Special Soundtrack

LA STORIA INFINITA


Regia: Wolfgang Petersen*** Musiche:  Giorgio MoroderIl cast:Barret Oliver * BastianGerald McRaney * Bastian's FatherDrum Garrett *  1st BullyDarryl Cooksey * 2nd BullyNicholas Gilbert * 3rd BullyThomas Hill * Carl Conrad CoreanderDeep Roy  * Teeny WeenyTilo Prückner * Night HobMoses Gunn  * CaironNoah Hathaway  * AtreyuAlan Oppenheimer * Rockbiter / Falkor / G'mork / Narr. (voice)Sydney Bromley * EngywookPatricia Hayes  * UrglTami Stronach  * The Childlike Empress / Southern Oracle
La trama:Bastian è un bambino che si distrae spesso durante le lezioni disegnando sul suo quaderno creature di un mondo fantastico. Un giorno il padre lo riprende, invitandolo a non fantasticare più e a tenere i piedi per terra. Dopo aver salutato il padre, durante il percorso per andare a scuola, incontra tre ragazzini che iniziano a prenderlo in giro, lo inseguono fino a farlo cadere in un bidone dell'immondizia. Bastian pensando che se ne siano andati esce dal bidone, ma i tre sono ancora lì ad aspettarlo, inizia quindi a scappare, ed entra nella prima porta che gli capita.
Si ritrova in una libreria, ci sono vecchi libri dappertutto, e seduto su una poltrona c'è un uomo anziano che lo accoglie molto bruscamente pensando che il bambino sia solo interessato alle sale da gioco . Bastian si sente offeso dalle affermazioni fatte dal signore, e si difende dicendo che lui è un avido lettore, ma l'anziano signore, tenendo in mano un libro, ribatte che i libri che legge il Bastian sono innoqui, lasciando intendere che quello che lui ha in mano non lo è. 
Incuriosito dalle parole del signore, appena il libro resta incustodito, Bastian lo afferra e scappa via, lasciando però un biglietto che dice: "Don't worry I'll return your book" ("Non si preoccupi, le restituirò il libro") e con il libro sotto la giacca arriva a scuola di corsa, ma è in ritardo.
 Decide allora di nascondersi nella soffitta della scuola, dove si prepara un piccolo giaciglio e inizia avidamente a leggere il suo libro. Siamo in una foresta, dove alcune creature fantastiche si incontrano:
un Mordiroccia, un Maghetto con il pipistrello rimbambito e un Omino con una lumaca da corsa e i tre vogliono raggiungere l'Imperatrice per parlarle del Nulla che minaccia le loro terre.
 Giunti alla mitica torre d'avorio, dimora dell'imperatrice bambina, dove sono giunte altre creature provenienti da ogni angolo del regno di Fantàsia, il portavoce dell'Imperatrice annuncia che la stessa Imperatrice è gravemente malata e che l'unicha speranza è un cacciatore di nome Atreyu. Tutti attendono l'arrivo del cacciatore Atreyu che è stato appunto convocato, ma al cospetto del portavoce si presenta un giovane fanciullo. Dopo le prime perplessità, il giovane accetta il gravoso incarico indossando l'Auryn, il simbolo dell'Imperatrice, e, in groppa al suo cavallo Artax, inizia la sua ricerca per le terre di Fantàsia
 Contemporaneamente si materializza un lupo nero enorme di nome Gmork
che lo insegue tentando d'impedirgli di compiere la sua missione. Atreyu, giunto alle paludi della tristezza perde il suo cavallo Artax che sprofonda per essersi fatto sopraffare dallo sconforto. Disperato per la perdita, vaga alla ricerca di Morla l'essere millenario,
una gigantesca tartaruga che lo indirizza alla volta dell'Oracolo del Sud che dista migliaia di miglia da lì. Atreyu stanco e sconsolato sta per perdersi nelle paludi quando viene tratto in salvo da un gigantesco drago bianco.
