Creato da pantouffle2011 il 28/09/2011

JAMBOREE

dove parlo, sparlo e soprattutto sproloquio

 

 

« Si fa presto a dire mi vendicoQuesta la devi proprio conoscere »

Quando le ore non passano mai

Post n°109 pubblicato il 10 Marzo 2012 da pantouffle2011
 

Nelle interminabili ore trascorse in una stanza di ospedale, diventa inevitabile chiacchierare con chi ti sta accanto, malati e non. Un po’ per la noia, un po’ perché si crea un senso di solidarietà, un po’ per dare un senso a quelle ore vuote, ma alla fine diventa naturale il raccontare e il raccontarsi.

Oggi il figlio della signora accanto a mia mamma mi ha confidato di sentirsi vecchio.

“Quand’ero ragazzino sciorinavo i nomi, le date di nascita e i ruoli dei calciatori del Grande Torino. In ordine alfabetico, dalla A alla Z e viceversa. Mica da tutti. Da adolescente avrei potuto citarti i nomi di tutte le playmate di Playboy, compresi i mesi in cui erano apparse. Adesso al massimo ti posso fare un elenco dei nick che ho conosciuto negli ultimi mesi.”

Gli chiedo se riesce a fare anche questo in ordine alfabetico, ma la mia domanda cade nel vuoto.

E’ sconsolato, oggi va così. Lo guardo: 50 anni, un po’ di pancia e un accenno di calvizie.

“Ha la fronte alta - dice mia mamma - vuol dire che è intelligente.” Se è così, mi sa che tra qualche anno diventerà un genio.

Gli parlo di felicità e di disillusione, ma è un ingegnere, ci vuol pazienza, abbiamo difficoltà nell’incontrarci in un linguaggio comune. Se io vedo un bicchier d’acqua penso che sia bella fresca, lui ti tira fuori l’assorbimento atmosferico. Se gli chiedo come sta sua madre mi risponde “condizioni standard” e sono sicura che fa almeno 3 disegnini (con 5 revisioni) prima di trovare la giusta posizione per il vassoio dei pasti. Mi domando se la sua vita sia organizzata in base alla programmazione delle repliche di Star Trek.

Quando gli dico che una delle mie paure è di arrivare ad avere così tante rughe da dovermele spianare con il ferro da stiro, lui scoppia a ridere. Un altro mi prenderebbe in giro o mi confesserebbe le sue di paure, ma lui no: se ne esce con una spiegazione scientifica del perché le pieghe della pelle non possano essere cancellate come una qualsiasi altra grinza. Più che un uomo, mi sembra una copia della rivista Focus Edizione Spiaggia:  Botte e risposte ai mille perché della vita.

Oggi è rimasto più di un’ora ad osservare sua madre mentre dormiva. Lo sguardo triste, silenzioso. Gli ho portato un caffè, mi aspettavo venti minuti di menate sulla caffeina e sugli alcaloidi in genere e invece si è alzato e mi ha abbracciato. E’ rimasto fermo così, senza parlare. Ancora una volta ha vinto lui: è riuscito a sorprendermi.

Ma direi che abbiamo finalmente trovato un linguaggio comune.

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Commenti al Post:
denis_darija
denis_darija il 10/03/12 alle 13:03 via WEB
umanità...
 
 
pantouffle2011
pantouffle2011 il 10/03/12 alle 13:08 via WEB
E' banale dirlo, ma é un linguaggio universale. :-)
 
ilfiumedisusi
ilfiumedisusi il 10/03/12 alle 13:05 via WEB
a volte basta veramente, veramente poco. Brava:)
 
 
pantouffle2011
pantouffle2011 il 10/03/12 alle 13:08 via WEB
Non ho veramente nessun merito, credimi. Grazie. :-)
 
idro56
idro56 il 10/03/12 alle 13:29 via WEB
Ognuno di noi esprime il suo dolore o amore in modo diverso dato dalla ragione sociale o dalla cultura, ma tutti riconosciamo l'amicizia che ci viene offerta.... Ciao buon weekend.....
 
 
pantouffle2011
pantouffle2011 il 10/03/12 alle 20:46 via WEB
O almeno così dovrebbe essere. Non è sempre detto, però; c’è anche chi si chiude in sé stesso e rifiuta qualsiasi mano tesa. Ciao Idro, grazie e buon fine settimana anche a te. :-)
 
gffggf
gffggf il 10/03/12 alle 14:24 via WEB
NELLA MALATTIA CAMBIA TUTTO....CI LAVORO IN OSPEDALE ...SAREBBERO DA ORGANIZARE TOUR
 
 
pantouffle2011
pantouffle2011 il 10/03/12 alle 20:48 via WEB
Organizzare tour non lo so, però è vero che stare all’interno di un ospedale cambia davvero la prospettiva, sia che tu sia il malato, un familiare o anche semplicemente se ci lavori. Non so se sia mai possibile abituarsi alla sofferenza.
 
