MARMOTTA

DILEMMA ESISTENZIALE n° 18.025

Dev'essere successo una notte di qualche settimana fa, mentre dormivo profondamente...
Sono stata sequestrata da uno scenziato pazzoide in combutta con gli alieni il quale ha compiuto su di me un esperimento rivoluzionario. In pratica, ha inciso la calotta della mia scatola cranica  e ha trasferito il mio cervello in un corpo identico al mio ma con capacità motorie e vitali nettamente inferiori. Poi ha ricucito bene tutto e mi ha rimessa nel mio lettino senza che io potessi accorgermi di niente.
Altrimenti non si spiega perché il mio giovane corpo di 27enne si sia improvvisamente trasformato in una lurida carcassa ammuffita!

Non sono mai stata un'atleta, ma diamine, almeno quattro passi, una corsetta, un giro in bici fino a qualche mese fa riuscivo a farli. Adesso invece non reggo nemmeno 15 minuti di pedalata in pianura (con la cyclette!) e mi viene da ansimare quando faccio 8 gradini! Ho provato a fare una corsetta al parco e sono stata raccolta da un vecchietto che mi ha salvato da una torma di bambini urlanti che mi correvano dietro aizzandomi con dei rametti secchi  (forse un giorno vi racconterò come è andata...) Una settimana fa ho preso un colpo di freddo alla schiena e da allora sono tutta incriccata, non riesco nemmeno a stare davanti al PC tanto che fa male!  E come se non bastasse, anche il mio stomaco non è più quello di una volta, tanto che l'altroieri ho subito una cattiva digestione causata da 75 grammi di germogli di fagiolo mungo. Io, che notoriamente digerisco anche i sassi (purché siano ben conditi).

Ecco qui che si pone il dilemma esistenziale. Visto che sicuramente, per introdursi fin nelle mie stanze, lo scellerato chirurgo alieno ha avuto un complice, mi chiedo:

QUANTO SI È INTASCATA MAMMA MARMOTTA PER AVER PASSATO
 LE CHIAVI DI CASA NOSTRA ALLO SCIENZIATO PAZZO?

Spero abbastanza da comprare una sedia a rotelle, visto che tra non molto tempo riuscirò a deambulare solo con quella!



CANZONE DEL GIORNO: Renato Zero - Spalle al muro

E la curva dei tuoi giorni
non è più in salita,
scendi piano dai ricordi in giù,
lasceranno che i tuoi passi
sembrino più lenti,
disperatamente al margine
di tutte le correnti....