Creato da sarchiaponicamente il 22/11/2010

SARCHIAPONICON

osservazioni "politicamente" scorrette

 

 

1984- 2013 … 29 ANNI .. VENTINOVE ANNI !!!

Post n°463 pubblicato il 09 Aprile 2013 da kiwai
 

 

Succede che un libero professionista, quando crede nel proprio ruolo, si senta in dovere di soddisfare nel modo migliore le legittime esigenze dei propri clienti …

 

La deprecata categoria degli architetti, oltre ad annoverare una pletora di ignobili imbrattacarte, di squallidi intrallazzatori e pretenziosi salvatori del mondo, comprende anche (per fortuna) onesti e modesti operatori che quotidianamente tentano di ottenere dalla Pubblica Amministrazione quella mostruosa quantità di permessi, autorizzazioni e concessioni che l’infernale macchina burocratica richiede al cittadino per autorizzarlo a vivere …

 

Orbene, tra le innumerevoli scartoffie del mio studio giacciono da lungo tempo numerose pratiche di condono edilizio, intestate a poveri disgraziati che hanno ritenuto di regolarizzare, a suon di bigliettoni, le loro abitazioni.

Ho già abbondantemente spiegato nel mio profilo, quale sia la mia posizione “ideologica” in merito, ma oggi non voglio imbarcarmi in una diatriba ideologica e mi limiterò ad esporre una “situazione standard” della mia vita professionale.

 

Dunque: come succede ai vivi, le esigenze familiari mutano nel tempo e un mio vecchio cliente, nell’ottica del “buon padre di famiglia”, volendo “sistemare le sue cose” per risparmiare ai propri figli le “rogne” della sua faticosa esistenza, mi ha chiesto di adoperarmi per definire la pratica di condono della sua modesta casa.

 

L’ingenuo (la domanda di sanatoria risale al lontano 1984) dopo aver ricevuto nel 1997 (appena 13 anni dopo) una lettera con la quale il Comune di Roma lo informava che “la concessione poteva essere rilasciata”, aveva personalmente provveduto all’integrale e puntuale pagamento dei relativi balzelli.

 

Inopinatamente nel 2001 il medesimo ufficio lo informava che la documentazione era “incompleta” e il tapino, mio tramite, provvedeva ad integrare quanto (già prodotto e misteriosamente scomparso dalla pratica), veniva nuovamente richiesto.

 

Nel febbraio 2002 la pratica veniva compiutamente istruita, unitamente al pagamento di altre somme (diritti di istruttoria compresi) con la promessa dell’Ufficio di un imminente rilascio della concessione …

 

Il trascorrere di un abbondante decennio aveva ingenerato nel mio cliente l’insana convinzione che, per sua pigrizia e mia negligenza, la sua concessione in sanatoria giacesse negletta e dimenticata in qualche polveroso archivio ..

Niente di più falso !!!

 

Costretto, mio malgrado, a frequentare periodicamente il famigerato Ufficio Condono, uno scandaloso ministero di scaldasedie ex cassintegrati che vegetano da quasi trent’anni, ho ripetutamente tentato, nel tempo, di convincere lui e decine di altri clienti che gli sbandierati annunci di “nuovi assetti” del suddetto verminaio, periodicamente riportati dai giornali, erano delle bufale clamorose e che tra scioperi, licenziamenti e riassunzioni la pletora degli scaldasedie era sempre lì e non produceva un c…o, 

 

Quando però ho compreso che solo “toccando con mano” avrebbe smesso di ritenermi un Pinocchio Scansafatiche, ho preteso la sua presenza nell’ennesima “passeggiata inconcludente”.

 

Così, dopo aver faticosamente trovato “on line” un appuntamento per accedere al tempio dell’inefficienza burocratica, (perché adesso solo così è possibile giungere al cospetto degli spocchiosi impiegati) ..  stamattina ho attentato alle coronarie del mio cliente.

 

Alle 11.00, puntuali come spade, ci siamo presentati nel lucente ufficio (rinnovato per l’ennesima volta) ribattezzato pomposamente “Risorse per Roma”.