   
gffggf
gffggf il 10/03/12 alle 21:23 via WEB
no ma non parlavo di spettacolarizzare la malattia o fare abituare le persone ne desensibilizzare alla sofferenza...purtroopo ci si avvicina a questi della vita solo in circosanze o che riguardano te o familiari...ma invece se ci fossero opportunita per far conoscere questi aspetti sarebbe utile alla crescita delle persone...credimi lavoro da quasi 20 anni e di cose ne ho viste...ma e sempre come fosse il primo giorno....eti posso dire una cosa per tutte...sono i malati che aiutano te sono loro che ti insegnano sono loro sentono come e bella la vita
 
     
pantouffle2011
pantouffle2011 il 10/03/12 alle 21:37 via WEB
No no, intendevo dire che nemmeno chi ci lavora riesce mai ad abituarsi alla sofferenza. Sicuramente deve avere un certo distacco, ma indifferente credo che non lo diventi mai. Mi fa piacere sapere che anche tu sei così.
 
     
gffggf
gffggf il 10/03/12 alle 21:39 via WEB
sono loro che danno forza a te...e vedessi che legami si formano ...altro che chat
 
     
pantouffle2011
pantouffle2011 il 10/03/12 alle 21:50 via WEB
Non ho alcun dubbio, soprattutto se si tratta di degenze prolungate.
 
     
gffggf
gffggf il 10/03/12 alle 21:52 via WEB
una bimba che doveva fare delle cure prolungate ma che non abitava in questa citta il sabato e la domenica veniva a casa mia e giocava con mia figlia ...
 
     
pantouffle2011
pantouffle2011 il 10/03/12 alle 21:57 via WEB
Ma pensa te... addirittura. Infatti io non posso dire niente del personale degli ospedali; semmai é sui medici di base che potrei scrivere un libro.
 
     
gffggf
gffggf il 10/03/12 alle 22:06 via WEB
si sto zitto sui dottori ...guarda ,..se ne salvano proprio pochissimi
 
     
pantouffle2011
pantouffle2011 il 10/03/12 alle 22:16 via WEB
E' una casta e come tale é inaccettabile, soprattutto quando c'é di mezzo la malattia.
 
     
gffggf
gffggf il 10/03/12 alle 22:19 via WEB
purtroppo ce un giro di soldi e potere da paura
 
     
pantouffle2011
pantouffle2011 il 10/03/12 alle 22:40 via WEB
E quando ci sono in ballo denaro e potere, difficilmente le cose vanno come devono andare.
 
     
gffggf
gffggf il 12/03/12 alle 09:19 via WEB
pensa che i vecchi primari ( adesso non si chiamano piu cosi) erano di solito quelli piu bravi come dottori quelli piu capaci...magari i piu anziani...oggi il direttore del dipartimento ( ex primario) deve essere un manager ..anzi a volte non lo vedi nemmeno a fare il giro letti ...deve pensarea al budget..e per carita ci sta pure un reparto non deve sprecare risorse devono essere gestite bene...ma per farti capire come il tutto e stato orientato ad una amministrazione strettamente economica...
 
     
pantouffle2011
pantouffle2011 il 12/03/12 alle 13:22 via WEB
Questo spiega ogni cosa, in effetti. E le conseguenze si vedono, eccome. Tu poi, che ci lavori, chissà quante ne vedrai tutti i giorni...
 
loscrittoremascherat
loscrittoremascherat il 10/03/12 alle 14:29 via WEB
Al sono sicura che fa almeno 3 disegnini (con 5 revisioni) prima di trovare la giusta posizione per mi sono veramente preoccupato :))) Gli ing. sono gente stranissima... Spero che vada tutto bene.
 
 
pantouffle2011
pantouffle2011 il 10/03/12 alle 20:56 via WEB
Sai quello che si dice degli ingegneri: non ci si può fidare, perché cominciano con il costruire gli aereoplanini e finiscono per costruire le bombe atomiche. Dovrei chiedere di cambiare stanza a mia madre? :-)) (Grazie, va tutto abbastanza bene).
 
