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Picchiabbò 002

Post n°435 pubblicato il 30 Agosto 2014 da valerio.sampieri
 

Picchiabbò, er buffone de Corte, era un ometto accusì piccolo che uno se lo poteva mette in saccoccia come la chiave de casa. Quanno camminava faceva tre passi, un zompo, una piroletta e un capriolo per via che essenno la capoccia più grossa der corpo, ogni tanto je spiommava e je faceva perde l'equilibbrio.

Picchiabbò era una specie de fenomeno vivente perché era nato morto, mentre c'era la guerra co' li turchi. Sicome era fijo d'una vivandiera ch'aveva tenuto testa a venti sordati nemmichi, er Governo, co' delicato pensiero, l'aveva messo ner Museo Nazionale der Risorgimento, chiuso in un barattolo de vetro, sotto spirito come le cerase, e, su la targhetta, ciaveva scritto: MACROCEFALO N. 90.

Picchiabbò era rimasto lì, a mollo, pe' vent'anni e passa, senza dà mai segni de vita. Ma una notte, che è che nun è, Picchiabbò se mosse, e come se lo spirito j'avesse ridato la forza, aprì l'occhi, se guardò intorno: poi, co' la capoccia cominciò a spigne er coperchio der barattolo e uscì de forza arzillo e contento come un sartapicchio.

Qui la storia der nano cià un punto nero: ma questo nun ve deve fa' impressione, perché la storia è piena de punti neri. E' vero che segna tutte l'entrate e tutte l'uscite de li secoli co' la precisione d'un reggistratore automatico come cianno li pizzicaroli. Ma cor reggistratore che succede? Che er padrone de la pizzicheria, che sarebbe er postero, se fida de quello che spigne li tasti. Se er commesso è un fottuto in saccoccia e incassa presempio dieci e settantacinque e spigne quattro e cinquanta, la machinetta de la storia che segna?
Quattro e cinquanta
.

E così er postero arimane contento e cojonato.

Quello che ve posso di' è che Picchiabbò, a forza de caprioli e de piroette, se fece strada e arivò fino a la Reggia, pe' fa ride er Re. Prima e doppo de lui questo è successo, der resto, pure a tant'ommini seri.

Trilussa
da "Picchiabbò", Edizione d'arte Fauno, Roma, 1927, pagg. 10-14.

Note:

ogni tanto je spiommava = ogni tanto gli spiombava
sotto spirito come le cerase = sotto spirito come le ciliege
pizzicaroli = droghieri
fottuto in saccoccia = ladro

 
 
 
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Un blog di: valerio.sampieri
Data di creazione: 26/04/2008
 

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