Creato da nella65vit il 09/09/2010

Cogito ergo sum

Penso dunque sono

 

 

vorrei avere una bacchetta magica

Post n°362 pubblicato il 28 Maggio 2015 da nella65vit

"Quando ti va male nella vita, ti viene da pensare piu' a cose negative che positive. E se pensi a una cosa negativa , e' possibile che te ne venga in mente subito un'altra negativa. Perche' quando hai delle preoccupazioni , sei preoccupato e basta " disse.

"Ma se nonostante le preoccupazioni , riesci a pensare a qualcosa di bello, in automatico le preoccupazioni si ridimensioneranno, perche' la tua testa sara' invasa da tante cose belle. E se pensi ad una cosa bella , subito sarai in grado di pensare anche ad una seconda cosa bella . E cosi' spingerai le preoccupazioni in un angolino buio, fino a che non spariranno "

(tratto da Un regalo che non ti aspetti di D. Glattauer)

 

Ecco, ora non so se sia proprio cosi' che vadano le cose .

E' certo invece  che le preoccupazioni non vengano mai sole, sembra che una chiami l'altra. Mettetevi in fila. Una per volta , please. Non ce la possiamo fare a tenervi tutte insieme. Impossibile risolvervi o scalzarvi completamente. Assurdo gestirvi contemporaneamente .

Il fatto e' che quando tu sei preoccupato non hai neanche voglia di pensare a cose belle.

In questi giorni sono accanto ad un'amica che ha problemi affettivi e di salute. Da un lato  , sta cercando di salvare il suo matrimonio. Terapia , tanti soldi che se ne vanno per le sedute, individuali e di coppia, preoccupazioni, ansia , stress emotivo e compagnia bella. Come se non bastasse,  , in una visita annuale di controllo , ha scoperto di avere un nodulo  al seno che deve essere  tolto immediatamente. Visite specialistiche, analisi e presto l'intervento chirurgico. Un periodaccio per lei. Non so cosa fare per esserle  piu' vicina, per esserle di conforto. E mi sento impotente. Lei spesso mi ringrazia per il solo fatto di  esserci al suo fianco, sono io che non mi sento all'altezza. Non ho in dote una bacchetta magica "risolvi problemi". Magari l'avessi! Mi limito ad ascoltarla anche quando sono stanca. E cerco di esserci ogni volta che mi  cerca .

Da qualche tempo  pero' mi accorgo che  mi sto facendo prendere da questa storia in un modo coinvolgente,  laddove  lei si scarica delle sue preoccupazioni  io me ne faccio  carico. Spesso piango pensando ai suoi problemi . E so che non potro' esserle d'aiuto in questo modo. Ma non sono capace di fare altrimenti.

 

 
 
 

una camicia bellissima

Post n°361 pubblicato il 25 Maggio 2015 da nella65vit

 