   
loscrittoremascherat
loscrittoremascherat il 11/03/12 alle 19:07 via WEB
Una bomba atomica e' overkill Per una stanza di ospedale secondo me puoi stare tranquilla :)
 
     
pantouffle2011
pantouffle2011 il 11/03/12 alle 19:15 via WEB
Non vorrei dire, ma é una tipica risposta da ingegnere... :-)))))))
 
     
loscrittoremascherat
loscrittoremascherat il 11/03/12 alle 19:31 via WEB
Ahahahahah l'ing e' un modo d'essere :)))))) Per fortuna io lo sono un po' atipicamente ma solo un po' :))
 
     
pantouffle2011
pantouffle2011 il 11/03/12 alle 20:27 via WEB
Trascorri anche tu 20 minuti a studiare il funzionamento del meccanismo del letto? Riesci a dar da mangiare a tua madre senza staccarti dall’i-pad? Se non è così, non puoi definirti un ingegnere in senso classico. :-))))
 
     
loscrittoremascherat
loscrittoremascherat il 11/03/12 alle 20:53 via WEB
Io faccio fatica a far funzionare un lettino della spiaggia e con in mano l'ipad faccio più o meno tutto... Quindi...
 
     
pantouffle2011
pantouffle2011 il 12/03/12 alle 08:56 via WEB
Quello che conosco io era assolutamente affascinato dal meccanismo del letto e ha fatto andare su e giù sua madre parecchie volte fino a quando l’infermiere gli ha fatto notare che non era un giocattolo. Se non sai sistemare nemmeno un lettino da spiaggia, vuol dire che non sei un ingegnere “dentro”. Mi dispiace. :-)))
 
     
loscrittoremascherat
loscrittoremascherat il 12/03/12 alle 09:11 via WEB
Ecco una carriera buttata via così... per un lettino da spiaggia :))))
 
viarigola2010
viarigola2010 il 10/03/12 alle 14:51 via WEB
abbracciato, in silenzio...linguaggio comune si, il linguaggio dell'ammmmmmmmore, la prossima volta ci sta che si struscia anche e poi ti spiega le leggi che regolamentano l'attrito tra due corpi ^_*
 
 
pantouffle2011
pantouffle2011 il 10/03/12 alle 20:56 via WEB
Sarai mica ingegnere anche tu…?!
 
   
viarigola2010
viarigola2010 il 10/03/12 alle 21:42 via WEB
da quando mi hanno inculcato che per chi lavora il pericolo più grande è l'ingegnere ho deciso che non volevo nessuno sulla coscienza ^_*
 
     
pantouffle2011
pantouffle2011 il 10/03/12 alle 21:51 via WEB
Nel tuo settore gli ingegneri fanno dei danni così grossi? :-))
 
     
viarigola2010
viarigola2010 il 10/03/12 alle 22:00 via WEB
in tutti i settori gli ingegneri fanno danni ^_^
 
     
pantouffle2011
pantouffle2011 il 10/03/12 alle 22:04 via WEB
Non ti sembra di essere un po' troppo drastico? Sicuramente spesso vivono in un altro pianeta, ma questo non fa di loro delle persone pericolose... sono semplicemente più tecnici del normale.
 
     
viarigola2010
viarigola2010 il 10/03/12 alle 22:17 via WEB
tu prova a mettere la tua vita nelle loro mani quotidianamente e poi alla fine dell'anno vediamo se li reputerai pericolosi o no
 
     
pantouffle2011
pantouffle2011 il 10/03/12 alle 22:39 via WEB
In che settore lavori?
 
     
viarigola2010
viarigola2010 il 11/03/12 alle 02:04 via WEB
D4 acqua, colpita o affondata? ^_*
 
     
pantouffle2011
pantouffle2011 il 11/03/12 alle 09:07 via WEB
Allora ti capisco. :-DDDDDDDD
 
     
viarigola2010
viarigola2010 il 11/03/12 alle 17:55 via WEB
O_o
 
tiffany2021
tiffany2021 il 10/03/12 alle 16:10 via WEB
Mi associo a chi ha detto che ci sono gesti universali, tipici di tutti, che possono capire tutti. Bisognerebbe farne di più, ecco. Spero che vada meglio la situazione...
 
 
pantouffle2011
pantouffle2011 il 10/03/12 alle 21:15 via WEB
E’ vero, dovremmo farne di più, ma non ci viene spontaneo fino a quando non ci troviamo in queste situazioni. Se sua madre non stesse davvero male, probabilmente continuerebbe a dirmi buongiorno/buonasera. Mai che queste cose ci servano di lezione…
 
xalx67
xalx67 il 10/03/12 alle 16:27 via WEB
Mi chiedo il perchè, ogni volta.. perchè bisogna aspettare di essere in certe situazioni per tirar fuori dalla naftalina la nostra umanità? E che di solito invece, non ci guardiamo in faccia, e calci nel sedere tra di noi quanti ne vogliamo. Ma il bicchiere è mezzo pieno, quindi meglio questo del nulla. Credo!
 
 
pantouffle2011
pantouffle2011 il 10/03/12 alle 21:21 via WEB
Siamo talmente presi dalle piccole cose di tutti i giorni da dimenticare le cose importanti, un po’ come se andassimo avanti a testa bassa senza mai fare attenzione a quello che ci circonda. Poi arriva la mazzata e allora saltano fuori solidarietà, umanità etc; ma la cosa veramente triste è che passata la burrasca, torna tutto esattamente come prima.
 
