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« L'inganno della memoriaDati incerti a confronto »

Il ratto di Europa

Post n°1437 pubblicato il 04 Dicembre 2020 da fedechiara
 

Pare che gli struzzi, 'buonisti' per natura e vocazione, saranno costretti a tirare fuori la testa dalla sabbia e si ri-metteranno a correre a zampe levate - a giudicare da quanto emerge in queste ore dalle indagini del Federal bureau of investigation – il mitico F.b.i. dei mille films e telefilms di produzione hollivudiana.
La strage di san Bernardino in California è stata fatta, pare, si dice, si conferma, da due 'bravi ragazzi' due 'americani' di seconda generazione, due 'terroristi della porta accanto' che si sono radicalizzati in Arabia Saudita, dicono gli investigatori; ma Obama frena e prova ad arginare l'impatto sociale negativo e invoca il bando alla libera vendita delle armi e invita la 'comunità musulmana moderata' a farsi sentire, a battere un colpo per evitare l'esplosione di un 'dagli al musulmano!': conseguenza inevitabile del dilagare di questa peste terroristica tra le due sponde dell'Atlantico che sembra inarrestabile e peggio dell'Ebola.
E, riflesso condizionato di questo 'clima sociale' di allarme massimo e 'allerta 4' o 5 - e le teste di cuoio che fanno i loro blitz alle quattro di mattina e irrompono nei 'covi' e rivelano le complicità di parenti e conoscenti con questi giovani 'radicalizzati' su internet e 'foreign fighters' con passaporto francese e britannico addestrati in Siria e chissà dove altro -, ecco le notizie delle frontiere che si chiudono in Macedonia. E la Grecia, conseguentemente, invoca a mani giunte l'Europa di farsi carico della sua 'frontiera nord', - ché quella sud è il colabrodo che sappiamo e le isole del Dodecanneso sono campi profughi ormai da mesi e destinati a rimanerlo per i prossimi anni e addio al turismo dei ricchi vacanzieri.
E perfino la Svezia, mitico Bengodi di ogni profugo e/o clandestino, chiude il suo ponte che la unisce al continente e la primo ministro si lascia sfuggire una lacrima di coccodrillo per questa decisione che fa seguito all'inarrestabile avanzata elettorale dei 'partiti xenofobi' che, forse, dovremo rinominare 'partiti del buon senso comune' e argine di contenimento dei numeri altissimi dei 'richiedenti asilo' che l'Europa tutta, emula dell'Australia, avrebbe dovuto porre in essere già da un decennio a questa parte - prima che sull'altra sponda del Mediterraneo dilagasse il messaggio folle de:' Tutti in Europa! No borders!'.
E il 'mondo rotto' e preda di questa catastrofica follia dei 'popoli del mare' e di terra - che ritengono un loro diritto inalienabile emigrare a milioni tutti insieme appassionatamente e contro ogni evidenza che il sistema economico europeo salterà e appassirà sotto il peso di questa emergenza - ci regala quest'ultima chicca in cronaca: che un ministro del governo pachistano protesta rabbiosamente contro l'Europa che gli rispedisce i suoi compaesani in odore di affiliazione terroristica e afferma con perfetta faccia di tolla che ce li rispedirà al mittente a suo insindacabile giudizio. Un ping pong di uomini e cittadini disconosciuti che la dice lunga sul Regno della Follia che impera sull'Europa e sul mondo da dieci anni a questa parte. Il Medioevo del nostro scontento.
E il 2015 delle stragi va a chiudersi tristemente in questa temperie di morte e 'allerta 4' e, fra qualche giorno, ci faremo tanti auguri per il 2016 che speriamo migliore. Si, vabbé.
Sù la testa, struzzi di tutto il mondo, c'è ancora qualche speranza di farcela, se riprenderete a correre insieme a noi 'cattivisti' e alfieri del buon senso comune e rientrate nei ranghi (politici ed elettorali) e chiederete asilo dentro i patri confini finalmente orfani di Schengen.
Tutti insieme a cantare 'Stille nacht' e 'Oh Tannenbaum...'.

 
 
 
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