Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Marzo 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30 31
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 4
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

QuartoProvvisoriocassetta2fedechiaranorise1maresogno67Arianna1921vento_acquaanikethsol7ossimoramaurodemianalf.cosmosbionda66angelo.maratiprefazione09dolcemelodya
 

Chi puņ scrivere sul blog

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« Inni alla gioia e marce funebri.Margherite e viole. »

Memorie

Post n°2125 pubblicato il 20 Giugno 2022 da fedechiara

Memorie - 20 giugno 2016

E, ogni volta che ci passo davanti, osservo quello spazio vuoto che oggi è sede di mostre e brilla di luci aliene e di una storia nuova – vecchi magazzini e muri scrostati quali luoghi deputati a contenere un futuro di idee e progetti; e faticano a crederti se gli dici che, per venticinque anni, è stata la bottega di frutta e verdura di tuo padre. Una bottega per veri abitanti residenti storici, popolo e radici di avi nostri, e invano gli descrivi come ti appariva da ragazzo quel mondo di aromi e di colori e gente ben descritto dai versi di Neruda: '...metri, litri, essenza / acuta della vita /pesci affastellati, / Trama di tetti dove si smarrivano / freddi raggi di sole, / delirante e fino avorio delle patate, / pomodori ripetuti fino al mare.'
'E una mattina tutto prese fuoco...' continua Neruda, ma per me furono le molte mattine di un precoce 'congedo dai genitori' e l'inizio salvifico di un'altra vita tutta e solo mia perché quella precedente era nata morta e andava seppellito quel tristo dopoguerra della mia nascita fitto di miserie e abbandoni. E tuttavia quegli sprazzi di memoria e visi e colori sono in qualche modo i miei e quella bottega dove il mio avo visse per anni è parte di una delle storie possibili degli universi multi-mondi che ha lasciato traccia nel passato ed è giocoforza recuperarla.
Perché non siamo solo ciò che vogliamo e possiamo ma anche uno strano prodotto alchemico di quello che ci hanno scolpito dentro gli avi, nel bene e nel male, e lo chiamiamo 'memoria'.
Nessuna descrizione della foto disponibile.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963