Nella scheda di conferma dell’appuntamento, ricevuta sempre “on line”, era indicato lo sportello 2 presso il quale era lecito attendersi di trovare un impiegato … ma entrati nell’informatizzatissimo salone, dovevamo constatare che lo sportello 2 .. non esisteva!

 

Dopo breve fila al front office, una gentile signora ci sottoponeva ad una rigorosa indagine al compimento della quale, appurato che non fossimo dei pericolosi intrusi,  ci pregava di attendere ..

dopo  appena 45 minuti ci veniva indicato l’impiegata dello sportello 7, che ci riceveva sgranocchiando i suoi crackers .. e nel breve volgere di 5 minuti ci annunciava:

“ ma no, la pratica deve ancora passare in istruttoria!!!”

Trattenendo a fatica il cliente che già stava saltando inferocito alla giugulare della sgranocchiatrice di crackers, tentavo di spiegare che, appena un decennio fa, avevo personalmente appurato che la pratica era già completa e …

Non l’avessi mai detto!

“Ma mio caro signore, qui c’è un “vincolo”!”

Sorridendo, le spiego che il vincolo era probabilmente quello di un “inesistente elettrodotto” di cui avevo già documentato (sempre nel 2002) la presenza solo nei sonni allucinati di un suo collega .. niente da fare.

 

“questo non lo so, il computer non me lo dice .. potrebbe essere un vincolo paesaggistico,  qui c’è un fosso ..”

“signora, mi perdoni, per quel fosso esiste da vent’anni un progetto di intubamento ..”

“ Ma è un fosso .. il vincolo idrogeologico ..”

“signora il vincolo idrogeologico in quella zona non può esserci .. è zona urbanizzata dal 1965 .. il Codice Urbani esclude le zone urbanizzate dai vincoli…”

“e a me chi me lo dice?”

“signora se lei non lo sa … posso parlare con un tecnico?”

“ no, la pratica deve ancora essere istruita .. non c’è un tecnico responsabile.”

Il cliente ruggisce:

“Ma cazzo, dopo 29 anni … ancora !?! …”

“Faccia una cosa … faccia un sollecito. Arrivederci.”

 

Non sto ad annoiarvi con le modalità e le scartoffie necessarie per il sollecito …

vi dico solo che per farlo sono contemplati solo 5 casi:

imminente vendita (richiesta attestazione del notaio),

pericolo di dissesto statico (richiesto verbale dei VV.FF),

necessità di rimozione di barriere architettoniche (necessaria documentazione di parente portatore di handicap),

preminente interesse pubblico (???),

utilizzo immobile per attività economiche (ma se è un’abitazione ?????)

 

il diritto del cittadino ad una RISPOSTA ad una domanda fatta 29 anni fa .. non è contemplato!

 

 “Telefonami tra vent'anni
io adesso non so cosa dirti

non so risponderti

e non ho voglia di capirti ..”

 

Qualcuno lo può spiegare a Bersani quando parla di rispetto delle “regole” ?

 

 
 
 

AVANSPETTACOLO

Post n°462 pubblicato il 26 Marzo 2013 da kiwai
 

 

Tre giorni fa avevo ironizzato sulle consultazioni di bersani con il mio Amministratore di Condominio, pensavo di aver “estremizzato” …

No, è stato capace di fare peggio!

Non riesco proprio a capire chi “rappresentino” dei soggetti come Saviano o Luigi Ciotti (il don lo ometto, perché è indice di un rispetto che non nutro), ma soprattutto è “oltre” le mie capacità intellettive comprendere quale utilità possano avere nella formazione di un governo.

 

A forza di bers(an)i birrette a Campo de Fiori, il bettolaro è completamente svalvolato .. e ovunque si è fatta strada la consapevolezza della sua vergognosa e arrogante incapacità:

"Agenda Bersani: dopo Saviano, già fissati incontri con Littizzetto, Benigni e il commissario Montalbano. Poi riferisce a Fazio".

Così Giuseppe Cruciani su Twitter ..

ma anche l'hashtag #parlaconbersani:

"Consultazioni odierne: Martufello, Trio Lescano, Francesco Amadori, Capitan Findus, Antonio e Cleopatra".


