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Miti e templi.

Post n°1811 pubblicato il 02 Novembre 2021 da fedechiara
 

Miti e templi.
Mi sono sempre chiesto quale lontana origine e mirabili fantasie di avi mistici avessero quelle curiose divinità pagane di cui ai templi indiani e/o egiziani. Che davano vita concreta di sculture e immagini divine dipinte sui templi a loro dedicati e avevano il supporto letterario, sgorgato da chissà quali menti di avi lontani, di miti delle origini (del cosmo, della nascita dell'uomo) affascinanti e suggestive, ma ridotte, poi, all'unum del 'vero e solo Dio' ebraico e islamico con ferocia di distruzioni e persecuzioni lungo i secoli.
E Khnum era un dio creatore con testa d'ariete e corna relative che dava vita agli uomini plasmandoli con argilla e creta sul suo cosmico tornio delle origini – e questa storia della creta che dà forma, a mano libera, ad Adamo progenitore riappare nel mito del paradiso terrestre di quelli che, secoli più tardi, furono detti i 'cristiani'. Ma già, nelle nebbie del Tempo, si cancellavano e venivano inghiottiti dai vortici della sabbia gli dei-animali - e le civiltà degli uomini si accavallano l'una sull'altra guidate dal dio della guerra divorando e annichilendo i miti primigeni.
E, se non fosse per l'archeologia e i suoi sacerdoti nelle università, non ne riemergerebbe il ricordo lontano e non avremmo contezza di tanta ricchezza di fantasie che ci stupiscono e non ne visiteremmo i templi riaffiorati dalla sabbia e non ne ammireremmo le splendide sculture e pitture parietali. Onore ai postmoderni eroi della memoria.
Il tempio di Khnum, il dio vasaio.

 
 
 
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