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La prelibatezza italiana che celebra i papà..

Post n°8348 pubblicato il 19 Marzo 2018 da nina.monamour




Si avvicina la Primavera, il profumo dei fiori echeggia nell’aria e, quale dolce della tradizione italiana la incarna perfettamente? Senza dubbio, le zeppole di San Giuseppe discendenti delle storiche "frittelle". Ma non tutti sanno perché vengono chiamate in questo modo e da dove traggono origine.

Si narrano due leggende, una addirittura risale all'epoca romana.

Ogni 17 marzo si celebravano le "Liberalia", festa in onore delle divinità del vino e del grano. Bacco e il suo precettore Sileno che, ben si accompagnava lì dove abbondava vino, si usava omaggiarli con fiumi di vino e intrattenerli con frittelle di frumento per ringraziare le divinità del grano.

L'altra leggenda, invece, narra di una fuga in Egitto di Giuseppe, Maria e il piccolo Gesù. San Giuseppe per mantenere la famiglia in terra straniera, dovette mettersi a vendere frittelle. Tutti i padri del mondo, così come Giuseppe, provvedono alla loro famiglia e per questo motivo le zeppole sono il dolce tipico della festa del papà!

Le zeppole di San Giuseppe sono anche un dolce tipico della tradizione napoletana, pertanto, la sua attuale ricetta risale al 1837. La prima ad essere messa su carta ad opera del gastronomo napoletano Ippolito Cavalcanti, Duca di Buonvicino, poi rivisitata da P. Pintauro (ideatore della sfogliatella) che aggiunge al semplice impasto di fiori di frumento, le uova, lo strutto e gli aromi.

Con doppia frittura, prima in olio profondo e poi nello strutto fuso e bollente oppure cotta al forno. Per quanto riguarda la forma a ciambella, si procede invece con l’aiuto di una sac a poche per formare un serpentello (da qui deriva il nome zeppula e più precisamente dal latino serpula) attorcigliato su se stesso.

Secondo alcuni ha origini conventuali, infatti spesso le suore si cimentavano nella sperimentazione di nuovi dolci da abbinare alle festività e pare proprio nel Convento di San Gregorio Armeno. Secondo altri in quello di Santa Patrizia o addirittura se ne attribuisce l’invenzione alle monache della Croce di Lucca o a quelle dello Splendore.

Dunque, le zeppole hanno origini antichissime e molte sono le leggende che le rivendicano eppure resta il dolce tipico della festa del papà! Ciambelle condite con crema pasticcera, spolverizzate di zucchero e guarnite con amarene, un dono che ogni 19 marzo viene offerto dai figli ai propri padri.

Ecco la vera ricetta



Preparazione
Si comincia dalla preparazione della pasta, in una pentola ampia mettete il burro, l’acqua e un pizzico di sale. Mescolate con un cucchiaio di legno fino a quando non raggiungerà il bollore. Togliete quindi la pentola dal fuoco e unite la farina setacciata, mescolate fino a quando avrete un composto omogeneo.

Mettete l'impasto per un minuto ancora sul fuoco e continuate a mescolare, togliete l'impasto quando la farina sarà completamente asciutta, ossia quando noterete il formarsi di una patina bianca sul fondo della pentola.

A questo punto aggiungete lo zucchero e lasciate intiepidire l'impasto, aggiungete quindi la scorza grattugiata del limone e le uova, mescolate con cura per incorporare le uova all'impasto. Con una sac a poche crete quindi dei cerchi su cui passerete una seconda volta solo sul bordo, create le zeppole su dei fogliettini di carta da forno.

Procedete quindi nella cottura in abbondante olio di semi, buttate nell’olio le zeppole con la carta velina che si staccherà dopo poco. Procedete quindi con la preparazione della crema pasticcera, mettete gli albumi in una terrina e montateli con lo zucchero e aggiungete la farina setacciata.

Aprite in due il baccello di vaniglia, mettetelo a mollo nel latte e scaldate a fuoco lento, unite quindi il latte alle uova e versate il composto in una pentola dal fondo spesso. Fate quindi scaldare la crema a fuoco lento continuando a mescolare con una frusta, quando la crema si sarà addensata toglietela da fuoco e lasciate riposare. Quando si sarà raffreddata farcite con la crema le zeppole e decorate con amarena sciroppata.



 

Auguri a tutti i papà del mondo

 

 
 
 
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