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« Scommesse di fanatici devoti.Verità filosofiche cercasi »

Professori metodici e spettri e catene.

Post n°1305 pubblicato il 27 Luglio 2020 da fedechiara
 

 

E l'excursus filosofico su Raiscuola arriva finalmente a tratteggiare la figura di un gigante, Immanuel Kant, pigro e metodico professore di una città, Koenisberg, che non esiste più ed è diventata, per il complesso e caotico disporsi delle cose degli uomini nella Storia, una enclave russa dal nome molto meno altisonante: Kaliningrad. Che conserva, però la statua del suo illustre ospite ed è omaggiata perfino dalle coppie russe appena sposate per chissà che reverenza e devozione di santo patrono universale.

E del professor Kant si dice, dicono i professori nelle scuole, che tutta la filosofia moderna è una glossa a piè di pagina della sua filosofia di pacioso rivoluzionario che beveva un litro di Bordeaux a pasto (voi non provateci; non è il vino robusto la veritas della sua filosofia, bensì gli speciali neuroni teutonici che spaziavano agilmente nel Tutto dello Scibile Universale e ci raccontavano i faticosi progressi della Ragion Pura e di quella Pratica, fin lì impastoiati nei fallaci luoghi comuni dei secoli bui).

E il pacioso professore di Koenisberg usciva di casa ad un'ora precisa tanto che si diceva che potevano regolarci gli orologi al suo apparire fuori del portone di casa, ma più importante è sapere che la sua filosofia, col mettere al centro della conoscenza l'uomo e la sua ragione pura e pratica che faceva, la si vuole legata all'idea stessa di Rivoluzione. 
Rivoluzione politica (la rivoluzione francese con i suoi principi di libertà, uguaglianza e fratellanza), la rivoluzione industriale – che cambiò i connotati del mondo degli uomini e delle donne e l'aspetto delle fumiganti città inquinatissime - e la rivoluzione copernicana dell'idea stessa di conoscenza. 
Che si liberava dalle ragnatele dei luoghi comuni e del patronato e la mediazione obbligati dei sapienti che pensavano per noi: uomini comuni, popolo. 
E si disfava, con un deciso tratto di pensiero moderno, dei preti e dei vescovi e dei papi infallibili. Ed ecco farsi strada con violenza il Lume decisivo della Riforma luterana e calvinista - che indicava nell'autonoma lettura della Bibbia la sola strada della conoscenza e dava a Copernico quel che è di Copernico relativamente alle celesti rotazioni e lustro e riscatto morale al Galileo dell'osservazione telescopica del moto e dell'apparenza degli astri e del pendolo.

Ed è un peccato e torto grande quel che si fa al professor Kant – che di tanti tomi ponderosi (e pochissimo studiati) ha riempito le biblioteche all over the world – di ricordarlo solo con le frasette da cartina di bacio Perugina de: 'il cielo stellato sopra di me e la legge morale in me' – perché, invece, la sua filosofia ha legittimato l'autonomia dei pensieri in libertà di ogni uomo libero suo contemporaneo che ha tenuto a battesimo e vissuto le rivoluzioni suddette – e forse è anche per causa del professor Kant e dei suoi scritti autorevoli, insieme a quelli incendiari di Diderot e di Voltaire, che si è osato erigere, nella piazza di Parigi, la pietosa ghigliottina che ha fatto rotolare la testa di un re (e di preti e aristocratici in gran copia) e fatto nascere la sanguinosa e bellicosa repubblica e aperto le danze del proletariato allucinato e invincibile al ritmo della Carmagnole.

E fu subito Marx ed Engels e del loro famoso spettro che si aggirava per l'Europa, liberando vieppiù il popolo dalle sue catene.

 

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Immanuel Kant (Königsberg, 22 aprile 1724 – Königsberg, 12 febbraio 1804) è stato un filosofo tedesco. È considerato uno dei più importanti filosofi del pensiero occidentale. Fu il più significativo esponente dell'Illuminismo tedesco, anticipatore degli elementi basilari della filosofia idea...

 
 
 
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