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Non c'è tempo per i miei dubbi

Post n°265 pubblicato il 25 Luglio 2010 da Nuta
 

Si è spesso dipinto l'elettore medio come un rivoluzionario di sinistra a 20 anni, un moderato a 30 e un reazionario a 40.

Ovviamente non è così, ma c'è del vero.

Se oggi qualcuno, o io stesso, mi chiedesse se mi professo di sinistra, di centro, di destra o in altro modo, probabilmente non saprei rispondere con sicurezza.

Certamente avrei dei forti dubbi: sono fondamentalmente un individualista spinto e un anticlericale ancora più spinto, due cose che mi farebbero propendere per un "laico di destra" o qualcosa di molto simile.

Ciò cozza fortemente con le idee che avevo o credevo di avere quando appunto ero poco più di un adolescente.

Ma cozza tutto sommato anche con tutta una serie di questioni pratiche in cui mi ritrovo fatalmente d'accordo al 99% con coloro che si professano di sinistra.

E allora?

Forse non ha più senso questo tipo di divisione politica?

Purtroppo questo esercizio di "intimità politica" non ha senso: il panorama attuale è talmente fuorviante da rendere totalmente inutile ogni tentativo di capire.

Oggi non esistono né la sinistra né la destra, esiste solo un insieme di fantocci che hanno bandiere diverse ma obiettivi comuni, che fanno finta di litigare, pronti a dare del qualunquista a chi non partecipa a questo gioco falso e falsato.

Non esiste un'informazione, ma fanno finta che ci sia in corso una battaglia sull'informazione.

Non esiste un progetto di nessun tipo, solo quello di mantenere lo status quo il più a lungo possibile.

Non esiste infine la possibilità di scardinare tale struttura, in quanto il sistema elettorale è blindato e nessun cittadino può insediare persone fuori dalle logiche di partito, visto che ormai sono state tolte definitivamente le preferenze.

PD = PDL.

Probabilmente non c'è speranza nemmeno nei "satelliti" di sinistra e di destra, perché ho la netta impressione che non ci sia nessuno fuori da questo meccanismo

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Commenti al Post:
adamsmith76
adamsmith76 il 26/07/10 alle 22:02 via WEB
Rothbard ovviamente. Sì, ci sono tanti errori ma l'ho riletto solo dopo averlo pubblicato. Spero si capisca almeno il senso
(Rispondi)
 
Nuta
Nuta il 27/07/10 alle 19:45 via WEB
si capisce tutto molto bene! ;)
(Rispondi)
Nuta
Nuta il 27/07/10 alle 20:00 via WEB
Adam, il tuo post si concentra perlopiù sulla parte che io ritengo superflua, quella che sarebbe estremamente interessante analizzare e che io ho definito impropriamente "intimità politica". Il titolo del mio post dice che non c'è tempo per i miei dubbi. Però possiamo anche parlarne, benché sia un esercizio a parer mio del tutto inutile... lo possiamo prendere come un giochino, magari annoiato, in quanto manca la passione necessaria che non c'è, da parte mia, essendo così disilluso dalla realtà attuale. La tua lettura sui motivi per i quali ci siamo ridotti così è essenzialmente politica: tu sostieni che ci sia "troppo Stato". Ti confesso che non mi convince, così come non mi convincerebbe una teoria politica opposta o comunque diversa. La mia impressione è che l'intera società abbia perso le briglie, ma non quelle della gestione dello Stato o dell'economia, ma proprio quelle delle regole "generali". Io vedo una grande anarchia di fondo, ma quella brutta, quella che lascia margine, a chi ha poteri, di sopraffare gli altri senza tanti problemi, come se ci avvicinassimo sempre più alla legge della giungla. Siamo reduci da un lunghissimo periodo di appannamento mentale e ancor oggi che navighiamo a vista e spesso con problemi oggettivi anche gravi, e soprattutto senza una prospettiva, non ci curiamo dei problemi veri, assecondando più o meno inconsapevolmente la disinformazione in cui siamo immersi. Siamo spettatori di uno spettacolo indecoroso di cui inconsciamente sappiamo essere potenziali protagonisti e quindi tolleriamo fondamentalmente quasi tutto. In più rimaniamo spettatori anche quando la partita la stiamo giocando noi, come se non volessimo rendercene conto
(Rispondi)
 
