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« I pensatori post moderni...Polis e politica »

Quei francofoni che: 'Merde alors.'

Post n°608 pubblicato il 14 Settembre 2018 da fedechiara
 

 

La battaglia politica si sposta sull'informazione. Chiuse la bare dei morti di Genova e le polemiche sul ponte Morandi, rai news 24, l'ammiraglia faziosissima del deposto s-governo Renzi/Gentiloni torna ad ammannirci le sue rassegne-stampa fitte di dichiarazioni di signori Nessuno (Moscovici, chi era costui?) che saranno sonoramente trombati alle prossime elezioni europee e perciò mettono sotto accusa, con frasette acconcie e dichiarazioni concordate tra Parigi e Berlino, le politiche del governo giallo-verde, e additano il debito italiano e il presente governo quale mostri populisti da trafiggere con la stessa lancia. Ma l'azione sullo spread è manovra speculativa per eccellenza e non indicativa di alcunché e la legge di bilancio sarà varata, piaccia o no a lorsignori.

Si rischia di navigare nella palude Stigia di una informazione di regime da 'muoia Sansone con tutti i filistei' – del passato regime Renzi/Gentiloni succube dei diktat europei – se si continua ad alimentarsi a queste fonti di fake news faziose in servizio permanente effettivo e non si mantiene la rotta del contratto di governo stipulato a maggio e non si procede a fronte alta contro tutti gli oppositori e le opposizioni istituzionali, Tria e Mattarella eventualmente inclusi.

Avanti con il contratto di governo, dovrebbe essere la parola d'ordine pronunciata da tutti i nostri rappresentanti e gli eletti - e se qualcuno di forte ingombro istituzionale si metterà di traverso si vada a nuove elezioni e si esca dalle sabbie mobili che paralizzano il paese.

E si minacci a chiare lettere una Italexit – ipotesi che terrorizza i presenti s-governanti europei - e si chiami Savona ad illustrare il 'piano B' di una uscita dall'Europa e dall'euro, al fine di chiarire ai concittadini che non sarebbe una apocalisse, come vogliono i vecchi arnesi del parlamento europeo e i pretesi economisti di grido al soldo delle televisioni di regime, bensì una liberazione da lacci e laccioli e una rinascita e un via libera a quei provvedimenti di governo promessi nella campagna elettorale e scritti nero su bianco nel contratto di governo.

E, giunti al fin della vicenda e all'atto finale di questo insopportabile teatrino da signori Nessuno e mezze maniche europee saremo noi 'populisti', allora, a pronunciare il liberatorio 'merde alors' di quel tal lussemburghese convenuto a Vienna e che ha fronteggiato il nostro Salvini sulla questione immigratoria con la puzza sotto al naso tipica dei francofoni della peggior risma. 
A la lutte comme a la lutte, cari Salvini e Di Maio. Merde alors. Mandiamoli finalmente a casa questi europei di s-governo che ci sono costati una fortuna e hanno intonato una permanente diatriba e imposto la stra maledetta austerità voluta da Berlino.

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Lite a Vienna all'incontro tra i ministri dell'Interno. "Basta importare migranti". E il responsabile degli Esteri Ue sbotta

 
 
 
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