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l'indistinto e il distinto nel suo farsi
 

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Il nemico in casa.

Post n°2402 pubblicato il 12 Gennaio 2023 da fedechiara
 

 

 

Tutti colpevoli nessun colpevole.  - 11 gennaio 2016
Abbiamo tutti sensibilità diverse e percorsi mentali e ordini di grandezza diversi, per questo è così difficile discutere. E, spesso, i dibattiti televisivi e i confronti sui forum scadono in fastidiose risse e un 'parlarsi addosso' compulsivo che relegano la comprensione dei fatti e delle loro cause e l'eventuale condivisione dei convincimenti all'ultimo posto. Perciò viva la scrittura! che è luogo di decantazione e filtro di argomenti e accorto uso di aggettivi evidenziativi - e costringe a leggere e 'ascoltare' per intero il discorso/pensiero dell'altro prima di controbattere e contro esporre le opposte ragioni.
E capisco perché una signora che ha subito le malate attenzioni 'manesche' e/o di sguardi lubrichi degli uomini sporcaccioni e incapaci di controllo e rispetto fin da tredicenne possa arrivare a dire che gli stra maledetti maschi violenti 'sono tutti uguali' – e i fatti di Colonia, Zurigo, Helsinki e delle altre città europee che sono state teatro spaventoso dei misfatti e delle violenze dell'orda degli immigrati la notte di capodanno li derubrica a 'normale' violenza e sopraffazione maschile senza distinzione di nazionalità e di profughi e clandestini ubriachi e fuori controllo che avevano scritto sui foglietti la trascrizione dall'arabo: 'Voglio fare sesso con te'.
Ma i numeri altissimi degli autori/assalitori di quei fatti e misfatti di capodanno – e i furti che hanno accompagnato le violenze sono di altra e diversa qualità da quella del riduzionismo femminile all'unum della sopraffazione maschile tout court. Perché non abbiamo 'una faccia e una razza', come semplifica(va)no i Greci buontemponi e crocevia di popoli tra Oriente e Occidente, bensì ognuno di noi (maschi) ha la sua faccia e la sua storia e la sua cultura di appartenenza e i suoi percorsi mentali - e ogni reato commesso è un reato specifico e diversamente specificato nel codice penale che lo persegue. E mai si deve fare 'di ogni fiore un mazzo', come dicevano saggiamente le pie nonne – fuor di metafora: fare di ogni maschio un grumo di pulsioni criminali latenti e pregresse e ataviche - ne va del senso della parola 'distinzione', alla quale consegue la 'comprensione' il più possibile precisa delle cose e degli eventi nel loro specifico accadere; e dare un preciso nome ai luoghi e ai protagonisti delle tragedie e delle commedie umane significa intelligere e l'intelligere è la premessa necessaria e 'giusta' dell'agire.
Delle forze dell'ordine, in questo caso, e degli uomini politici folli e 'mandanti' del troppo che stroppia di una immigrazione non più gestibile sul piano dell'ordine pubblico a causa dei suoi altissimi numeri e dei quartieri-ghetto dove la polizia teme di mettere piede - ed ecco l'orda dei 'popoli del mare' approfittare delle tenebre della ragione di capodanno e dare l'assalto alle indifese Sabine di Colonia e Zurigo ed Helsinki per soddisfare le loro pulsioni sessuali insoddisfatte come fossimo in guerra, dove gli stupri sono il tragico corollario della violenza maggiore.
Ma forse è una guerra. Con il nemico in casa che ospitiamo in pezzi di territorio non controllato dalle forze dell'ordine latitanti e di scarso organico per far fronte alla bisogna. Mala tempora currunt. Altre politiche si rendono necessarie e urgenti. Forza elettori/trici! Date fondo alla vostra fantasia e indignazione e mandate a casa i presenti e imbelli s-governanti sinistri mandanti delle sinistre cose che sono avvenute e vieppiù avverranno in quest'anno di tragedie annunciate.
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Aggressioni a Colonia, denunce anche da altre città. Slovacchia: "Non accoglieremo più profughi musulmani"
 
 
 
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