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Impressionismi urbani

Post n°1691 pubblicato il 15 Luglio 2021 da fedechiara
 

 

Impressionismi urbani 14 luglio 2014
E, se ti capita di traversare la piazza alle tre del pomeriggio, incrociare un residente è un terno al lotto – commercianti, commesse e camerieri a parte. E, finito di sgomitare e spingere nella ressa oscena davanti alla piazzetta dei leoni, hai l'impressione, col montare dell'acqua alta in pieno luglio, di un uso di questa storica piazza, -osannata da mille viaggiatori e mirabilmente descritta da letterati e pittori nel corso dei secoli,- come di un giocattolo rotto, abbandonato e in balia di chi passa.
E il giornale locale e un noto sito web riportano il caso di quei genitori stranieri che lasciavano l'infante ignudo e col pannolone giocare coll'acqua che saliva al centro della piazza e portarla curioso alla bocca – e una gentile signora indigena inutilmente si affannava a spiegare ai genitori la quantità e varietà di colibacilli fecali contenutivi e certamente insalubri, ma quelli spallucce: visitare Venezia merita pure una piccola scarica di diarrea del pargolo, così come Parigi, per un tale indimenticato, 'valeva una messa'.
E il risuonare delle musichette opposte delle piccole orchestre dei bar suona quasi come i brani da 'allegria di naufragi' del noto film 'Il pianista nell'oceano' e, fuori, nella notte mortale del Titanic galleggiava la bianca montagna incantata dell'immenso iceberg semi sommerso. E non manca molto, per malefica incidenza statistica e probabilistica, che i bianchi icebergs delle 'grandi navi' cozzino mortalmente e mandino in frantumi qualche pezzo della riva della Giudecca o della stessa 'piazza' – e sarà da ridere/piangere per come i signori delle crociere e dei 'posti di lavoro del porto' giustificheranno l'incaponimento con cui giurano che mai e poi mai una tale iattura potrà avvenire: Schettino e Genova insegnano.
Impressionismi urbani che si sommano al 'si salvi chi può' della mega corruzione del Mo.se che non ci salverà dalle acque - e tracima, invece, fuor di cronaca, la fogna mediatica degli arresti e delle detenzioni eccellenti e di quel tale, il Governatore, che, poverino, si fa ricoverare in ospedale per un dolorino alle unghie dei piedi perché 'in prigione non ci voglio andar'.
Fermate il mondo, voglio scendere.
 
 
 
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