E come non ipotizzare che manchino ancora:

Luciana Littizzetto, il Trio Medusa, il parroco di Bettola, Gorbaciov, Fabrizio Corona, il grande Puffo, Lapo Elkann, Gianni e Pinotto, Mandrake, Joker, l’Uomo ragno, Nonna Papera e l’Uomo in ammollo ?

 

Ma al di là della farsa, aleggia la tragedia … perché nelle “consultazioni” di sindacati, WWF, Forum delle Associazioni giovanili e Consiglio nazionale degli studenti, Rete Imprese Italia, Consiglio italiano del Movimento europeo, Movimento federalista europeo, Gioventù federalista europea, Confagricoltura, Cia, Copagri, Confcooperative, Coldiretti, Confindustria, Alleanza delle cooperative italiane, Confapi, Confprofessioni e, infine, Abi e Ania (gli era scaduta l’assicurazione .. della moglie .. lui no, c’ha la macchinetta blu) … in tutte queste “consultazioni, come giustamente osserva Nicola Porro, “c’è l’idea che un Paese si possa guidare attraverso il consenso delle corporazioni, dei corpi intermedi” .. delle scatole vuote, figlie minori della politica di sottobosco.

 

Ne ha voglia Napolitano a dirgli di darsi una mossa ..

lui sta vivendo il suo momento di “potere” che finirà tra poche ore quando salirà al Colle con un pugno di mosche, sperando che Nap gli regali un uovo di Pasqua con dentro la “sorpresa” di un governo …

 

Ma davvero le colpe degli Italiani sono così orrende da meritare, dopo Monti, anche un .. bersani???

 

 
 
 

GERMAN LENDERS*

Post n°461 pubblicato il 20 Marzo 2013 da kiwai
 

 

* Google ce lo traduce “finanziatori tedeschi” .. ma si legge “strozzini”

 


Anche Cipro ci da lezione.

È di queste ore la notizia che il Parlamento di Nicosia ha detto NO al ricatto degli euro-tedeschi.

Niente scippo dai conti correnti.

Chissà se Grasso avrebbe avuto “le palle” di rispondere alla Culona come ha fatto Yiannakis Omiru, il presidente del Parlamento cipriota che ha detto esplicitamente:

“ si voti contro il piano, si dica di no a "una razzia" e lo si dica chiaramente.”

 

Naturalmente gli “strozzini col chiodo” hanno subito dato il via alle minacce:

"Finché il parlamento non avrà deciso, non ci sarà alcun programma di aiuto".

Ma aiuto per chi ???

Per le banche tedesche che sono esposte per 5,8 miliardi.

Guarda caso “l’Europa” per effettuare un prestito/salvataggio di 10 miliardi chiede contestualmente che i correntisti ciprioti versino proprio 5,8 miliardi come decurtazione dei propri depositi.

 

In perfetto stile usuraio il Paese più virtuoso dell'area euro (quello con i conti più brillanti) risulta sempre essere il maggior creditore nei confronti dei Paesi più in difficoltà.

Per forza! Avete mai visto uno strozzino prestare soldi a chi non ha problemi?

 

E poi fanno anche i generosi:

"Il prelievo sui depositi sotto 100.000 euro non è stata un'idea del governo tedesco. Se si trova un'altra soluzione noi non avremmo il minimo problema" ha detto il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble … ma no? Ma che bravi !!!

 

Intanto gli investitori cercano “porti sicuri” e cosa di più sicuro dei titoli di uno strozzino?

Nell’ultima asta di bond decennali, Berlino ha collocato 3,4 miliardi, con una domanda 1,6 volte l'offerta e tassi dell'1,36% contro l'1,66% della precedente asta.

 

Insomma l’usuraio continua a riempirsi le tasche di soldi a basso costo, da “prestare” ai poveracci …

pronto a intonare, in coro con i “soliti virtuosi” (olandesi, finlandesi ecc) le reprimende contro i debitori accusati di malgoverno e corruzione, in nome del “risanamento” attraverso politiche di austerity.

 

Risultato: l’austerity paralizza l’economia dei debitori e loro passano all’incasso … sui cadaveri.

 

HEIL MERKEL !!!

