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Licenza di uccidere.

Post n°1617 pubblicato il 12 Maggio 2021 da fedechiara
 

Cittadino di questa repubblica - 12 maggio 2012
Sono un 'uomo delle istituzioni' con un forte 'senso dello Stato'.
Si, lo so che, detto così, in un forum di internet fa impressione. Perché la Rete, si dice, è il luogo della libertà (spesso malintesa), dove si danno convegno e vi scrivono quelli che sono 'contro'.
Anche quelli che si firmavano 'paperino', 'paperoga', 'qui quo qua' e oggi sono indagati per l'attentato ad Adinolfi e si sono costituiti a 'banda armata'.
Un luogo di libertà eccessive, forse, la Rete; fitto di gente che 'si prende troppe libertà' e sconfina nella licenza. Licenza di uccidere, in questo tragico caso.
Ecco perché mi dico 'uomo dello Stato'.
Perché quando l'arma della critica si fa 'critica delle armi' io mi schiero dalla parte di coloro che le armi (e le divise) ce le hanno e le usano perché gliele hanno consegnate i cittadini di questa repubblica.
E se ieri, a Napoli, hanno usato i manganelli per sedare la rivolta di coloro che pretendevano che la sede locale di Equitalia chiudesse 'per lutto' io ero poliziotto tra i poliziotti e li avrei menati come è giusto e santo fare. Perché il 'lazzaronismo' di quelli dei centri sociali non lo condivido e non è condivisibile con quelle motivazioni e 'parole d'ordine' che abbiamo ascoltato dalle loro vive voci.
E finché, per le vie di legge, non si trova un diverso 'modus operandi' da affidare a una nuova Equitalia o ad una Equitalia riformata che garantisca che le tasse siano tutte riscosse e ogni cittadino di questa repubblica faccia il proprio dovere fiscale di contribuente, fino a quel momento ogni protesta violenta -da qualunque parte politica provenga- andrà perseguita e sanzionata con la necessaria durezza. Dura lex sed lex, ricordate? Come si legge nelle aule dei tribunali dove si sentenzia 'in nome del popolo italiano'.
E, se non vogliamo che quella solida frase latina sia proclama stolido e inapplicato o applicato male, tocca a noi, a tutti noi, collaborare e agire perché le leggi dello Stato trovino giusta e piena applicazione -e le eventuali proteste restino nel sacro alveo del rispetto delle leggi dello Stato che disciplinano i modi e i tempi e i luoghi delle manifestazioni.

 
 
 
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