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Tabų

Post n°282 pubblicato il 30 Aprile 2011 da Nuta
 

Sono sconcertato dal fatto che quest’anno due feste “sacre” come il 25 Aprile e il Primo Maggio siano state oscurate la prima dalla Pasquetta, la seconda dalla beatificazione di Wojtila.

Domani a Roma ci sarà un milione di persone, altro che concerto del Primo Maggio.

Ma forse la cosa che mi sconcerta di più è che sembra che io sia l’unico sconcertato.

Del resto la sinistra non esiste più da un pezzo, forse io stesso non sono neanche più di sinistra, chissà.

Una cosa è certa: non esiste più la cultura del rispetto degli altri e delle loro opinioni.

Diciamo che la “tolleranza” è diventata un optional, a destra e soprattutto a sinistra.

Per esempio: Wojtila per me e per molti miei coetanei era negli anni ’80 un acerrimo nemico.

Un avversario, diciamo.

Una persona estremamente intelligente, sia chiaro (del resto gli stupidi non potranno mai essere avversari o nemici…).

Una persona ricca di interessi, di cultura, un fine scacchista, fra le altre cose.

Però ai miei occhi era un reazionario, uno che appoggiava i regimi filo-americani e andava a braccetto con Pinochet, uno che non faceva mai mancare il suo forte appoggio elettorale alla DC e alla famosa “unione elettorale dei cattolici”.

Io andavo fiero col mio adesivo “Papa Wojtila NO GRAZIE” appiccicato sul retro della mia auto.

Erano altri tempi.

Poi d’un tratto è cambiato tutto, certo il muro di Berlino è crollato, i confini politici e idealistici hanno iniziato a confondersi, il Papa è invecchiato, poi è morto.

La sua morte è stata un dolore, per tutti, anche per gli “avversari” come me.

Ma ovviamente non ha né cancellato né sovvertito i miei pensieri di sempre.

Eppure tutto intorno a me è cambiato, anche negli ambienti dove mi muovevo con disinvoltura è nato un certo imbarazzo.

Adesso criticare Papa Wojtila pare non sia più possibile, tanto che il post che sto facendo mi sembra addirittura un atto di coraggio.

Di sicuro mai avrei pensato che qualche decina d’anni dopo, da morto, avrebbe fatto confluire nella capitale in data Primo Maggio tutte le attenzioni senza che la “sinistra” dicesse nulla.

Purtroppo siamo in Italia, Paese di opportunisti, leccaculo e ipocriti.

Quando uno muore viene santificato anche se era uno che non ti piaceva.

E per concludere ne dico un’altra, a costo di essere troppo lungo, ma lo faccio per “par condicio”: se un nuclearista convinto avesse detto quello che pensa ad Annozero prima dell’11 Marzo 2011, non ci sarebbe stato un coro di indignazione come ho sentito da più parti giovedì scorso.

E, si badi bene, io sono DA SEMPRE un antinuclearista convinto.

Ma allora così di dà ragione a quelli che sostengono la tesi assurda dell’onda emotiva.

Dobbiamo RISPETTARE le idee degli altri.

E dobbiamo riconoscere come AVVERSARI coloro che la pensano diversamente da noi.

Sia chiaro, lo dico anche a me stesso .

E in culo alle mode e ai condizionamenti degli altri!

La parola TABU’ per me non esiste e non deve esistere.

 
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