BALLAQ & STEVE

A che pro tornare...


A volte facciamo delle cose, solo, per inerzia, non ci chiediamo il perchè...le facciamo e basta. Dopo aver sbirciato le mie mail su Libero, ho picchiettato sui tasti di un mio vecchio Blog, sicuro di non trovare nulla di nuovo ed in effetti nulla ho trovato, mi sto chiedendo: a che pro tornare a scrivere un diario ormai obsoleto, forse c'è ancora in me quel malsano desiderio di farmi leggere e soprattutto, leggere commenti insulsi o per la maggior parte vuoti, come una pagina intonsa. Credo che la risposta sia la medesima che darebbe un attore cioè il fottuto palcoscenico, la voglia di rientrare in scena, prendere commenti per applausi e chiudere il blog, quando la gente sfolla ed il sipario si chiude sul punto. Questo incruento blog mi fu compagno per un paio di anni, scrissi e descrissi svariate cose, poesie, pensieri perversi, idee malconce, cazzate sublimi ed altri bon bon duri come il marmo, perchè a volte mi sono alterato, anzi imbufalito contro il novanta per cento dei passeggiatori di blog per le crudeli scemenze che riuscivano a gettarci in faccia. Non fui, per principio, democratico o tollerante, non potevo credere che una mente riportasse solo feccia ed allora capii che molti scrivevano solo per ascoltare il ticchettio frenetico od insicuro dei tasti. Non so se vorrò ricimentarmi su questo blog, nè tanto meno passeggiare tra desolanti distese di sabbia che al primo soffio di vento ti arrossano solo gli occhi per il cupo fissare orizzonti di nulla. Saluti a tutti coloro che si sentono offesi, era ciò che volevo!