Qualche tempo fa ho partecipato a un piccolo concorso letterario, indetto da una famosa marca di saponi. Ogni settimana bisognava raccontare degli stati d'animo femminili in pochissime righe, i racconti più votati dai lettori si aggiudicavano una fornitura di saponi. Ebbene, la vostra Nancy non solo ha partecipato, ma ha anche vinto per tre volte di seguito. Che fortunata direte voi, in questi tempi di crisi assicurarsi almeno saponi e bagnoschiuma per interi mesi. Errore!!! Quei saponi li ho regalati alle mie amiche come ricompensa per avermi votata, sono stati lo scambio equo che ho pagato per il mio momento di saponosa fama. Immagino che questa cosa non avrei dovuto dirla, non è valido in un concorso all'acqua e sapone ammettere d'aver corrotto i giurati. Sempre meglio che ammettere che quei saponi non li avrei potuti usare perché sono allergica ai prodotti industriali, non mi sembra carina come pubblicità. Che poi questa famosa marca di saponi ha fatto le cose per bene, a ogni fornitura che ricevevo a casa, dovevo restituire firmato un documento in cui m'impegnavo a non pretendere nulla per gli usi futuri che avrebbero fatto delle mie parole. In realtà non ho idea di cosa possano farsene dei miei quattro vaneggiamenti, esercizi di stile giusto per non dimenticare che una volta avrei voluto fare la scrittrice. Solo che adesso non sono nemmeno sicura di fare un'azione legale nel riportare qui le mie storie, magari per un crimine del genere potrei anche essere giudicata colpevole. Sì vostro onore ho chiesto voti in cambio di sapone. E sì vostro onore ho pubblicato le mie storie pur sapendo che avevano un marchio S.r.l.
Saponi e parole e forse la prigione
Qualche tempo fa ho partecipato a un piccolo concorso letterario, indetto da una famosa marca di saponi. Ogni settimana bisognava raccontare degli stati d'animo femminili in pochissime righe, i racconti più votati dai lettori si aggiudicavano una fornitura di saponi. Ebbene, la vostra Nancy non solo ha partecipato, ma ha anche vinto per tre volte di seguito. Che fortunata direte voi, in questi tempi di crisi assicurarsi almeno saponi e bagnoschiuma per interi mesi. Errore!!! Quei saponi li ho regalati alle mie amiche come ricompensa per avermi votata, sono stati lo scambio equo che ho pagato per il mio momento di saponosa fama. Immagino che questa cosa non avrei dovuto dirla, non è valido in un concorso all'acqua e sapone ammettere d'aver corrotto i giurati. Sempre meglio che ammettere che quei saponi non li avrei potuti usare perché sono allergica ai prodotti industriali, non mi sembra carina come pubblicità. Che poi questa famosa marca di saponi ha fatto le cose per bene, a ogni fornitura che ricevevo a casa, dovevo restituire firmato un documento in cui m'impegnavo a non pretendere nulla per gli usi futuri che avrebbero fatto delle mie parole. In realtà non ho idea di cosa possano farsene dei miei quattro vaneggiamenti, esercizi di stile giusto per non dimenticare che una volta avrei voluto fare la scrittrice. Solo che adesso non sono nemmeno sicura di fare un'azione legale nel riportare qui le mie storie, magari per un crimine del genere potrei anche essere giudicata colpevole. Sì vostro onore ho chiesto voti in cambio di sapone. E sì vostro onore ho pubblicato le mie storie pur sapendo che avevano un marchio S.r.l.