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Alluvioni e dintorni

Post n°699 pubblicato il 03 Dicembre 2018 da fedechiara
 

03/12/2014

 

A novembre si ha un bel dire 'siamo dei combattenti'. Si, come quei trecento che 'eran giovani e forti e sono morti'. Perché novembre ti fiacca, invece, con lo stillicidio dei suoi maledetti giorni di pioggia e le alluvioni che mutano il paesaggio del Belpaese e ci mostrano il fango che viola le case e i torrenti in piena che tutto trascinano nella loro furia.

E la politica ci mette del suo nell'aggiungere diluvio a diluvio e travolgere quel poco di speranza che ci era insorta dentro dopo la stagione della 'rottamazione' e del 'via tutti!', 'via i corrotti!'. 
E oggi ci ritroviamo con l'ennesimo imbonitore da fiera paesana che batte la grancassa de 'l'uomo del fare' e non si cura delle astensioni stellari del voto regionale in Emilia e del rifluire a destra, coi vecchi arnesi già rottamati berlusconi e bossi e i loro eredi fedelissimi, dei pochi 'combattenti del voto' che ci provano a punire la mala politica colla spadina e le picche fragili e inadeguate della scheda elettorale.
E leggiamo costernati le cronache dell'affarismo politico-mafioso romano che sull'immigrazione selvaggia e non governata del 'troppo che stroppia' ingrassava i soliti delinquenti interni alla 'politica' e preparava le esplosioni sociali di Tor Sapienza e le cento altre del degrado delle città. 
E leggiamo/ascoltiamo le news che raccontano della 'piccola delinquenza' che viene ulteriormente depenalizzata per svuotare le carceri e i tribunali - e plaudono gli avvocati e i giudici sommersi dalle scartoffie negli uffici, ma fanno cadere le braccia ai poliziotti che catturano i malviventi e se li ritrovano in strada ventiquattr'ore dopo con il ghigno beffardo degli impuniti stampato in faccia.

Novembre di piogge e alluvioni e cattive notizie 'come se piovesse'. Governo ladro. Politica ladra e stramaledetta che fa pensare fossero meno peggio le mitiche 'piaghe d'Egitto'.

Bibliografia consigliata: 
* 'Saggio sulla lucidità' - J. Saramago 
(Citazioni : : Arriva sempre un momento in cui non c'è altro da fare che rischiare.
Abbiamo tutti i nostri momenti di debolezza, per fortuna siamo ancora capaci di piangere, il pianto spesse volte è una salvezza, ci sono circostanze in cui moriremmo se non piangessimo.
Cecità è vivere in un mondo dove non vi sia più speranza.)

* Il manuale del perfetto impunito - M. Travaglio

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