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Un blog creato da living_art il 28/12/2006

LA MIA MOLESKINE®

Le emozioni, le riflessioni e i piaceri della vita, per chi vuole assaporarla appieno, mantenendo comunque una soave leggerezza

 
 

INTRO

Dare spazio alla riflessione, alla giusta lentezza in un mondo che non ti dà tempo, ritrovare il piacere anche un pò infantile del foglio bianco su cui scrivere parole in libertà, scarabocchiare, incollare fiori e fotografie, affinché aprendo queste pagine si possa riassaporare profumi e ricordi dei giorni di vacanza.

 

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DOPPIA LUCE - progetto di Valentina Tamborra CICLO DI INCONTRI CON I PROTAGONISTI: GINO & MICHELE

Post n°530 pubblicato il 13 Aprile 2017 da living_art
 

*** VALENTINA TAMBORRA ***

Con le Rolleiflex riesci a guardare le persone in modo diverso, nasce un legame. In questo lavoro si crea un rapporto speciale con le persone intervistate, perché lo sguardo era di entrambi, non solo il mio ma anche dell'altra persona.

NON è tanto per la Rollei ma per la pellicola. La scelta della pellicola è stata per me, figlia del digitale, il ritorno a un ritmo lento. Ho scelto la Rolleiflex perchè è una macchina che amo, ma il focus non è "lei".

 

*** GINO e MICHELE ***

SULL'EVOLUZIONE DELLE TECNICHE DI COMUNICAZIONE

Conviene capire le cose che cambiano in modo da cambiare il rapporto con chi vuoi raggiungere. Fino a ieri, nella comicità ridevi in gruppo e per chi scrive era facile pensare a qualcuno che ti segua, volevamo il contatto con il pubblico vero che potesse interagire.

Oggi con i social è come se fossimo tutti in un teatro, ma è più contraddittorio, perché nel web è un pò come lavorare con la comunicazione telefonica: chi fa il comico non ha la stessa forza per comunicare con un interlocutore che non vede, non c'é nessuno che vedi davanti a te.

Il nostro è un mestiere di talent scout, non abbiamo pregiudizi su nuove forme comiche.A mio parere però il vero comico resta quello che FA VENIR GIÙ' UN TEATRO DI 2000 POSTI, È UN ORGASMO CULTURALE.

Finché un comico non riempie un teatro non può considerarsi un comico e finora non ho ancora visto fenomeni che vengono dal web che poi hanno riempito i teatri.Quando vedi un comico che 'fa venire giù' un teatro da 2000 posti è un orgasmo culturale.

Nel teatro c'è il rumore, c'é la risata: quando c'erano gli spettacoli di Paolo Rossi io andavo tutte le sere a vedere la reazione sulla stessa battuta per capire se Paolo la diceva con giusto modo e per vedere la gente che c'era... era un godimento straordinario

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Nonostante ciò, anche nell'era del virtuale, il lego continua a funzionare.

Riguardo alla Smemoranda, puoi essere smart finché vuoi ma i ricordi, biglietti, pensieri del primo bacio, serve il contatto, un supporto fisico, non puoi metterli su qualcosa di virtuale.La tecnologia continuerà a fare passi in avanti ma la carta manterrà comunque i suoi affezionati.

 

CHI SI VUOLE RAGGIUNGERE CON LA COMICITÀ

Se restringi il campo a chi vuole la provocazione, accetti di avere un pubblico che è al lumicino (ex. Charlie Ebdo rischiava di chiudere).

È una scelta, puoi rivolgerti a tutti mettendo in testa dei dubbi, fai pensare, allarghi le vedute, oppure ti rivolgi a chi la pensa come te, approfondendo il tema che stai trattando.Noi siamo per comunicarla a più persone possibili.

Al riguardo ricordo una battuta di Staino, storico vignettista dell'Unità, che scelse di pubblicare le sue strisce su TV Sorrisi e Canzoni:"Ci sono molti più comunisti che comprano su 'TV Sorrisi e Canzoni' rispetto a quelli che comprano l'Unità"

IL SORRISO, UN BISOGNO PRIMARIO

Ilsorriso è un bisogno primario come mangiare bere e dormire: la vita ha bisogno del sorriso.Il cammino nella vita è talmente imperfetto e pieno di contraddizioni, per cui è impossibile non fare comicità.

È impossibile non reagire con quello che non ci sta bene: c'è chi contesta e chi ride per farsi coraggio.Ad esempio, il kabaret tedesco di Berthold Brecht e Kurt Weill è nato quale sbocco, quale reazione nel periodo del nazismo.

 
 
 
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