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piccole pieghe e grandi magie....
 
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La guerra del panino....

Post n°518 pubblicato il 14 Settembre 2016 da NoRiKo564

Credo fosse l'unico momento in cui mi piaceva essere a scuola: la ricreazione.
Tiravo fuori il mio bel sacchettino con dentro il tovagliolo (rigorosamente di stoffa)
che stendevo sul mio banco e poi aprivo il mio bel pacchettino avvolto nella carta stagnola e già il profumo del prosciutto cotto o del salame o della nutella arrivava alle narici a deliziare i miei sensi, intorpiditi insieme al cervello, da tutte quelle cose nuove che dovevo infilarci dentro, in quelle lunghe ore seduta sul quel dannatissimo banco (per me sempre troppo basso, insieme alla sedia, che non erano mai adeguati alla mia altezza!)
Era un rito, poi ci si guardava a vicenda: "Tu che hai oggi? Buono...me lo fai assaggiare?"
Lì sentivi i gusti culinari di tutta Italia: ogni mamma, nutriva a modo suo il pargolo e poche storie su calorie, cibi sani e naturali.
Era tutto naturale, come tutte le cose che un genitore ti dava da incorporare: cibo, educazione, valori.
Poi decenni dopo, improvvisamente le mamme son diventate troppo impegnate (o forse pigre) e non è parso vero di delegare ad una mensa scolastica l'ingrato compito di organizzare la dieta del piccolo erede.
In nome della salubrità, della sicurezza sono stati banditi i panini, le merendine Buondi Motta (ai miei tempi quelle c'erano altro che tegolini, girelle e flauti) e ogni cibo che non fosse rigorosamente prodotto dall'industria, sigillato, sterilizzato e conservato ermeticamente chiuso.
Niente più crostate fatte in casa, frittelle, biscotti....che amorevoli mamme avevano preparato magari la sera dopo cena, perchè i loro figli facessero bella figura con la maestra, durante le festicciole di natale o carnevale.
Tutto asettico, industriale, pieno di olio di palma e grassi di natura sempre più dubbia.
Per non parlare delle mense, fornite da ditte preposte che preparano i cibi a 50 km dalla scuola e fanno arrivare dentro scaldavivande questi piatti tutti carucci a vedersi,ma che ogni tanto sentiamo mandano tutti all'ospedale per qualche intossicazione!
Insomma per un panino da ri_portare in classe in Piemonte si è scatenato l'inferno....

 
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