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ÐEINAUTI

Solo in quanto gli uomini riescono ad offrire ebbrezza agli Dèi possono pretendere di attrarli sulla terra

 

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.- finora nel laddove

Post n°2447 pubblicato il 29 Agosto 2022 da misteropagano
 

 

 

Quanto fa parola per parola? Invito al concetto. 'Finora nel Laddove' il gioco di parole stavolta non è il mio,  sembra esserlo. E mi accredito sul genere dello scrittore e paroliere.

Scrive Alessandro Bergonzoni nel sillabario d di la Repubblica c'è chi muore senza aver mai pronunciato la parola "gamete" chi senza aver mai detto una volta "conscio". Chi vive nel mutismo  più totale e le parole le pensa tra sé e sè. Chi pur di sbagliare i calcoli sul mondo, inventa tutto sommato altre realtà, una crealtà. Trasgredire le regole della grammatica che non contemplano l'indicibile, l'arcano e il mistero. Tra un bel niente e il niente colmando quella differenza tra materia e antimateria, tra coscienza e scienza;  salare i nostri umori, acquei, portandoci oltre il Finora nel laddove. Le parole sfinite della politica, social e televisioni senza visioni per tornare a splendere di luce propria, costruendo e non ostruendo quel lessico carnale che chiede d'essere cuore geniale. Essere umani non basta più. Va cambiato linguaggio. Farsi lessico naturale e un po' geniale. Capolavorare. Spendersi. Nel fiume di doppi sensi, sbandamenti e derive lessicali che spostano l’attenzione altrove. 

 

 
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⎝⧹   Per chi chi crede che la colonna sonora se ci sbatti contro suoni...  ⧸⎠

ꭺꮪꮯꮻꮮꭲꭺꭲꭼ

 ⎝⧹M̷⧸:⎠

 

 
Rispondi al commento:
rteo1
rteo1 il 14/09/22 alle 22:23 via WEB
Spero di dare un minimo contributo alla tematica con la citazione che segue. Il "senso" delle parole ha impegnato i migliori intelletti dei tempi remoti. Le "parole" sono anch'esse nel divenire del tempo, perciò sono inevitabilmente cangianti. Nel dialogo di Platone, Cratilo, Socrate incontra Ermogene e il citato Cratilo che stanno discutendo circa la correttezza dei nomi delle cose. Il primo crede che i nomi siano arbitrari, decisi dall'uso e dalla convenzione, mentre il secondo (Cratilo) sostiene che i nomi siano per natura, ossia rispecchino realmente la realtà. Socrate, allora, espone il suo punto di vista, un po' mediano, cioè che il nome delle cose racchiude in sè qualcosa dell'oggetto a cui si riferisce. Detto ciò, credo che circa il "finora nel laddove" si possa dire che sia anch'esso nel divenire e che dia senso alle cose, secondo natura, ma anche secondo convenzione, che è pur tuttavia collegata alla natura.
 
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