittosi alla Columbia University di New York malgrado un'ottima partenza non riesce a concludere gli studi. Troppo anarchico, troppo scapestrato per stare dietro un tavolo. Jack ha voglia di assaporare il mondo e la vita, un desiderio incontenibile che lo porta a scontrarsi con le realtà più dure.
 
ritasimio
ritasimio il 19/04/16 alle 12:49 via WEB
Buongiorno nina ....i suoi libri sono saggi....dolce giornata rita
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 19/04/16 alle 13:31 via WEB
Uno dei romanzi che mi è piaciuto di piu' è "I sotterranei", simbolo della prosa beat, pubblicato nel 1958. Si tratta di una grande storia d'amore tra uno scrittore (alter ego di Kerouac) e una ragazza nera, sullo sfondo di una San Francisco inimitabile, notturna, frenetica, piena di alcol, di droghe, di sesso, di jazz e di vita. Un amore però destinato a non sopravvivere all'inesauribile sete di libertà, indipendenza ed esperienze che ancora una volta trascineranno il protagonista verso la scoperta di nuovi orizzonti.Buon pranzo Rita.
 
woodenship
woodenship il 19/04/16 alle 16:49 via WEB
Qualcuno dovrà pur cominciare,magari anche proseguire,quella vena di follia che percorre la letteratura come vita e la vita come letteratura.Keruac l'ha fatto,inserendosi, alla grande, in questo filone letterario che più ancora è di vita,finendo per anticipare molti dei temi che avrebbero rivoluzionato la società nei decenni a venire.......Complimenti per il post ed un bacio scintillante di stelle.......W........
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 19/04/16 alle 18:51 via WEB
Se non scrivo quello che vedo effettivamente accadere su questo globo infelice racchiuso nei contorni del mio teschio penserò che il povero Dio mi abbia mandato sulla terra per niente. (da Big Sur), grazie Wood, un sorriso e buona serata.
 
brizolatcarlodri0902
brizolatcarlodri0902 il 19/04/16 alle 19:17 via WEB
Sentito parlare di quel romanzo, ma non conosco, Nina, però adesso non esistono più quei tipi di scrittori scapestrati, almeno io non ne conosco, forse tu che sei più aggiornata. Buon fine giornata e buona serata, C.
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 19/04/16 alle 20:37 via WEB
Ciao Carlo ti consiglio un suo romanzo "I vagabondi del Dharma", del 1958. E' la storia di Jack che vive tra montagne e deserti, in solitudine, incontrando sporadicamente personaggi, sempre a stretto contatto con la natura, con il cielo, con la vita dei boschi. E' un romanzo molto scorrevole, non una scrittura nervosa come in "On the road", c'è difatti qui la ricerca d'una spiritualità fra cristianesimo e buddismo, e treni in corsa. Credo ti possa piacere, a me è paciuto tanto. Buona serata.
 
   
brizolatcarlodri0902
brizolatcarlodri0902 il 20/04/16 alle 18:56 via WEB
Nina, grazie per la consulenza gratuità, C.
 
     
nina.monamour
nina.monamour il 21/04/16 alle 10:00 via WEB
Grazie a te Carlo, buona giornata.
 
nagi51
nagi51 il 19/04/16 alle 21:12 via WEB
Che dirti ? non ho letto nessuno dei suoi romanzi e non lo conoscevo ...grazie al tuo blog ora sò chi è ...tu sei bravissima Nina è un piacere leggerti..buona serata :-)
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 19/04/16 alle 21:58 via WEB
Grazie a te Nagi per aver letto questo post, una serena notte, scappoooooooooo a nanna, a domani.
 
maresogno67
maresogno67 il 19/04/16 alle 22:20 via WEB
grande scrittore!
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 20/04/16 alle 12:45 via WEB
Ho sempre adorato Jack Kerouac, buona giornata Gianni.
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 20/04/16 alle 09:15 via WEB
Buongiorno...pensavo che avessi pubblicato..Buona giornata Nina..Patty
 
 
nina.monamour
nina.monamour il 20/04/16 alle 12:45 via WEB
Buona giornata anche a te Patty, buon lavoro.
 
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