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come nasce un cruciverba

Post n°904 pubblicato il 05 Febbraio 2015 da giramondo595

 Noi italiani, siamo un popolo di santi, navigatori, poeti, cantanti e perchè no anche di risolutori di cruciverba.

 per questo motivo ho cercato di capire come nasce questo gioco popolare.

  Cruciverba: istruzioni per l'uso

 

di Silvano Rocchi & Claudio Ravioli

Il minimo di attrezzatura di cui il 'compilatore' di cruciverba deve disporre è costituito da: matita, gomma... e temperino.
Indispensabile poi un quaderno quadrettato: ottimo il quaderno con i quadretti da un centimetro, va bene, però, anche il classico 'bloc-notes'.
Essenziali, fra gli 'attrezzi da lavoro' del 'cruciverbista', un buon dizionario della lingua italiana e una enciclopedia universale, anche in un unico volume, facilmente reperibile in commercio.
Il formato Inizialmente la compilazione di un cruciverba si orienterà verso un formato non eccessivamente grande, ma neanche troppo piccolo.
Per formato intendiamo uno schema che abbia un certo numero di caselle orizzontali e verticali: per formato 11x12, ad esempio, si intende uno schema che abbia 11 caselle in orizzontale e 12 in verticale; per formato 12x8 intenderemo, pertanto, uno schema con 12 caselle orizzontali e 8 verticali.
Tutti, nel risolvere i giochi proposti dalle riviste di enigmistica, si saranno trovati di fronte cruciverba a schema fisso e cruciverba a schema libero.
Il cruciverba a schema fisso si presenta, come il termine stesso indica, con un «andamento» di caselle nere ben ordinato e preciso e definito in precedenza.
Guardiamo i due schemi proposti negli esempi 1 e 2: le caselle nere vanno a formare una «figura geometrica» precisa.

ESEMPIO 1                                                  ESEMPIO 2

                           

Va da sé che prima di riempire lo schema con le parole, bisogna aver deciso il formato e la disposizione 'fissa' delle caselle nere.

Questo non è un cruciverba a schema «fisso», in quanto le caselle non hanno una disposizione con un andamento simmetrico.
Si tratta, invece, di un cruciverba a schema libero, dato che parole e caselle nere sono disposte senza formare un disegno stabilito

 

Confrontiamo, ora, i due cruciverba degli esempi 4 e 5:

  ESEMPIO 4                                         ESEMPIO 5

 

                       

Il cruciverba dell'esempio 4 lo si può considerare un «bel» cruciverba; meno «bello», invece, lo schema dell'esempio 5.
A fare la differenza è quella che i cruciverbisti e i solutori chiamano piazza, vale a dire una «zona» priva di caselle nere. Nello schema dell'esempio 4 è presente una piazza (evidenziata in grigio) che si è formata sovrapponendo 4 e più parole orizzontali e creando i dovuti incroci verticali. La mancanza di caselle nere nella parte centrale fa di questo schema un gioco ben fatto sotto l'aspetto formale e, perché no, anche sotto l'aspetto visivo (strano, ma anche l'occhio vuole la sua parte).
L'esempio 5, al contrario, non presenta una piazza evidente e alcune lettere (in grigio) che compongono le parole sono chiuse dalle caselle nere e quindi di difficile soluzione attraverso gli incroci.
Per riassumere: meglio una piazza di 3-4 parole piuttosto che parole difficili che incrociano solo parzialmente senza creare la piazza.
E adesso al lavoro!
Passiamo ora alla «pratica» cercando di spiegare, fase dopo fase, il percorso da seguire per confezionare un cruciverba attenendoci a quanto detto in precedenza.
N.B. La tecnica di compilazione, naturalmente, è un fatto personale: qui si vuole dare solo una indicazione di come diversi cruciverbisti procedono.
Procediamo
Avendo optato per un cruciverba a schema libero, decidiamone il formato. Proponiamoci di costruire uno schema di medie dimensioni come un 11x12.
Individuiamo la prima parola che porremo orizzontalmente sul nostro foglio:

 

Da notare che sono state occupate 10 delle 11 caselle a disposizione e che l'ultima casella è stata annerita.
Aggiungiamo ora alla parola scritta un altro termine proprio sotto alla prima parola badando che tutte le lettere, incrociandosi verticalmente, consentano l'inserimento di vocaboli di uso comune.
Esempio: la parola PARCHEGGIO, posta sotto PIEMONTESI, creerà senza dubbio problemi nella creazione delle verticali.

