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Latte materno, parto cesario e tanti, troppi interessi economici
Post n°1335 pubblicato il 17 Settembre 2009 da kudablog
Quest'estate ha avuto modo di passare un po' ti tempo con tante neo-mamme, ragazze, per lo più giovani, che hanno avuto un bambino da meno di un anno. Dietro la bellezza del vedere il mistero della vita si celano però difficoltà per sostenere spese spesso enormi e interessi economici non indifferenti. Due, in particolare, i temi che mi hanno colpito: tanti parti cesari, e pochissime ragazze che allattano. Il primo discorso è abbastanza complicato però, parlando con queste ragazze quello che ti dicono è che è il modo migliore per avere un bambino. L'esatto opposto di quello che pensano le mie amiche. Cerco dei dati, il 44% dei parti in Repubblica Dominicana è cesareo, il secondo paese al mondo, dietro a Porto Rico. Siamo oltre tre volte il limite indicato dalla OMS, ciò provoca un indice alto di mortalità materna e neonatale, delle complicazioni relazionate all'uso dell'anestesia. Perchè? L'unica risposta che posso darmi è tragica. Tutto ciò che ha a che vedere con il parto è a carico della madre o dell'assicuazione medica, più le donne subiscono interventi più è alto l'onorario che devono pagare all'ospedale. Se con un parto naturale la madre viene dimessa in circa 30 ore, con un cesareo si parla di 4/5 giorni. I costi? SI parla di almeno 50.000 pesos, per gente che ne guadagna a stento 8.000 al mese. Viene creata un cultura sbagliata per indurre a richiedere il cesareo anche quando non è necessario. Un effetto perverso della magiore copertura sanitaria che il governo sta cercando di implementare. Rispetto al latte materno siamo a livelli assurdi, l'Unicef dice che in Repubblica Dominicana solo 8 madri su 100 danno esclusivamente latte materno ai figli con meno di 6 mesi. Ho parlato con ragazze che affermano di non avere latte perchè l'han detto in ospedale, altre che giurano che i medici hanno consigliato di integrarlo con quello in polvere, altre che si preoccupano di motivi estetici poichè le han detto che se allattano poi avranno un seno brutto. Sono per lo più ragazze tra i 16 e i 22 anni, che si affidano ai medici e al sentito dire. Il problema sorge quando i medici, per la maggior parte in cattiva fede, sconsigliano il latte materno. La ragione, tristemente, è ancora una volta economica, il latte materno è gratis quello in polvere carissimo. Una di queste ragazze mi diceva che spende circa 700 pesos ogni quindici giorni solo per il latte, e nello stesso periodo ne guadagna 1.500. Qui i responsabili hanno un nome e un marchio. Per capire come una singola industria controlli quasi tutto il mercato basti pensare che il governo dominicano quando deve discutere l'IVA sul latte in polvere non convoca tutti i produttori, ma parla direttamente con la Nestlè e gli altri si adeguano. (Per approfondire i crimini della Nestlè vi rimando a questo articolo di un paio di anni fa, nulla è cambiato). I danni sono enormi, perchè il latte in polvere viene diluito con acqua non sempre pulita, viene dato in quantità minori perchè costa troppo, i bambini non ricevono gli anticorpi dalle madri. La nascita e i primi giorni di vita di un bambino sono momenti troppo importanti per lasciarli nelle mani degli interessi economici.
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