ÐEINAUTI

Che dire... un vero innovatore... è davvero difficile raccontare la realtà contemporanea in chiave fantasy medievale, anche se in questo brano sacrifica (forse volutamente) il vero significato originario e positivo del simbolismo del drago, affidandosi al concetto popolare di visione distorta che tale figura in realtà non rappresenta, ossia la sua derivazione dal serpente che per la Gnosi rappresentava il sapere e la giustizia. Una storia intricata, dove vede la trasformazione di un Nobile Principe in un drago per risultare, agli occhi degli uomini, come il vero malvagio (la propaganda). Meraviglioso uno dei passaggi finali: “...hanno ucciso un drago che non è reale ma un nemico creato da chi VESTE BENE... perché non tutti sanno che sarà un tiranno a portarla via...” Meriterebbe un analisi più dettagliata per ogni singolo passaggio del testo, dove ogni periodo è studiano con maniacale e meticolosa sintesi inserendo un'infinità di accenti pungenti in questa corrotta era contemporanea in chiave fiabesca. Un vero Guerriero fattosi Genio!