NO

 Inserire verticalmente parole che comprendono i gruppi MR, NH, SG (in grigio) darà senza dubbio qualche problema di reperibilità
Preferiamo, pertanto, l'inserimento della parola INSISTENTE. Avremo così

 

 Si noti come la parole SINTESI e CAMINETTO (in grigio) «allungandosi» verso la parte bassa ci permettono di collegare e quindi di aprire una piccola piazza in questa parte dello schema e la parola SOMARELLI serve da collegamento con la parte destra dello schema stesso dove si va a formare un'altra piccola piazza

A questo punto lo schema è stato chiuso in tutte le sue parti e in modo corretto.
La seguente chiusura, invece, presenta alcune irregolarità

 

La piccola piazza in alto a sinistra e quella in basso centrale (entrambe in grigio) risultano isolate dal resto del cruciverba. Non è presente, in pratica, un collegamento o apertura con le altre parole.
È necessario, pertanto, apportare le dovute modifiche per aprire quei settori del cruciverba che altrimenti resterebbero isolati dal contesto.

È buona norma evitare la ripetizione di parole all'interno del cruciverba. Qualche volta si può ripetere una parola di due lettere, purché definita i modi diversi.
Le parole evidenziate in neretto vanno dunque modificate.
Per chi si accinge a compilare i cruciverba consigliamo di iniziare, sovrapponendole, anche solo 2 parole nella formazione della piazza: il passaggio a 3 o 4 parole (e, perché no, anche a 5 o più!) verrà col tempo a tecnica acquisita.
Solo quando si è acquisita una certa familiarità con le parole si potrà passare alla creazione degli schemi fissi, in cui la griglia predeterminata impone spazi più complessi.
Il consiglio, comunque, rimane quello di non utilizzare troppe parole difficili e di uso poco comune, se non proprio in caso di vera necessità.
Le definizioni La numerazione delle parole inserite nello schema va fatta partendo dalla prima casella in alto a sinistra e procedendo verso destra riga per riga (non sono numerate le caselle in cui non inizia alcuna parola).

A questo punto si definiscono, nell'ordine, tutte le orizzontali e poi tutte le verticali, ricordando di non... far scervellar troppo i poveri solutori!

dal sito Settimana Enigmistica:

 

 
 
 
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CITAZIONI DI

Beata Madre Teresa di Calcutta


Quello che noi facciamo
è solo una goccia nell'
oceano,
ma se non lo facessimo
l'oceano avrebbe una
goccia
in meno

Non importa quanto
si dà
ma quanto amore si
mette nel dare.


Trova un minuto
per pensare,
trova un minuto
per pregare,
trova un minuto
per ridere.

La peggiore malattia
dell'uomo?
La solitudine.


Le parole gentili
possono essere brevi
e facili da pronunciare
ma la loro eco è infinita.

 

 

GRAZIE AMICI QUESTI REGALI SONO PER VOI

 

          Grazie Solic

 

Grazie diana.fini

 

 Grazie Trappolinax ( Wanda )

Grazie aumania_12 ( Alisia )

Grazie Trappolinax ( Wanda )

grazie STREGAPORFIDIA (Sonia)

questi splendidi regali,
li voglio
dedicare a
tutti voi amici

Aforismi 

Edward Morgan Forster è stato uno scrittore
britannico,autore di racconti brevi,
di romanzi e saggi letterari.
Da alcuni suoi romanzi sono stati
tratti film di grande successo come:
Passaggio in India (1984, regia di David Lean)
Camera con vista (1986, regia di James Ivory),
Maurice(1987, regia di James Ivory)
e Casa Howard (1992, regia di James Ivory).


