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l'indistinto e il distinto nel suo farsi
 

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Leggerezze sognate.

Post n°2194 pubblicato il 17 Agosto 2022 da fedechiara
 

L'Islam tra noi leggero - 17 agosto 2016

Alla svolta del 16 di agosto già annusiamo l'autunno. Me lo confermano perfino le piante del mio mini orto botanico con le fragranze diverse che emanano durante l'innaffiatura mattutina. E con l'autunno andranno a spegnersi le polemiche estive sulle donne islamiche entrate a vario titolo in Europa che sfoggiano il loro affascinante 'burkina' nelle nostre spiagge ed è un clamoroso mostrarsi e ulteriore svilupparsi del rabbioso conflitto tra 'noi' e 'loro', - dopo che, in Corsica, si sono menati di santa ragione tra i mariti/compagni delle recluse e monache di clausura sedute sulla spiaggia in burkina e gli indigeni corsi.
Monache di clausura monacate a forza dalla 'cultura' islamica e sarebbe interessante trovare il modo di far svolgere un libero sondaggio tra le poverette lontano dall'influenza nefasta e dal controllo stretto dei mariti/compagni per sapere cosa ne pensano veramente di quell'abito che, supponiamo, fa sudare alquanto ed è necessario l'ombrellone che le ripari perché non siano stroncate da un colpo di calore. Ed è palese che il godimento dei piaceri della spiaggia è maggiore e di più ampio respiro (di vento e di 'sapore di sale') per le nostre donne piuttosto delle povere monache infagottate e magari – diciamo fra cinquant'anni – può essere che si vedranno le loro nipoti in bikini e monokini sguazzare libere fra le onde e il ricordo delle povere nonne di clausura sbiadirà come sono sbiaditi i fazzolettoni delle nostre siciliane e/o delle bisnonne dei piccoli paesi di montagna dove andavamo a passare l'estate e ci intenerivano quando passavano con le gerle sulle spalle o falciavano il prato antistante le loro case tutte fazzolettate e con gli stivali per paura delle bisce.
Ma 'ha da passà 'a nuttata' di quest'onda di islamismo immigrato da noi in grandissimi numeri e ci vorranno dieci/vent'anni prima che i presenti conflitti e le opposizioni radicali e lotte intestine a suon di morti e feriti e accoltellati sui treni si stemperino o, forse, chissà, l'Europa sarà burkinizzata in gran parte, invece, dato il trend demografico dei nostri fieri ospiti e delle loro monache di clausura e dato che la frontiera sud mediterranea, coi suoi quotidiani 'barconi' a migliaia, continua ad alimentare il flusso dei migranti di fede e costumi islamici di varia e conflittuale dottrina - e comincerà e fiorirà una nuova era di moderni califfi alla Erdogan, ma noi non ci saremo, che fortuna!
Nessuna descrizione della foto disponibile.

Ecologie strampalate - 17 agosto 2015

Convivenze ecologicamente sostenibili
Nel suo generoso e un po' stralunato sforzo di farci accettare i grandissimi numeri dei 'migranti' prossimi venturi che ci atterriscono, (ci faremo carico di ogni e tutte le guerre, tutte le carestie e siccità, tutte le dittature afro-mediterranee passate, presenti e future? Aiuto!) Adriano Sofri mette a confronto le migrazioni degli uccelli e quelle degli umani e conclude arruolandoci tutti volontari nella Lipu e raffigurandoci un futuro di meravigliose convivenze ecologicamente sostenibili nell'umano giardino dell'Eden dove tutti vivremo un po' strettini e dandoci di gomito e calpestandoci fra mille imprecazioni, ma sostanzialmente felici e contenti, alleluia!
E battibeccheremo come le cicogne a centinaia di migliaia negli immensi stagni delle affollatissime metropoli disputandoci il cibo e l'assistenza sanitaria (che già si fa assai strettina e i medici di famiglia ci guardano di brutto se chiediamo loro un esame più approfondito perché l'imperativo renziano e della sinistra è: 'Curatevi meno, curiamoli tutti'). E se qualche gruppo di pretesi 'profughi' rigetta il cibo e getta a terra i vassoi con la pizza e il risotto, protestando perché pretendono un cibo più 'etnico' e consono al loro stato di migranti, pietosamente li raccoglieremo e passeremo quei vassoi rigettati alle mense della caritas – sempre più fitte di barboni e mendicanti indigeni che non vanno tanto per il sottile.
E l'equiparazione di Sofri con le meraviglie ornitologiche ecologicamente e multietnicamente sostenibili dovrebbe anche spiegarci dettagliatamente cosa succede in quelle isole felici che sono le 'banlieues' delle grandi città europee che ogni tanto 'esplodono' – e sono fresche nella nostra memoria le azioni dei commandos degli immigrati di seconda e terza generazione che vanno a sterminare gli inermi infedeli nella redazione di 'Charlie Hebdo' o nei caffè letterari di Copenhagen o che inseguono rabbiosamente i turisti del museo del Bardo a Tunisi ammazzandoli come cani - e raffigurarci quale meraviglioso futuro ci aspetta di delicate e rispettose convivenze possibili con tutto questo islam che preme ai confini sud ed est dell'Europa ed alimenta i conflitti presenti e i futuri e gonfia i mattinali della polizia e dei carabinieri con le cronache dei misfatti che: 'Ma non ci bastavano i nostri, maledizione?'
Ecologia vo' cercando ch'è si cara alle soavi e speranzose genti della sinistra di s-governo.

 
 
 
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