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« Gli immunizzati immaginariOrizzonti critici... »

Le lingue confuse di Babele.

Post n°1818 pubblicato il 09 Novembre 2021 da fedechiara
 

La lingua perduta delle gru e le torri di Babele.
E' vero che nel Seicento l'Europa era attraversata dagli eserciti in armi e le guerre erano 'dei Cent'anni' o, quando andava bene, ne duravano trenta (https://www.studenti.it/guerra-trent-anni-cause...) e nelle chiese si distruggevano le sacre immagini e i cattolici andavano casa per casa e uccidevano la famiglie dei protestanti. E i profughi scappavano dalle città sotto assedio e vagavano per le campagne mendicando il poco cibo rimasto dopo le razzie e i saccheggi dei lanzi.
E, senza andar troppo lontano, nel secolo testé scorso l'Europa ha combattuto due guerre 'mondiali' e, dopo i trattati di annessione e diversa appartenenza nazionale, milioni di persone si sono travasate di qua e di là delle nuove linee di frontiera alla ricerca di un faticosissimo 'nuovo inizio'.
Alla luce di ciò, dovremmo considerare i movimenti delle odierne masse migratorie quisquilie e pinzillacchere, ma dimenticate di confrontare i numeri e le demografie dei tre eventi comparati.
Che dalla prima guerra mondiale siamo usciti con milioni di morti per guerra ed epidemia (la cosiddetta 'spagnola') e non dimentichiamo Dresda bombardata e i suoi 200.000 morti sotto le bombe e il cimitero di macerie quale si mostrava l'Europa intera negli anni del dopoguerra.
Ma gli odierni movimenti migratori dei pochi veri profughi commisti ai clandestini in cerca di miglior fortuna sono 'globali' e il riferimento obbligato è agli oltre 7 miliardi di umane locuste che affannano il clima del pianeta (l'Antropocene).
Locuste che, lasciate libere di sciamare, distruggerebbero i raccolti finanziari, immobiliari e il fragile ordine sociale delle libere città europee – andate con la memoria alle colonne degli honduregni e guatemaltechi in marcia verso la frontiera tra il Messico e gli Stati uniti d'America e rivedetevi i video degli assalti degli africani al muro di filo spinato a Ceuta, Spagna o le avvilenti cronache dei quotidiani arrembaggi sulle nostre coste favoriti e incentivati dai taxi del mare delle pietose o.n.g..
Ma di tutto questo non parlava il deputato europeo del partito democratico intervistato da un giornalista di rai3 nella trasmissione di 'Regione Europa', bensì ricorreva ai frusti slogan di partito nazionale ed europeo e condannava, come d'abitudine la Polonia e i suoi muri e non faceva cenno alcuno alla pressione fisica insostenibile e arginata manu militari di cui ci parla l'articolo qui sotto.
Una lingua di Babele, quella di quel deputato, una lingua confusa, la lingua perduta delle gru che ci dice che ogni fazione politica, la maledetta sinistra di s-governo in primis, si arrocca nelle sue torri e suona le sue trombe di guerra incurante dello stormo di campane a martello che, da est, ci danno avviso che il nemico è alle porte.
E il 'nemico', badate bene, non è la singola famiglia di profughi bisognosi e 'aventi diritto' all'accoglienza secondo le leggi comunitarie – per i quali è giusto cercare e trovare canali protetti di immigrazione legale – bensì il loro numero soverchiante che preme alle frontiere turche e bielorusse e che già faceva ammettere alla generosissima Merkel 'non possiamo accogliervi tutti' al tempo della tragedia siriana.
E siamo solo agli inizi delle cronache di tregenda dell'Europa del terzo millennio dalle frontiere colabrodo e lingue confuse di deputati europei. Giusto ieri, a proposito, si dava conto in tivù di due assassini seriali islamo-radicali e 'allah u akbar' che hanno cercato di pugnalare dei poliziotti in Francia - e avevano in tasca il lasciapassare Schengen rilasciato dalle mitiche autorità italiane, l'accoglientissima Lamorgese in testa.
Stay tuned, folks. Il futuro è appena cominciato.
https://www.ilquotidianoitaliano.com/.../tenta-di.../

 
 
 
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