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Qualcosa di riconoscibile.

Post n°2401 pubblicato il 11 Gennaio 2023 da fedechiara
 

Serietà vo' cercando...
Non mi riesce di emozionarmi per la 'vittoria della democrazia' in Brasile. Sarà perché risultati elettorali giocati sull'uno virgola-quasi due per cento dei votanti lasciano strascichi vistosi e dubbi pesanti sul meccanismo di controllo elettorale. Sarà perché Lula non è esattamente il santo laico della riscossa dei poveri delle favelas e, malgrado le assoluzioni che gli hanno consentito il rilancio elettorale, resta su di lui l'ombra maligna delle corruzioni che lo hanno mandato a processo.
Fatto sta che la tanto celebrata democrazia – il peggior s-governo conosciuto dagli uomini, a parte tutti gli altri che abbiamo condannato uno via l'altro nel corso dei secoli - non mi muove commozioni e indignazioni speciali.
E violare i simboli e gli edifici della stessa è, certo, una iattura che si potevano risparmiare (i manifestanti verde-oro), ma non diversamente dai blocchi stradali di altri manifestanti di altra causa, e occupazione di ferrovia o di autostrada quali ci rimandano, giusto oggi, le cronache del Belpaese.
Se avete qualcosa su cui recriminare e basta restate a casa e scrivete sui socials: i manifesti murali e le 'agorà' del terzo millennio.
Ma se, invece, per voi la misura è colma davvero prendete in considerazione uno studio serio e approfondito dei leaders storici che hanno fatto le rivoluzioni vincenti dei secoli testé trascorsi: Marat e Robespierre, per dirne due, o il Lenin della Rivoluzione d'Ottobre e/o il Mao dse dong della Lunga Marcia che lo condusse al potere.
Fate le cose serie e convenute per 'prendere il potere', per intenderci. L'assalto al Palazzo d'Inverno, che so, l'assedio dell'esercito comunista a Pechino – con tutto il seguito a cascata di rese e prigionia del capo della polizia e dell'esercito avversario e l'avvio di un regime nuovo e diverso qualchessia.
Tutto ciò che è mancato a Brasilia, per intenderci. Dove è andata in scena una comparsata e gita fuori porta di difficile interpretazione politica (e il presunto capo spirituale ricoverato all'estero per dolori all'addome) con la resa immediata e l'arresto di una quantità di manifestanti – come è accaduto a Capitol Hill – U.s.a.
Le rivoluzioni del terzo millennio non sembrano una cosa seria e non ci sono più quei bei 'colpi di stato' di stampo classico di una volta, mannaggia – con i capi dell'esercito in testa ai feroci manipoli militari che andavano ad occupare le sedi della televisione e della radio e facevano irruzione in pubblico parlamento arrestando i presenti.
Qualcosa di riconoscibile e di già visto, insomma, giusto per sapere che si tratta di quella cosa lì e non di altro di indeterminato e velleitario. Serietà, che diamine, determinazione!

 
 
 
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