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Questioni para quantistiche.

Post n°1922 pubblicato il 22 Gennaio 2022 da fedechiara
 


Sermone laico 22 gennaio 2014
Seguivo con molta attenzione un programma in tivù, l'altra sera, che trattava della 'perdita dell'informazione' che avverrebbe durante l'evaporazione dentro un 'buco nero'. Argomento terribilmente serio perché io ero la dimostrazione vivente di quella perdita e il buco nero del mio sonno incombente si mangiava parte di quell'informazione televisiva che evaporava inutilizzata nella stanza.
E che si debba lottare contro ogni 'perdita dell'informazione' delle nostre vite me lo confermava un mio amico che non vedevo da molto tempo e della sua vita recente non avevo più la cara informazione e la simpatia che me ne deriva - e, se vi capita di visitare un cimitero, avrete modo di constatare quanta 'perdita di informazione' vi sia del patrimonio comune dell'umanità e delle generazioni che si avvicendano sopra al pianeta Terra.
Non accendono un bel nulla le 'urne dei forti' ai forti animi, ahinoi, ma è solo un'angosciante silenzio che viene dalla raggelante distesa delle lapidi e delle croci - e i ricordi di chi abbiamo amato e ci è stato caro evaporano sull'orizzonte degli eventi e si perdono nei buchi neri di ogni morte.
In quale 'orizzonte degli eventi' dell'umanità tutta ritroveremo l'informazione che si perde ad ogni morte? E' un problema importante perché darebbe risposta alle nostre più segrete angosce - e tutti noi, nel corso dei funerali in chiesa, avvertiamo quanto sia poco consolante e credibile la favoletta buona che ci ripete il prete sull'altare che: '...la cara anima del nostro congiunto è volata in cielo' - e il Cristo e la chiesa dei Santi e dei Beati svolgerebbero quella funzione di 'recupero dell'informazione quantististica' delle nostre vite che tanto ci piace credere vera e ci consola.
Ritrovarci tutti 'di là', insomma – e darci delle sonore pacche sulle spalle ed esclamare: 'Anche tu qui! Ma non eri in montagna a sciare?' Schumacher docet, povero cristo; ne parlavamo giusto ieri sera con mia figlia.
Scherzi a parte, la perdita dell'informazione delle vite delle persone mi capita di osservarla, sconsolato, nel corso delle mie visite a mia madre – e i dialoghi di quelle vecchie persone e quegli occhi trasparenti e le mani dalla pelle tirata e priva di spessore sono un 'colpo al cuore' e un annuncio al quale dovremmo essere preparati, ma chi lo è, dannazione!? Chi non prova ripulsa nel guardarsi nello specchio segreto di Dorian Gray in cui si mostra la maledetta senilità in agguato che faticosamente respingiamo con creme e belletti e vane ginnastiche e balli?
Si dice che 'tocchi a tutti', prima o poi, ma io mi aggrappo allo scaramantico: 'e forse anch'io' - vedi mai che si verifichi un'eccezione quantistica, prima o poi, e si dimostri vera la storia di Dorian Gray in terra veneziana tra gli anni 2/3000. Amen e così sia.
Cosa significa fotografare l&#39;orizzonte degli eventi

 
 
 
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