 

 

 
 
 

IDV N°2

Post n°460 pubblicato il 19 Marzo 2013 da kiwai
 

 

Il Movimento del “non statuto” ha uno statuto … a sua insaputa!

 

I grillini si sono ritrovati di colpo un partito bello e confezionato: atto costitutivo, statuto, presidente, vice-presidente, segretario (Beppe Grillo, il nipote Enrico Grillo e il commercialista Enrico Maria Nadasi ) e non solo … anche un padre padrone, titolare del simbolo dei cinque stelle e del blog beppegrillo.it, quello cui spettano “titolarità, gestione e tutela”.

L'atto risulta registrato, il 18 dicembre del 2012 davanti al notaio Filippo D'Amore: in quella sede e' stata formalmente costituita l'associazione 'Movimento Cinque Stelle'.

 

Insomma qualcosa di MOLTO SIMILE al semi-defunto partito-associazione-cosanostra del noto Intellettuale della Zappa.

Anche il Beppe, come il Tonino, non ha perso tempo a farsi la scatoletta cinese “io, mammeta e tu” dai contorni a dire poco “opachi”…

 

Sarebbe interessante sapere se, “l’atto costitutivo e lo statuto,  redatti  nella forma dell’atto pubblico, che indicano l’organo  competente ad approvare il rendiconto di esercizio e l’organo  responsabile  per la gestione economico-finanziaria” saranno inviati, come previsto dai regolamenti, al Presidente del Senato della Repubblica e al Presidente  della  Camera dei deputati entro quarantacinque giorni dalla  data  di  svolgimento delle elezioni, pena la decadenza dal diritto ai rimborsi per le spese elettorali  e alla quota di cofinanziamento eventualmente spettante”.

 

Come sarebbe interessante sapere se sarà questa “l’organizzazione delegata a garantire una gestione professionale e coordinata dell’attività di comunicazione (leggi: contributi assegnati dall'Ufficio di Presidenza delle Camere), nonchè ad evitare una dispersione delle risorse per ciò disponibili.“

 

Per non saper né leggere, né scrivere, il buon Beppe ha fatto firmare a tutti i suoi candidati un espresso impegno a delegare a lui la gestione dei soldini dei gruppi di Camera e Senato e tempestivamente (la notizia è di ieri) ha nominato un paio di “badanti”, a fare da cinghia di trasmissione dei suoi ordini .. ma i soldini, quelli li gestirà lui !!!

 

Che di una “cinghia di trasmissione” ci fosse urgente bisogno è apparso chiaro con il casino della votazione per eleggere Grasso .. gli “storditi cittadini senatori” hanno subito dimostrato di essere capre allo sbando e il Grillo Ululante si è incazzato come un picchio … ma è solo l’inizio.

 

Quantoprima vedremo gli effetti del “mercato delle capre” inaugurato da Giggi da Bettola ( incredibilmente assurto ad “astuto Macchiavelli” della politica nostrana), ma non parlate di “voto di scambio” ..  loro lo chiamano “voto di coscienza” e mentre Grillo, novello Don Chisciotte, farà strage nel suo stesso gregge … ci dovremo sorbire la Mortadella acida al Quirinale.

 

 

P.S.

È quantomeno curioso che intere parti dello “statuto dell’associazione” siano clamorosi copia/incolla dallo statuto del Pd, come ad esempio questa:

“L’obiettivo (…), nella realizzazione del suo programma, è la convivenza armoniosa tra gli uomini, attraverso lo sviluppo del talento e delle capacità personali dell’individuo, che deve trovare piena possibilità di cogliere tutte le opportunità realizzabili all’interno della Società civile, nel rispetto delle regole istituite dallo Stato nella sua fondazione. Lo Stato deve limitare il corpo delle leggi che ne regolano il funzionamento a quegli ambiti di intervento propri di tutela e salvaguardia degli interessi della collettività e dei diritti della persona.”

