EMOZIONI E PAROLE

Nuvole nere su di me...


Ho lasciato la mia città per iniziare a lavorare a Milano. Doveva essere un lavoro fino a dicembre ma il giorno in cui mi son presentata mi danno la bella notizia: "abbiamo verificato che lei ha dei carichi pendenti quindi non può iniziare, ci dispiace!"E l'incubo si è ripresentato come un macigno nella testa.Non credo che dimenticherò le lacrime buttate in un vicoletto di via Torino, mentre la gente si fermava e mi chiedeva se stavo bene, non credo che dimenticherò il male che sto subendo da una persona che vuole distruggere solo la mia vita e quella della mia famiglia.Non ho mai parlato in questo blog di questa vicenda. Credo che sia uno dei motivi che mi hanno chiuso il cuore, allontanandomi da queste pagine che hanno segnato i momenti più belli della mia vita. Non volevo tingerle con sentimenti amari di angoscia, paura e vendetta che animavano la mia vita.Del resto da quando è iniziata questa vicenda, non vivo più come prima.Non sono felice. Vivo sempre nell'angoscia che il mio futuro è nelle mani di un'altra persona che deve giudicare questa vicenda assurda.  Così questi mesi sono volati tra avvocati, udienze rinviate e assurdità di una CUGINA che mi accusa di averle rubato il profilo Facebook Già, avete letto bene. La giustizia italiana sta dietro anche a questo.E nostri politici ne combinano di tutti i colori e ci governano, io subisco ingiustamente un processo penale che mi preclude la possibilità di iscrivermi anche all'albo professionale dopo aver studiato una vita!Subisco un processo basato sul sentito dire "La mia amica mi ha detto che...", sulle intenzioni, sul "sono state loro perchè non mi rispettano" ma senza alcuna prova.E' semplice come va la giustizia italiana: un giorno una persona che ti odia da sempre, decide di rovinarti la vita semplicemente perchè è invidiosa dei tuoi occhi, dei tuoi capelli, dei vestiti, della famiglia unita che non ha ecc. e decide di recarsi a un commissariato dicendo "Non riesco più ad accedere a Facebook, ,ma ho sospetti sulle mie cugine".Bastano queste parole (e altri aspetti tecnici organizzati ad arte, per far ricadere la colpa su di te, che non sto qui ad elencare) e ti arriva a casa la bella notizia: dovrai affrontare un processo e leggendo i capi d'accusa comprendi di essere un hacker!! (e scopri qualcosa di te che fino ad un attimo prima, non conoscevi).Quando qualche giorno l'incubo si è riprensentato, facendomi perdere il lavoro, sono caduta nel vortice nero dei miei pensieri.Quello che più mi fa stare male è che sono lontana dalla mia famiglia e mi manca.So che un sorriso di mio fratello, delle mie sorelle e un abbraccio di mio padre avrebbe allontanato questo spettro cattivo da me.Ma qui non sono sola, c'è il mio amore che ultimamente lavora fino a tardi, ma non mi fa mancare niente. E quando di sera, quel giorno, è rientrato mi ha fatto sentire tutta la sua vicinanza e mi ha dato la forza di continuare a lottare ancora.Perchè non voglio smettere di sognare e di credere nel mio futuro.Adesso è dura, ma arriveranno tempi migliori...Dovranno andare via, prima poi, queste nuvole...