ÐEINAUTI

.- un colore cangiante


 
2023 all'insegna delle stringhe di parole che prendono altro senso. Dal 2020 ancora un anno di prova di resistenza, alle trame o ai traumi: fatto sta, più traumi più trama. Da cosa ci dovremmo allontanare? Da ciò che non vogliamo. Ci possiamo allontanare da ciò che non vogliamo.Paroloni? Si. Si. Ovvio. Si. Che abbia senso la prova, e cosa conta a riprova ripercorrendo il tempo trascorso tra miliardi di esistenze, Dei, Uomini, Donne e milioni di progetti. C'è quel pizzico di diplomazia, un'utilità velata di ipocrisia o quel sorriso che elude il confronto. Tra tutti ha decisamente torto chi s'impunta di più. Mentre l'intelligenza fa quel passo indietro per decollare sulla sua pista di sempre.Così tra il ribaltarsi delle più elementari convinzioni - come una stringa di parole che  prende senso nell'opposto mentri leggi - si ribaltano anche i format più statici perchè nessuna delle cose che vorremmo allontanare resta in assoluto sù, tantomeno giù, al contempo in ogni dove e al loro posto, mentre corrono e respirano prove vitali, sospendendo il giudizio. Il 2024 lo vedrei con un salto quantico. Nella liquidità E l'APPercezione  che un unico punto di vista sia totalmente insensato potendo vedere nel medesimo istante da più punti di vista assieme e non solo dal suo opposto. La nota saldatura di un cerchio di infiniti puntini che scorrono in eterno sulla sua circonferenza,  e così da traiettorie globali che uniscono ogni infinitesimo punto di là e di qua di ogni orizzonte. Una fitta rete, un gomitolo esaustivo. Di un colore cangiante che non scontenti alcuno. Quanto al clima, meno religioni e più pace, tutte le religioni assieme su una punta di ago, per chi si impunta. Poi al disegno di pace universale si sovrappone l'apocalittico caos e si torna alla realtà, senza smettere di sognare e filosofeggiare un po'. 
Buon bon M͈ ͈ㆪ♥