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Eresie di ieri e conservatorismi di oggi.

Post n°2398 pubblicato il 09 Gennaio 2023 da fedechiara
 

Eresie di ieri e conservatorismi di oggi. Bergoglio in trincea.

E probabile che il nuovo 'papa emerito' (Bergoglio ha già firmato le sue dimissioni in caso di impedimento fisico) – finalmente solo sulla tolda – si decida a contentare quei fedeli della curva nord di piazza san Pietro che gridavano scompostamente: 'Santo subito'.
Primo perché un ennesimo santo, nella vastissima Assemblea Celeste, non costa molto e non si nega a nessuno poi perché 'promoveatur ut amoveatur' è regola universale - e un papa scomodo per dottrina e ferrei comportamenti conseguenti è bene traslarlo post mortem nel rassicurante Pantheon dove verrà allineato e imbalsamato quale ennesimo prodotto di sicura produzione e protezione ecclesiastica.
Un rivoluzionario a rovescio, il Benedetto, mite pastore tedesco, in tempi di misericordia universale ammannita senza troppa destrezza e senza i necessari distinguo a destra e a manca dello schieramento sociale - ormai decollato verso i lidi siderali del relativismo dottrinale e le chiese vuote e le vocazioni sacerdotali al palo.
Non diversamente si fece con Francesco, l'omonimo del presente papa, nel Dugento degli scismi poveristici e della temibile eresia catarina finita con le stragi.
Lo si chiamò a Roma, il mistico delle Creature, e gli si allestì attorno il 'sobrio' funerale in vita che lo costringeva in catene – lui e il suo movimento para scismatico – e fu indicato quale 'Santo subito', ma dentro l'ortodossia di una Chiesa pubblicamente lapidata nelle piazze dei paesi e, su al Nord, di là delle Alpi, e clamorosamente condannata perché 'simoniaca' e viziosa e troppe le aspirazioni 'temporali' del 'Papato' che si contrapponeva – perfino manu militari - all'Impero laico dei re.
Correva l'anno...

 
 
 
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