 

A proposito disviluppo del talento e delle capacità personali dell’individuo” beccatevi questa perla del  Festival delle Capre :

 

http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/379048/nobile-interrogazioni-ai-parlamentari.html

 

 

 
 
 

Il Bersani furioso

Post n°459 pubblicato il 16 Marzo 2013 da a_tiv
 
Foto di sarchiaponicamente

L’editoriale di Angelo Panebianco sul Corriere “Contro un muro (ben segnalato)” traccia un quadro impietoso di Bersani e del suo PD, genuflessi dinanzi a Grillo.
“I danni che il Pd ha inflitto a se stesso, per non parlare del Paese – sostiene Panebianco - sono già tanti. Nei giorni e nelle settimane che hanno seguito la «non vittoria» elettorale, il Pd è apparso preda di una sorta di cupio dissolvi”.
Bersani e il PD sono perdenti per vocazione. Privi d’idee, vivono di fantasie e di rancori.
Bersani, per fumosità, assomiglia sempre più alla brutta copia di Vendola. E’ come l’uomo che deve dire “qualcosa di sinistra”, per forza, come nell’arcinota paranoia morettiana.
Fatti loro? Si ma anche fatti nostri.
In questa confusione, non si sa se sia di sinistra smacchiare giaguari e pettinare bambole, ma è l’unica cosa comprensibile che Bersani il furioso è riuscito a dire sinora.
Il leader del PD è l’uomo che si attorciglia attorno agli assiomi, è l’uomo che, mentre parla di discriminazione di genere e dei diritti dei meno fortunati, cittadinanze e unioni civili sopra ogni cosa, si arruffiana con collaudati finanzieri, con saccheggiatori di banche e con sperperatori di pubblico denaro.
Il PD è un’associazione nata per la gestione del potere (la tessera numero uno è di De Benedetti) che, avvolta nelle sue contraddizioni, si mostra incapace di rappresentare una scelta di governo.
Chiamati ad assumere un’iniziativa, forti di uno 0,36% di voti in più alla Camera, sufficienti ad ottenere un consistente premio di maggioranza alla Camera (26% di seggi in più), tale da far raddoppiare la loro rappresentanza parlamentare, Bersani e il PD si trascinano sulla eco di una campagna elettorale nervosa, in bilico tra l’usato sicuro ed il timbro d’autenticità della matrice antiberlusconiana.
Troppo poco per dire qualcosa di nuovo, ma tanto per essere fuori dai tempi.
Oltre al solito pregiudizio contro Berlusconi, hanno solo saputo annunciare, sicuri della vittoria, tra i primi provvedimenti parlamentari, gli interventi a favore dei “diversi” e la cittadinanza agli extracomunitari dopo 5 anni.
Anche sul ruolo svolto da Monti, e sulle scelte del suo governo, le contraddizioni del PD non sono mancate. I primi apprezzamenti si sono subito trasformati in critiche, puntualizzazioni e carenze. Per il PD, Monti ha fatto bene solo perché ha disarcionato Berlusconi. E poi basta.
Hanno chiesto voti agli elettori per proseguire direttamente la guida politica del governo e per porre rimedio all’allarme sociale che loro stessi, in silenzio, avevano consentito che si alimentasse. Poco credibile, quasi scontato.
I PD sembrano giocatori delle tre carte: Vendola di qua, Monti di là. Carta che vince e carta che perde. Monti che sostiene di aver salvato l’Italia, Vendola che l’accusa d’averla affossata.
Perse e vinte nello stesso tempo le elezioni, cosa che può riuscire solo a politici e partiti come Bersani ed il PD, il premier azzoppato rincorre Grillo, l’antieuropeo, l’antisistema, l’anti tutto, l’anticamera di un nuovo orrore.
Monti invece ora si propone, sua sponte, per la Presidenza del Senato. Senatore a vita per nomina, senza neanche essersi messo in discussione e con il suo scarso consenso elettorale. Da non credere: un “ego” incredibile!
Non siamo messi bene in Italia!
Bersani e Monti, insieme, con cinismo, hanno mortificato la povera gente, hanno prodotto disoccupazione, incentivato la recessione, creato disagi sociali, bloccato lo sviluppo e messo in ginocchio il Paese. Sia l’uno, che l’altro sono ancora là ad indignare il Paese.
Meriterebbero un “Vaffa” grande quanto tutta la voragine dei conti del Monte de Paschi di Siena.
Vito Schepisi

 
 
 

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