Si risveglia tra le zampe del FortunaDrago, che risponde al nome di Falkor, e viene accolto dalle amorevoli cure di una coppia di gnomi. Scopre poi di essere in prossimità dell'oracolo. Coraggiosamente riesce a superare la prima porta delle sfingi,
e davanti alla seconda porta, lo specchio dell'anima, invece di vedere il vero sé stesso con tutte le sue debolezze, vede un ragazzino che legge un libro.
L'oracolo gli rivela poi che l'unico modo di salvare l'Imperatrice bambina è quello di trovarle un nuovo nome, che solo un essere umano lo può fare e che l'unico modo per trovarlo è superare i confini di Fantàsia.
In groppa ad FortunaDrago Falkor, Atreyu, cerca di raggiungere i confini di Fantàsia ma il Nulla avanza e con i suoi venti strappa Atreyu dalla groppa di Falkor dividendoli. Atreyu si ritrova solo tra le rovine di una strana città dove ad attenderlo
c'è Gmork, il quale gli rivela che è impossibile raggiungere i confini di Fantàsia, perché Fantàsia è il regno della fantasia umana e per questo non può aver confini; che il Nulla dilaga perchè la gente ha smesso di sognare e sperare e di aver scelto di essere dalla parte del Nulla perché è più facile assoggettare chi non crede in nulla e chi non ha sogni. Alla fine del discorso i due lottano ed Atreyu riesce a sconfiggere il suo nemico e, ricongiuntosi con Falkor,
va in cerca della Torre d'Avorio per ammettere davanti all'Imperatrice di aver fallito la missione, ma la sovrana sembra al contrario felice e rivela ad Atreyu che egli ha adempiuto al suo compito, perché il giovane umano, che ha seguito tutte le avventure di Atreyu nel libro, è in realtà lì con loro... e legge tutto quello che dicono...
La colonna sonora:Particolarmente ispirato questo film e talmente perfetta la fusione tra la trama e la colonna sonora che alcuni critici affermarono: "Immagini in musica: ecco la Storia Infinita". La soundtrack fu composta da Klaus Doldinger del gruppo tedesco Passport, in collaborazione con il nostro Giorgio Mororder. Moroder scrisse assieme a Keith Forsey la canzone del titolo che venne interpretata da Limahal, ex leader del gruppo Kajagogoo. Questa hit appena lanciata si piazzò ai vertici delle clasifiche in Inghilterra, negli U.S.A e anche in Italia.
L'interprete, un cantante britannico, aveva da poco iniziato la carriera da solista e fu con questo singolo che acquistò notorietà internazionale. Del resto il brano piacque tanto che a tutt'oggi vanta più di 20 diverse interpretazioni tra cover, remix, adattamenti e campionamenti. I motivi di tanto successo? Facilmente intuibili: melodia orecchiabile e testo che sprona alla fantasia, che suggerisce a tutti noi di abbandonarci ai sogni e volare sulle ali della fantasia...ossia proprio quello di cui abbiamo bisogno per evadere almeno per un po'da una realtà che non sempre ci piace.
In fondo la missione del protagonista del film è anche la nostra...non permettere al regno della fantasia di scomparire inghiottito dal nulla, ossia dal grigiore di giorni tutti uguali, di giorni senza speranza. La routine ci avvolge nelle sue spire, ripetiamo meccanicamente ogni giorno le stesse azioni...ma il brano ci ricorda che la nascita di un nuovo giorno è nelle nostre mani...non dimentichiamolo...
E, a proposito di Nascita, cogliamo l'occasione per augurare a tutti voi un Buon Natale, allietato, magari, anche da qualche bel film da vedere in famiglia...  Girati, guarda quello che vedi.Nel suo volto, lo specchio dei tuoi sogni.Facciamo finta che io sono ovunque,vivo nei tuoi occhi.Scritta nelle pagine è larisposta ad una storia infinita.Raggiungi le stelle, fai volare la fantasia.Sogna un sogno e quello chevedi sarà realtàPoesie che nascondono  segretiverranno svelati dietro le nuvolee lassù sopra l'arcobaleno è larisposta ad una storia infinita.Non mostrare paura per lei che forse scompariràNelle tue mani la nascita di un nuovo giorno...La storia infinita...