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CHIARIMENTI
Le notizie riportate nel presente blog, ove altrimenti non specificato, sono affidate alla memoria dell' autore e non possono pertanto essere considerate degne della minima fede. Ritengo sia mio preciso obbligo morale diffondere bufale, spacciandole per vere e viceversa. Chi si fida di me sbaglia a farlo, ma, volendo, potrebbe prendere spunto da quel bel po' di verità che sarà in grado di trovare in ciò che scrivo, per approfondire l' argomento, se gli interessa, altrimenti, ciccia.
Chi volesse comunque riferirsi a fonti ancor meno affidabili di una vacillante memoria di un incallito bufalaro, potrà consultare Wikipedia o, peggio ancora, la Treccani Online che a Wikipedia spesso rinvia. Degno di considerazione è il fatto che le idiozie di cui Wikipedia è spesso -non sempre, siamo onesti- intrisa fino al midollo sono consultabili gratis, laddove per la redazione della Treccani online lo Stato ha erogato all' ente, presieduto da un non bene amato ex ministro di nome Giuliano, due bei milioncini di euro nostri: che fine avranno fatto? Non c'è alcuna malizia da parte mia, s'intende, nel formulare questa domanda: solo semplice curiosità.
La lettura di questo blog è vivamente sconsigliata a chi ignora cosa sia l'ironia e/o non è in grado di discernere il vero dal falso.
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Tasso madrigali 26-30
Post n°880 pubblicato il 21 Dicembre 2014 da valerio.sampieri
Firenze, Tipografia di M. Ricci, Via Sant' Antonino, 9, 1871. I Madrigali alla Serenissima Granduchessa di Toscana 26 Alle candide membra, Al lampeggiar dell'indorate chiome, Al bel viso, al bel nome. Non so se Donna o Dea costei rassembra; Ben di lei mi rimembra. Che mentre in sul mattin col Sole apparo Mostra gioirne il Ciel, la terra e'l mare. 27 Quando nascesti, Amore, Nacque ad un parto insieme Il pallido timor, l'accesa speme; Albergo d'ambo due fu gentil core, Speranza, ardore e tema il giel nutrio: Speme vien sempre teco, alato Dio, Ma te, Signor, la tema a guerra sfida E spesso avvien ch'el suo temer t'ancida. 28 Nell'amorosa mente Due nemiche, sovente unite insieme, Stanno paura e speme E fan dubbiar qual più dell'altra pote; Questa solleva il cuor, quella lo scuote: L'una con giel, con fiamme l'altra assale. Ahi! che la tema è più di lei mortale. Tema ch'elesse Amor nella sua corte Ministra di dolor, seggio di morte. 29 Hor che farà 'l timor se speme ancide Che pur di gioia suol nutrir gli amanti. Ed ei li pasce di tormenti e pianti! Non sa come di morte Amor ne sfide Chi dal timor non vide Tutta nel volto di pietà dipinta, Un'anima gentil battuta e vinta. 30 E' nuova Alba celeste, Questa ch' innanzi Tl'lba in terra aggiorna? E chi l'adorna e di splendor la veste? Ha forse a lei conteste Sì bionde treccie il Sol di raggio d'oro? O ricco alto lavoro, Ben tu di questa chioma Alba sei degna: Ben ella in Ciel sarà del Sole insegna. Annotazioni ai Cinquanta madrigali inediti. XXVI. 3. Al bel nome. Nella Canzone del Tasso alla Granduchessa Bianca, incominciata Talvolta sopra Pella, Olimpo et Ossa. Dopo aver lodato in lei il candore come suprema bellezza, decanta anche (strofa III, v. 15-16): E 'l bel nome, che piace a vaghi sensi Ove se 'n parli o pensi. XXVII. 3. il pallido timor. Amore sospetta e impallidisce. Il Tasso lo ha pur descritto bene quest'effetto nell' Aminta; e a lui bastava vedere in volto per convincersene. Si legga ponderatamente questo ed i consecutivi due Madrigali che sono proprio belli e mirabili e forse dei migliori del Tasso pel sentimento. Si riscontrano pure manoscritti ne'Codici 55, filasse VII, pagine 40-41 e 329, Classe VII, pagine 114-116 della Maglia bechiana. XXVIII. 3. Coll'esempio nel Petrarca e nell' Ariosto: S'il cuor tema e speranza mi puntella Petrarca, Son. 196. Tema e speranza il dubbio cuor le scuote Ariosto, Canto I, St. 39. Nella Gerusalemme il Tasso in due luoghi, Canto V, St. 35: Goffredo ascolta; e in rigida sembianza Porge più di timor che di speranza. E nel Canto XX, St. 50: Così si combatteva; e 'n dubbia lance Col timor le speranze eran sospese. XXIX. 1. Tutto il Madrigale è una fedele dipintura di mente e di cuore per effetto di dispiacevoli avvisi. Anche nella Gerusalemme, Canto VI, St. 64, l'espresse mirabilmente lo stesso autore: Ma poi ch'el vero intese e intese ancora Che dee l'aspra tenzon rinnovellarsi, Insolito timor' co A l'accora Che sente il sangue suo di ghiaccio farsi. Talor scerete lacrime e talora Sono occulti da lei gemiti sparsi: Pallida, esangue e sbigottita in atto Lo spavento e'I dolor v'avea ritratto. E nel Sonetto lo vidi quel celeste altero viso, ec. Oh color degli amanti! Oh vago e caro, Pallor, onde ha l'Aurora invidia e sdegno. Che di rose men vaghe il volto inostral Ben avrei fato avventuroso e raro. Se come in lei d'amor l'aspetto mostra. Cosi il cor ne mostrasse un piccol segno. XXX. 2. Aggiorna, s'aggiorna, ec. Vedi il Madrigale Alba di stel'e adorna, ec. |
Inviato da: Vince198
il 25/12/2023 alle 09:06
Inviato da: amistad.siempre
il 20/06/2023 alle 10:50
Inviato da: patriziaorlacchio
il 26/04/2023 alle 15:50
Inviato da: NORMAGIUMELLI
il 17/04/2023 alle 16:00
Inviato da: ragdoll953
il 15/04/2023 alle 00:02