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« Osanna para religiosi e ...Stati comatosi, tridui e novene. »

Quegli uomini muti e violenti,

Post n°1843 pubblicato il 26 Novembre 2021 da fedechiara
 


OTELLO - ATTO QUINTO - SCENA SECONDA
Una camera nel castello.
Desdemona a letto addormentata.
Entra Otello con un lume.
OTELLO
È la causa, è la causa, anima mia;
ma a voi non la dirò, caste stelle.
È la causa; ma non verserò il suo sangue
né scalfirò la sua pelle più bianca
della neve e liscia come alabastro sepolcrale.
Pure deve morire, o tradirà altri uomini.
Prima spegni una luce, e poi quell'altra;
se spengo questa fiaccola, e mi pento,
posso ripristinare la sua luce;
ma una volta spenta la tua luce,
o modello compiuto della perfezione di natura,
non so dove si trovi il fuoco prometeico
che la riaccenda. Quand'ho svelto la rosa
non posso più ridarle il suo rigoglio;
appassisce per forza. L'odorerò sullo stelo.
La bacia.
O alito balsamico, che quasi induci
la Giustizia a spezzare la sua spada!
Un altro; un altro. Resta così nella morte,
e io ti ucciderò, e ancora ti amerò.
Ancora un bacio, e sia l'ultimo bacio.
Mai dolcezza fu così fatale. Piango,
sì, ma lacrime crudeli; è una pena celestiale,
colpisce l'oggetto del suo amore. Si ridesta...
Cosa possano dire gli uomini a proposito della violenza di genere non è chiaro – e qualsiasi cosa essi dicano è destinata a lasciare i tempi che trova, e le violenze esorcizzate continueranno, ahinoi, a riempire le cronache e avvilirci per l'impotenza di agire, con leggi più severe e 'daspo' intesi a fermare il massacro e disarmare gli assassini della porta accanto.
E già Shakespeare ci induceva a pensare, innalzando Otello al rango di poeta e figura tragica dell'assassinio rituale, che una qualche tragica nobiltà fosse contenuta nel gesto di dare morte all'amata - che una 'congiura di palazzo' aveva condannato al calunnioso ruolo di fedifraga.
Ma oggi abbiamo superato d'un balzo ogni pretesa motivazione 'd'onore' e nessun assassinio si giustifica neanche se l'amata ha un nuovo compagno o fidanzato migliore di chi non sa farsene una ragione – e la sua mente farnetica di vendette e sogni di morte e coltelli che straziano i ventri e il cuore della pretesa fedifraga.
Non c'è nessuna Desdemona innocente e pura, di questi tempi, bensì donne libere di scegliere con chi vivere e amare – e nessun Otello di tragica nobiltà si dà in queste tragedie dell'impotenza maschile a metabolizzare una sconfitta e costruire una storia diversa e migliore; e solo ci resta l'avvilimento per la mancanza di strumenti efficaci in nostro possesso capaci di fermare la mano degli assassini prima che riescano ad abbuiare la loro e la nostra mente con le notizie quotidiane dell'ennesimo 'femminicidio'.
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