Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 4
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

fedechiaraWawkinssurfinia60QuartoProvvisorioKevinYaoing.canalegaspareossimorasportautomotoaracnoid.999labrunetteflorence0AliNasir.386bubriskacassetta2StefanoP.74
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« Il giardinaggio è di destra.Il vento delle ripartenze. »

Città luminose.

Post n°2091 pubblicato il 16 Maggio 2022 da fedechiara
 

Città l(n)uminose - 14 maggio 2015

E sarà per quella sua luminosità di città esposta ai venti e al mare e quelle sue navi bianche e azzurre che parlano di partenze e di ritorni e dell'Africa lontana - che già ha in casa e in qualche modo ha ben elaborato ed esemplarmente metabolizzata - che Marsiglia ci appare una città davvero 'niente male' e vivibilissima e niente affatto da 'prendersi colle pinze' – con le guide turistiche che ti raccomandano di fare attenzione nelle viuzze del 'vieux port', ma è pura paranoia di visitatori, come giustamente correggeva la receptionist dell'albergo intitolato alle genti del mare.
E tutto quel sole e il color crema che disegna l'intera città ti guida, nel fresco della luminosissima mattina, su per la collina che ospita un santuario mariano e lo sguardo è tutto sugli orizzonti lontani del cielo e del mare - e la città è acquattata e rilassata, con la sua cattedrale magnifica al centro che ti pare la traduzione architettonica del distico di Baudelaire. '...calme, luxe e voluptè.'.
E, certo, la pensava così anche quel gran pittore di luce e colori forti e corpi e vele che ti navigano dentro all'anima che è il Lombard della mostra ospitata nel museo dei 'deux regards' - che non è chiaro quale sia il secondo sguardo, ma il primo è sicuramente rivolto al mare dei commerci e delle conquiste della passata 'grandeur'.
E ci dispiace di non aver avuto il tempo di visitare il museo che raccontava di 'luoghi santi condivisi' coll'islam dei presenti conflitti e del futuro 'apaisement' (si spera) perché di quel genere di dialogo tra culture diverse e opposte c'è un gran bisogno e il futuro di una umanità ancora capace di 'magnifiche sorti e progressive' passerà di là e dirà l'Europa capace di interagire e connettersi a quelle genti e integrarle davvero e convincerle al rispetto della nostra storia o saranno guai seri e guerre intestine e 'foreign fighters' jiahdisti di ritorno che riempiranno le cronache. Chi vivrà vedrà.
16 maggio 2015
E l'azzardo più grosso è proprio quel titolo di una prossima mostra dedicata ai politeismi del bacino mediterraneo che campeggia sulla vetrina del Mucem prossimo alla spiaggia: 'Migrazioni divine'. Che se campeggiasse su una qualche spiaggia di Pozzallo o di Lampedusa farebbe rizzare i capelli in testa e sembrerebbe l'opera stralunata e demente di un artista in cerca di facile e dubbia fama – come quella di un tale del Padiglione dell'Islanda alla Biennale che ha consegnato chiavi in mano agli islamici veneziani una moschea dentro una chiesa cattolica tuttora consacrata e quelli si fregano le mani e sono felicissimi di tutta quella inattesa pubblicità data al loro caso pietoso di vecchi esodati tuttora privi di un luogo di culto.
E cosa abbiano di divino le odierne migrazioni dei presenti 'popoli del mare' - che quelle mitiche degli storici che ci narrano del collasso di antichissime civiltà a causa di quelle sembrano acqua fresca al confronto con quanto accadrà in Europa nei prossimi anni – non è dato di sapere se non visitando la mostra che aprirà il 24 di giugno, ma già quel che si vedeva ieri in città, per le strade e le piazze, racconta del miracolo di un integrazione urbana possibile, se i numeri non esploderanno e ne seguiranno i conflitti assassini.
E camminando di buon mattino per le vie fresche e assolate che menano in collina noti giardini e parchi in fiore di respiro mediterraneo (le jardin de la colline Puget) che ti aprono il cuore e ascolti il respiro sonnacchioso di una piazza stanca della movida serale in cui campeggia la statua dedicata al mito dell'uomo forte, fortissimo: Milone il Crotonese, - un uomo capace di sollevare un toro e ucciderlo con un colpo alla nuca e lottatore formidabile vincitore di gare olimpiche e condottiero vittorioso nella guerra tra Sibari e Crotone.
Ma è la terrazza di una piccola casa che dialoga col cielo azzurro che più ci incanta e manca il levarsi in sottofondo della colonna sonora di una vecchia canzone francese 'de ma jeunesse' che mette le ali ai piedi e dice 'tutta mia la città', in quest'ora in cui molti ancora dormono o s'aggirano per casa mezzo assonnati in attesa che esca il caffè dalla caffettiera e il forno riscaldi le brioches del giorno prima.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963