adamsmith76
adamsmith76 il 27/07/10 alle 21:30 via WEB
Ciao Sandro:)) Non c'è dubbio che si tratti di esercizio inutile ma a me piace e non pretendo risposte, tranquillo^_^. Però permettimi: ma davvero puoi dire che ci sia "poco Stato" qui in Italia??? Giusto per restare nell'attualità ( e premesso che sono tutti innocenti e persone per bene fino a prova contraria) pensi che se la politica non avesse potere di intervenire su ogni cosa si parlerebbe di cricche, P2, P3 e così via? Esiste corruzione quando c'è di mezzo un pubblico ufficiale. Nel privato non esisterebbe. Per quanto riguarda la società non saprei dire se prima le cose andassero tanto meglio; certamente la politica è lo specchio di questa società. Non so cosa potremmo fare; non ho ricette e non ne voglio avere per quello che ho già spiegato nel mio commento. Non credo nei movimenti collettivi. Detto questo non posso che ringraziarti sia per la risposta e sia per avere letto il mio commento^_^ Ti auguro una bella serata:))
(Rispondi)
 
 
Nuta
Nuta il 27/07/10 alle 21:59 via WEB
ciao! Vorrei chiarire un concetto, per non apparire "antipatico": io credo che oggi non esista uno "sfondo" su cui esercitare le proprie idee, ma ovviamente sono ben contento di proporre le mie idee e di ascoltare quelle degli altri, così come è importante chiarirsi con noi stessi. Io molto spesso litigo con me stesso, sono pieno di dubbi e certe volte non capisco se le mie idee sono davvero valide. Tu dici una frase che mi trova sostanzialmente d'accordo: la politica è lo specchio di questa società. E' proprio questo il punto. Neanche io credo nei movimenti collettivi, specialmente adesso. La ricetta non ce l'ho neanche io, forse esiste, ma è probabilmente impraticabile. Il timore è che solo con eventi fortementi traumatici potremmo risvegliarci da questo nichilismo
(Rispondi)
 
 
 
adamsmith76
adamsmith76 il 28/07/10 alle 21:38 via WEB
Ciao Sandro:) Anche a me piace confrontarmi con le idee degli altri. Mi pare che lo faccio sempre. Così come anche io non sono sicuro di nulla e quando vedo certezze negli altri cerco di fare l'avvocato del diavolo. Però non mi auguro eventi "fortemente traumatici" anche se arriveranno...dal nostro enorme debito. Ed i politici continuano ancora a promettere...
(Rispondi) (Vedi gli altri 4 commenti )
 
 
 
Nuta
Nuta il 29/07/10 alle 14:18 via WEB
neanche io me li auguro, ma francamente non vedo come potremmo uscire da questa situazione in maniera "soft"...
(Rispondi)
 
 
 
adamsmith76
adamsmith76 il 30/07/10 alle 20:53 via WEB
Conosco solo metodi pacifici ma...credo non siano sufficienti. Contrariamente ai politici non ho ricette pronte, Sandro... Ti auguro una felice serata:))
(Rispondi)
 
 
 
bretpunto
bretpunto il 29/07/10 alle 20:00 via WEB
Ciao Adam permettetemi di intervenire ma a me era parso che il Nuta avesse tutt'altro che certezze, anzi tutto il contrario. Tu che proposte avresti accettare lo status quo?
(Rispondi)
 
 
 
adamsmith76
adamsmith76 il 30/07/10 alle 21:06 via WEB
Ciao Bret; certamente che puoi sempre intervenire! A me fa piacere. Certo che Sandro ha tutt'altro che certezze, l'ha pure scritto nel titolo del post. E lo ripete sempre ad ogni intervento. Infatti sono pressochè d'accordo con lui su tutto ( tranne su Grillo ma glielo dico scherzosamente); i miei commenti li scrivo per farlo sorridere. Magari ce ne fossero ( anche poche) di persone come Sandro e Caterina!
Riguardo la domanda che ponevi a me non ho alcuna ricetta. L'unica è quella che ci vorrebbe meno Stato ma capisci bene che non avrebbe presa nè sul ceto politico ( che vorrebbe anzi mantenere il suo potere) nè tra la gente ( di destra o di sinistra). Penso che nessuno di noi, che sia politico o meno abbia delle proposte che vadano bene per tutti perchè ognuno di noi ha degli obiettivi da raggungere che sono diversi tra di loro. In generale non mi piacciono le imposizioni dall'alto che siano di destra o di sinistra; trovo giusto che ognuno persegua i propri fini e questo può avvenire solo se lo Stato allenta un pò la morsa sulla vita di tutti noi. Ancora grazie, Bret:)
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