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Il Dittamondo (1-08)

Post n°684 pubblicato il 27 Novembre 2014 da valerio.sampieri
 

Il Dittamondo
di Fazio degli Uberti
 
LIBRO PRIMO

CAPITOLO VIII

"È questo mondo in tre parti partito: 
Asia, dico, Africa ed Europa, 
come da molti puoi avere udito. 
Ma perché l’Asia piú terreno scopa, 
prima ti numerrò le sue province 5 
e come l’una con l’altra s’indopa. 
Dal Nilo è bello che qui mi comince, 
che vien dal mezzodí per molte lingue 
e per istrade disviate e schince: 
l’Asia questo da l’Africa distingue; 10 
cade nel nostro mar cercando Egitto, 
di cui le biade fa granate e pingue. 
Egitto ha Siria da levante dritto; 
ab austro, l’Etiopo; e si divide 
da quel di Libia, ove ’l Ponente è ditto. 15 
Seguita Siria e qui Giordan ricide 
dal Libano al Mar Morto per Giudea, 
dove il Battista aperto il ciel giá vide. 
In Siria è Palestina e Galilea, 
Saracinia, Commagena e Fenizia, 20 
Samaria, Nabatea e Cananea. 
Col mar di Cipri a ponente s’inizia; 
Eufrates da levante e l’Ermin tocca 
da quella parte ch’aquilone ospizia; 
dal mezzodí con Arabia s’abbocca. 25 
Or di qui movo in vèr levante i passi, 
dritto com’arco stral, ch’al segno scocca. 
Mesopotamia truovo in quei compassi, 
tra Eufrates e Tigris, e la gran torre 
ch’è vivo essemplo a qual superbo fassi. 30 
Eufrates da Erminia verso austro corre 
per lunga via e Caldea, quand’è grosso, 
come fa il Nilo Egitto, lá soccorre. 
Tigris va da levante nel mar Rosso, 
onde in India può ire a cui aggrada, 35 
ché ’l cammin v’è da la cittá di Cosso. 
E perché lieve avisi questa strada, 
imagina che in verso il mezzodí 
Arabia lasso, ch’è una gran contrada 
sopra ’l mar Rosso e sotto Sinaí 40 
e dov’è il monte Cassio alto e sospeso, 
Persia, Saba, Idumea e Susaí. 
Or torno a Cosso, ch’io dissi testeso, 
e passo in India, e tal cammin mi piace 
però che piú, al tempo d’ora, è preso. 
India è grande, ricca e ’l piú in pace; 
dal mezzodí e suso in oriente 
sopra il mare Oceano tutta giace. 
Indus la chiude e serra da ponente, 
monte Caucaso di vèr settentrione: 50 
queste son le confine drittamente. 
Ed ivi d’animali e di persone 
tante son novitá, che spesso piange 
quale va solo per quella regione. 
Idaspen, Sigoton, Ipano e Gange 55 
bagnan la terra e con grossa radice 
Maleo vi par, che ’n su molto alto tange. 
Sotto scilocco, da quella pendice, 
la isola si trova Taprobana, 
che quasi un altro mondo la si dice. 60 
Non han quei marinar la tramontana, 
non sanno che sia Castor né Polluce, 
non san che stella sia Vergiliana. 
Canopos v’è, che molto chiara luce; 
la guida lor per mar si son gli uccelli, 65 
che, giú e su volando, li conduce. 
Gli uomini, per grandezza, avanzan quelli 
di Frisia, ma in ciascheduna cosa 
son piú bestiali e di color men belli. 
Crisa, Argira, Telos, Cosan e Osa 70 
e piú isole truovi per quel mare, 
di cui la fama fra noi è nascosa. 
Or qui passo Caucaso, per trovare 
Seres, Ottogores e Pande e Batria, 
che Oxus bagna e u’ Dosinges pare, 75 
Sizia, di sopra, e una e altra patria: 
tante vi son, che, quando v’anderemo, 
solo a vedere ti parrá una smatria. 
Le confine di questo luogo stremo 
son l’Oceano, il mar Caspio e Caucaso, 80 
Gog e Magog, che sono nel piú scemo. 
La provincia, c’ha il Caspio piú nel naso, 
Ircania è, c’ha il capo a la marina 
e coi piè giunge Iberia a l’occaso. 
Partia con questa ad aquilon confina; 85 
poi fra Indus e Tigris si distende, 
sí che in verso austro il mar Rosso vicina. 
In Partia piú paesi si comprende: 
Persida, Media, Assiria ed Aracusa, 
e, da ponente, l’altra Media prende. 90 
Poi questa Media, da levante, è chiusa 
da’ Caspii monti e prende l’Erminia 
di vèr settentrione ne la musa. 
L’Ermin mi chiama e io fo quella via: 
tra Cappadocia, il Caspio mare e ’l monte 95 
Toro e Cerauno chiusa par che sia. 
Di Cerauno Tigris surge d’un fonte; 
l’arca Noè sopra Ararat si mira; 
Eufrates l’aggira per la fronte. 
L’Asia minore ora a sé mi tira, 100 
cui Cappadocia da levante serra; 
poi, da tre parti, intorno il mar la gira: 
Galazia, Bettania, Cilicia afferra, 
Pamfilia, Frigia, dove Troia fue, 
e d’Erminia minor tocca la terra. 105 
Qui passo in Cappadocia, un poco in sue, 
cui l’Erminia, da levante, cinge 
e Toro, ad austro, con le branche sue. 
Iberia lungo questa si dipinge 
tra l’Erminia minore e ’l mar di Ponto; 110 
poi Albania al Caspio mar si stringe. 
Questo ultimo paese, ch’io ti conto, 
tanto si chiude in vèr settentrione, 
ch’a le palú Meotide l’affronto, 

lá dove Europa i suoi termini pone". 115

 
 
 
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