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Dell'informare.

Post n°2242 pubblicato il 25 Settembre 2022 da fedechiara
 

Scemi di guerra crescono.

L'Ucraina ha vinto la guerra. Quella mediatica. Una narrativa unilaterale in Occidente l'accredita, a giornali e televisioni americane ed europee unificati, di vittima inerme di inenarrabili soprusi e di 'territori usurpati' e 'fosse comuni' – ma nessuno, di qua degli schermi, è in grado di valutare quanto di quei reports e pretese notizie e fonti affidabili corrisponde al vero.
E i nostrani reporters di guerra, nessuno escluso, si limitano a scarne riprese di rovine fumanti ben lontani dai fronti di guerra e ogni dato e il numero di morti, feriti e dispersi viene fornito loro da fonti ucraine o, nel migliore dei casi, da abborracciati confronti con gli altri reporters conosciuti in loco. Fate una ricerca sul vostro browser e vi renderete conto della unilaterale faziosità delle fonti: quasi tutte di fonte occidentale o ucraina.
Una desolazione e un avvilimento di 'libera stampa' assoluti.
Per tutto ciò esposto quel che sappiamo su quella guerra di panzane è proiezione e somma di vani desiderata di parte – e solo a guerra conclusa ci sarà possibile dire chi ha vinto e chi ha perso e chi ha lasciato sul terreno il maggior numero di vittime in armi.
Ma una vittoria schiacciante la Russia sta per ottenerla con i referendum di probabile annessione dei territori occupati – ed anche in questo caso la faziosità dei media occidentali ci propina 'notizie' di soldati russi che forzerebbero la gente ad andare a votare e controllerebbero vergognosamente il voto. Affermazioni apodittiche ed incontrollabili.
E tutti i governi dell'Occidente in foia bellica e crociata Nato contro il nemico russo dicono che il risultato di quei referendum è nullo in partenza e nessuno ne riconoscerà la validità.
Partito preso, quindi, e totale e indiscutibile discredito lanciato a priori sull'occupante – che fra qualche giorno, però, diverrà a tutti gli effetti padrone di quei territori e li dichiarerà territorio nazionale russo.
E la Crimea è territorio e amministrazione russi già dal 2014 e a nulla portano, sul piano pratico, le dichiarazioni pie degli ineffabili amici di Zelensky che lo assicurano che mai e poi mai sarà riconosciuta alla Russia l'incorporazione e il possesso.
Va così. La guerra per procura Nato in Ucraina continua e si sfilaccia in un limbo informativo e la pretesa 'libera informazione' (sic) dell'Occidente ci rifila i suoi desiderata e i suoi diktat quali dati di fatto e 'notizie' vere e credibili, ma la controffensiva russa è alle porte, con l'aggravante della minaccia nucleare che si fa ogni giorno che passa più probabile.
E l'inverno dell'Occidente - gli Europei stremati dalle bollette stellari e dall'inflazione a due cifre - già batte alle porte e la Svezia è trascorsa a destra e forse domani, chissà, anche l'Italia, votate, votate, votate.
Il futuro è appena cominciato, cari. Stay tuned. Ne vedremo delle belle e fumanti.
Capire gli eventi complessi. Controinformazione avversa agli intransigenti bellicisti filo Nato. Conoscenza, non propaganda fide.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona, mappa e il seguente testo "ALESSANDRO ORSINI UCRAINA LE CAUSE DELLA GUERRA DAL 15 SETTEMBRE TUTTI GIOVEDÌ IN ESCLUSIVA SU TVLOFT ABBONATI SU TVLOFT.IT ESCARICA L'APP DISPONIBILE ANCHE Su SMART TV TLOFT"
🇺🇦 Ucraina. Le cause della guerra
In dieci lezioni, il Professor Alessandro Orsini spiega le cause profonde della guerra in Ucraina analizzando le relazioni conflittuali tra la Nato e la Russia dal 1999 fino all’invasione dell’Ucraina nel 2022. Orsini svela molti fatti poco noti o mai narrati fornendo una visione d’insieme che rende comprensibile la complessità di uno degli eventi più tragici del nostro tempo.

 
 
 
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