Se è facile raccontare la vita,
ben più difficile è viverla,
e siamo tutti dispostissimi a
chiamare in causa "i nervi",o qualsiasi
altra parola d'ordine che serva a
occultare i nostri desideri.
( Edward Morgan Forster )

 Albert Einstein è stato un fisico
a soli 26 anni, ha mutato
il modello istituzionale di
interpretazione
del mondo fisico


E' più facile spezzare
un'atomo, che
un pregiudizio
( Albert Einstein )

 

GRAZIE PER I VOSTRI DONI

       Carissimi amici,
       grazie a tutti
       per i vostri doni.
       Questi sono solo
       una piccolissima
       rappresentanza
       della vostra amicizia
       ed affetto.
       sono felicissimo di
       ciò...bacioni
        a tutti

      vivi la vita    

      Grazie agli amci Trappolinax e luce 1001 per
      i bellissimi regali per il compleanno del mio blog

                    

               

 

SAGGEZZA POPOLARE ANDREOLESE

Cu ava focu campau,cu ava pana moriu.
Chi ha del fuoco è vissuto,
chi ha pane è morto a causa del freddo

'A casa mbidìàta,o pòvara o malàta.
La casa ch'è oggetto d'invidia va
incontro a povertà o malattia.

A bbona lavandàra on manca petra.
Ad una brava lavandaia non manca
pietra (su cui lavare).

E cu' t'affìdi, ti nganni.
Sulla persona a cui presti
fiducia ti sbagli (facilmente).

Canta lu gaddru e si scòtula li pinni.
Il gallo canta e si scuote le piume.
(Si dice di persona che di un fatto
non vuole assumersi alcuna responsabilità
e "se ne lava le mani", come Pilato.

Per altri curiosi proverbi andreolesi:

http://www.andreolesi.com/dialetto/proverbi.htm

 

FRASI CELEBRI

Golda Meir, fu una donna politica
israeliana, quarto premier d'Israele
e prima donna a guidare il governo
del suo Paese.

La vecchiaia è come un aereo
che punta in una tempesta.
Una volta che sei a bordo non puoi
più fare niente
(Golda Meir)

Anton Pavlovič Čechov è stato uno
scrittore, drammaturgo e
medico russo.
Laureatosi in medicina,
scriveva novelle di notte.

L' intelligente
ama istruirsi,
lo stupido istruire.
( Anton Cecov )

Non sappiamo cosa può accaderci
in quello strano guazzabuglio che è la vita.
Possiamo però decidere quello che avviene
in noi, come affrontarlo, che uso farne...
ed è questo, in conclusione,
ciò che conta.
( Joseph Fortton )

 

Henry Ford è stato un imprenditore statunitense.
Fu uno dei fondatori della Ford Motor Company,
società produttrice di automobili, ancora oggi
una delle maggiori società del settore negli
USA e nel mondo.

Chiunque smetta di imparare è vecchio,
che abbia venti o ottant'anni.
Chiunque continua a imparare resta
giovane. La più grande cosa
nella vita è mantenere la
propria mente giovane.
( H. Ford )

Riflessioni sul Tempo ... Il passato rivive ogni giorno perché non è mai passato. (Proverbio Africano); Il tempo è un grande maestro, ma sfortunatamente uccide tutti i suoi studenti. (Hector Berlioz);        Una briciola d’oro non può comprare una briciola di tempo. (Proverbio Cinese);                                            Quando ogni uomo avrà raggiunto la felicità, il tempo non ci  sarà più. (Fëdor Dostoevskij)Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J Lennon )Un giorno senza un sorriso è un giorno perso.(Charlie Chaplin) L'unica cura per l'acne giovanile è la vecchiaia.( Totò )Ogni minuto muore un imbecille e ne nascono due. ( Eduardo De Filippo )Chi vive troppo tempo in un luogo perfetto finisce per annoiarsi. (Paulo Coelho)

 
 

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