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Mali comuni nessun gaudio

Post n°1153 pubblicato il 16 Febbraio 2020 da fedechiara
 

Mali comuni nessun gaudio.

La primavera è già tra noi, sappiatelo, e chi è uscito a passeggiare tra le 12 e le 15 non può che confermare che l'aria era dolce, il sole forte, e gli alberi, molti alberi, sono già pronti con le gemme di fuori a vestirsi di tenui colori e del verde tenero delle foglioline. D'altronde ce lo aveva annunciato già la Candelora che 'dall'inverno semo fora'. E la primavera, si sa, cancella anche le notizie tristi degli infettati e dei morti della pandemia cinese, sempre loro, mannaggia, leggetevi la pagina di wikipedia più sotto.
E dopo questo incoraggiante incipit sulla stagione nuova che ci conforta e ci fa sperare in un anno ancora di vita (e forse più), pur se il 20-20 è bisesto e catastrofico, vi invito (ubi maior minor cessat) a immaginare i nostri telegiornali in viaggio nel tempo, con i presenti e garrulli conduttori televisivi che ci danno conto puntuale e dettagliato dell'epidemia di 'spagnola' - iniziata in sordina nei campi militari e nelle trincee nel 1917 e che fece milioni di morti. Le cifre esatte si fatica a rintracciarle a causa della guerra in corso e del silenzio dei 'media' - allora in fasce e pochi i giornalisti al fronte e quei pochi invitati perentoriamente a tacere perché 'il nemico ci ascolta' e guai a spargere notizie che distruggessero vieppiù il morale dei soldati e delle popolazioni.

E il confronto non può che confortarci e relega il famigerato, presente 'coronavirus' a sottospecie pandemica di categoria inferiorissima di soli 1700 e passa morti (al momento); una bazzecola rispetto alla 'spagnola' che spagnola non era, bensì 'cinese' anch'essa, - leggete sempre più sotto con attenzione.
E considerate le 'condizioni al contorno' degli ospedali da campo militari e le strutture ospedaliere ridotte a poco più che lazzaretti in quegli anni di guerra e pochi antibiotici e anti virali a disposizione e avrete conforto dalle presenti notizie che ci impaurano: di un 'coronavirus' novella peste bubbonica pretesa del terzo millennio globale. 

Ma occhio all'espansione del virus in Africa, continente fragile e poco attrezzato a far fronte a una pandemia aggressiva - e forse i 'barconi' in partenza dalle coste libiche verranno tenuti a freno più da questa nuova catastrofe globale in espansione che dalle cattive politiche immigratorie del governo giallo-rosso che flirta con le o.n.g. taxi del mare. Chi vivrà vedrà.

Estrapolazione da Wikipedia alla voce 'Spagnola'.

Vi sono, tuttavia, varie ipotesi precedenti sull'origine dell'epidemia. Alcuni hanno ipotizzato che l'influenza abbia avuto origine in Asia orientale.[29] Claude Hannoun, il principale esperto dell'epidemia per l'Istituto Pasteur, affermò che probabilmente fosse un virus proveniente dalla Cina e che fosse mutato negli Stati Uniti vicino a Boston per poi diffondersi a Brest, in Francia, nei campi di battaglia dell'Europa, utilizzando i soldati alleati e marinai come principali diffusori.[30] Inoltre egli prese in considerazione altre possibili ipotesi di origine, come la Spagna, il Kansas e Brest, ma non le ritenne verosimili. (..) Nel 2014, lo storico Mark Humphries del Memorial University of Newfoundland in Canada, ha evidenziato che lo studio di alcuni documenti da poco rinvenuti ha confermato che uno degli eventi collaterali della guerra, la mobilitazione di 96 000 lavoratori cinesi chiamati a prestare servizio dietro le linee britanniche e francesi sul fronte occidentale della prima guerra mondiale, potrebbe essere stata la fonte della pandemia. Nel rapporto, Humphries dimostra di aver trovato prove archivistiche di una malattia respiratoria che colpì la Cina settentrionale nel novembre del 1917 e che fu identificata un anno dopo dai funzionari della sanità cinesi come identica a quella "spagnola".[32][33] Un rapporto pubblicato nel 2016 sul Journal of the Chinese Medical Association non ha, tuttavia, riscontrato prove sufficienti del fatto che il virus del 1918 sia stato trasmesso in Europa attraverso soldati e operai cinesi provenienti dal sud-est asiatico. Invece, vennero evidenziate prove che il virus circolasse negli eserciti europei già da mesi, e forse da anni, prima dello scoppio della pandemia del 1918.[34]

IT.WIKIPEDIA.ORG
L'influenza spagnola, altrimenti conosciuta come la grande influenza o epidemia spagnola, fu una pandemia influenzale, insolitamente mortale, che fra il 1918 e il 1920 uccise decine di milioni di persone nel mondo, la prima delle due pandemie che coinvolgono il virus dell'influenza H1N1.[2] Essa arr...

 
 
 
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