Ho la presione bassa. L'ho sempre avuta, fin da ragazza. Ogni tanto il mio corpo me lo ricorda. Mercoledi' scorso, al mattino , sono scesa dal letto , regolarmente , per preparare da mangiare al cucciolo e subito dopo  ho cominciato a star male, ma male davvero. Avevo una morsa che mi stringeva stomaco e intestino, avevo caldo e poi freddo , non riuscivo a respirare. Ho aperto la finestra della camera da letto. Ma non riuscivo a star meglio , le mie mani si sono irrigidite e io mi sono spaventata. Ho chiamato mio marito al telefonino perche' tornasse a casa. E poi , poiche' sapevo che sarebbe servito del tempo perche' lui rientrasse,  mi sono messa a letto . Poiche' i problemi non accennavano a diminuire ho chiamato mia figlia che dormiva. Avevo paura. Lei ha cominciato a mettermi dei cuscini per tenermi le gambe sollevate, poi ha tentato di stendere le dita irrigidite, mi ha fatto bere acqua, mi ha bagnato polsi ,  collo e caviglie con l'acqua. "E' una crisi legata ad un calo di pressione " ha detto. Nel frattempo avevo perso la sensibilita' alle dita di mani e piedi. Per fortuna la nuova posizione assunta e quei gesti mi hanno messo in condizione di sentirmi meglio. A crisi passata e' arrivato mio marito in casa. Accertatosi del mio stato , che ormai volgeva al meglio,  ha proposto " Facciamo colazione ? ". E' andato a prendere i cornetti in pasticceria. Mia figlia ha preparato il  caffe' e ci siamo ritrovati in cucina seduti in tre . Una cosa rara per noi , non riusciamo mai a fare colazione insieme al mattino vuoi per orari differenti, vuoi per abitudini diverse. Tutto questo sotto gli occhi stupiti del cucciolo che non smetteva di guardare l'insolito quadretto creatosi in cucina.  Ho ringraziato mia figlia per la prontezza di spirito . E sono andata a far sparire  la camicia da notte  che indossavo . E si' , perche', mentre stavo male , ho pensato che avrebbero chiamato il 118. E la camicia che indossavo non mi piaceva per niente. Quindi camicia sparita. Da oggi in poi scegliero' di indossare solo camicie da notte  che mi piacciono davvero. Mi auguro di no, ma se dovesse accadermi ancora , indossero' una camicia  bellissima.

 
 
 

*

Post n°360 pubblicato il 20 Maggio 2015 da nella65vit

"Pensavamo di essere sul pianeta al centro del cosmo, e non lo siamo. Pensavamo di essere una razza a parte, nella famiglia degli animali e delle piante, e abbiamo scoperto che siamo discendenti dagli stessi genitori di ogni altro essere vivente intorno a noi. Abbiamo bisnonni in comune con le farfalle e con i larici. Siamo come un figlio unico che cresce e impara che il mondo non gira solo intorno a lui come pensava quando era piccolo. Deve accettare di essere uno fra gli altri. Specchiandoci negli altri e nelle altre cose, impariamo chi siamo . "    

"Nasciamo e moriamo come nascono e muoiono le stelle , sia individualmente che collettivamente . Questa e' la nostra realta'. Per noi , proprio per la sua natura effimera , la vita e' preziosa. Perche' come scrive Lucrezio * il nostro appetito e' vorace, la nostra sete di vita e' insaziabile*".

"Qui, sul bordo di quello che sappiamo, a contatto con l'oceano di quanto non sappiamo, brillano il mistero del mondo, la bellezza del mondo, e ci lasciano senza fiato."

C.Rovelli " Sette brevi lezioni di fisica"

 

 

 
 
 

Occhio attento

Post n°359 pubblicato il 18 Maggio 2015 da nella65vit

 

 

 

Ho sempre pensato che un pantalone dovesse poggiare  sul fondoschiena.

Mai fasciarlo.

E' piu' elegante un pantalone che poggia di uno che aderisce.

La stessa cosa valeva per i jeans. Li sceglievo tubolari ma non aderenti,

che poggiassero insomma. Per sentirmi elegante.

In un momento di pazzia ho acquistato dei jeans aderenti.

Li ho indossati.

L'Uomo che non si accorge mai del modo in cui  sono vestita.

L'Uomo che non riconosce   gli ultimi acquisti fatti dalle cose gia' possedute da anni.

L'Uomo che non distingue i colori.

Ebbene, quell'Uomo mi guarda mentre passo e :

" Sono nuovi questi jeans? Ti stanno bene"

 
 
 

a proposito di coerenza

Post n°358 pubblicato il 13 Maggio 2015 da nella65vit

 

 

"Amore, che dici se quest'estate passiamo qualche giorno in montagna? "

E lui: " Ma non hai sempre detto di preferire il mare alla montagna? "

E io : " Credi che non sappia cosa voglio ? "

 

 

Quando si dice "essere coerenti"

 
 
 

 

 

 

 

 

 

 

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