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« Hasta a la victoria.Impressionismi urbani »

Falene di un mondo a parte.

Post n°1690 pubblicato il 12 Luglio 2021 da fedechiara
 

Falene di un mondo a parte.
E, pedalando e trascorrendo nel fresco della mattina davanti a un campo di mais – meglio dire 'un bosco' dappoichè queste piante generosissime nel loro crescere e infittire lasciano spazi angusti di passaggio e disegnano bui, segreti sentieri alle creature terrestri che vi trovano tana e ombra – mi vien fatto di pensare a quelle due creature strane di cui alle cronache recenti: le due 'cittadine italiane di origine marocchina', come le definisce il politicamente corretto dei giornali, che chissà che segreta alcova e/o sentina di vizio inconfessato vi avevano stabilito la sera e la notte di vigilia della loro morte atroce.
E la mattina presto, forse stordite per l'assunzione delle sostanze proibite, una macchina agricola poderosa e rumorosissima le ha travolte e schiacciate, come le uova di fagiano ivi covate da madri incaute, e ne ha straziato le carni.
Ed è un mondo segreto, un 'world apart' questo delle fragili creature immigrate da noi con chissà che speranze e fantasie - e quello delle altre, le giovinette indigene attratte come falene dai sollievi psichici indotti dalle droghe che rimediano negli slums urbani degli immigrati neri senza arte né parte in cambio di prestazioni sessuali. Un mondo che si rivela nelle 'cronache di nera' e ci lascia ammutoliti per la violenza massima e atroce macelleria sui giovani corpi straziati e seppelliti in fretta e furia per sottrarli alle ricerche degli inquirenti.
E chissà che ne è stato della povera Saman, tremante Ifigenia sacrificata sull'altare delle oscene tradizioni e imposizioni dei padri e degli zii omicidi fuggiti nella patria di origine dove tuttora hanno tana e covo.
'Lasciamo fare al destino.' diceva rassegnata al suo fidanzato legittimo (perché da lei scelto e amato), dopo aver ascoltato la parole fatali di condanna a morte sfuggite dalla labbra della madre snaturata.
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