Kehre

Enter the void


 Film di Gaspar Noè. L’ho visto qualche mese fa e l’ho trovato interessantissimo: le inquadrature sono dinamiche, psichedeliche e si ribaltano dall’alto in basso, come se la telecamera fosse trasportata da una mosca. La trama, se si può parlare di trama perché non è strutturata in un unico senso temporale, è piuttosto “forte” e non è consigliabile a tutti. In una concitazione di immagini, colori, linee  e inquadrature prospettiche ardite si vuole indagare il mistero della vita e del trapasso. Le vite dei personaggi sono al di là di ogni concezione moralistica, però risultano cariche di una sorta di umanità universale.