   
xalx67
xalx67 il 10/03/12 alle 22:50 via WEB
E' vero, passata la burrasca è tutto come prima. Ma io, quando mi è capitato di avere i miei in ospedale, ho avuto l'impressione che sia sufficiente uscire dall'ospedale stesso per tornare alla "normalità". Quello che hai incontrato nella stessa stanza, torna ad essere uno sconosciuto. E' ciò che accade in un luogo in cui si soffre, ne deduco, che fa' la differenza. Perchè poi, tornando fuori, torniamo a stare bene e torniamo a pensare di non avere più bisogno di nessuno. Finchè non si sta' male un'altra volta.
 
     
pantouffle2011
pantouffle2011 il 11/03/12 alle 09:25 via WEB
Purtroppo è vero e allora meno male che almeno nel momento del bisogno un po’ di umanità viene fuori.
 
lying_eyes
lying_eyes il 10/03/12 alle 19:30 via WEB
Vero in ospedale c'è una solidarietà più forte perchè tutti proviamo lo stesso sentimento: smarrimento e paura! E si condivide, anche un caffè! Un abbraccio a te e un augurio di cuore alla tua mamma....L.
 
 
pantouffle2011
pantouffle2011 il 10/03/12 alle 21:34 via WEB
Smarrimento e paura sono ottimi collanti e in situazioni particolari anche i piccoli gesti assumono una grande importanza. E meno male che ci sono… Ciao L., grazie, un bacione anche a te. :-)
 
LupoSolitairo
LupoSolitairo il 10/03/12 alle 23:53 via WEB
Basta poco per far cadere certe costruzioni, anche se la progettate il migliore degli ingegneri. In quella figura che hai tratteggiato ci siamo tutti, ingegneri e non. Aspettiamo solo un caffè per poterci liberare.
 
 
pantouffle2011
pantouffle2011 il 11/03/12 alle 09:25 via WEB
E’ assolutamente vero; lui è un ingegnere, ma avrebbe potuto essere chiunque altro. Tutti ci costruiamo delle barriere più o meno alte dietro le quali nasconderci, ma nei momenti di sofferenza vera cadono una dopo l’altra. E guai se così non fosse.
 
kevinkling
kevinkling il 11/03/12 alle 08:47 via WEB
Il mio commento diventerebbe un POST, quindi ne scriverò uno sul mio blog - appena avrò tempo - per descrivere l'esperienza (allucinante) che sto vivendo in questo momento! Voglio però lasciare un saluto per te e un grande bacio per la tua Mamma.. A presto... Lili
 
 
pantouffle2011
pantouffle2011 il 11/03/12 alle 09:26 via WEB
Grazie Lili, un abbraccio.
 
signor_omicidi
signor_omicidi il 11/03/12 alle 11:28 via WEB
"E ci stringeremo così forte fino a ricambiarci l'anima", perchè non c'è parola che superi un gesto come questo... Ti abbraccio forte forte, sperando che tua madre stia bene :) Buona Domenica!
 
 
pantouffle2011
pantouffle2011 il 11/03/12 alle 13:01 via WEB
Grazie Omino, un abbraccione forte anche a te. :-)
 
   
signor_omicidi
signor_omicidi il 12/03/12 alle 11:09 via WEB
:) forza eh? e buon inizio settimana...
 
     
pantouffle2011
pantouffle2011 il 12/03/12 alle 13:23 via WEB
Ciao Omino, buon lunedì anche a te... Un bacio. :-)
 
mauriziomattioni
mauriziomattioni il 11/03/12 alle 11:39 via WEB
credo che quel caffè.sia un atto umano che dica non posso cancellare ciò che è.ma posso alleviare ciò che vivi..e fa di te un'anima nobile..e forse non mi sbaglio quando dico che sono un tuo fans.. un bacione grande ..mo mi sbilancio.. ciaoo.buona domenica.. maurizio..
 
 
pantouffle2011
pantouffle2011 il 11/03/12 alle 13:08 via WEB
Io non ho fatto davvero niente di importante, credimi, probabilmente lui stava talmente male da sentire il bisogno di un gesto simile. Io ero lì in quel momento, semplicemente. Grazie Maurizio, sei sempre carinissimo. Un bacione anche a te, Michela
 
   
mauriziomattioni
mauriziomattioni il 11/03/12 alle 21:06 via WEB
Eri li. Ma intanto lui ti ha abbracciato..mmmmmm ah ah Serena serata..e felice inizio settimana.. Maurizio..
 
     
pantouffle2011
pantouffle2011 il 12/03/12 alle 08:56 via WEB
:-)))
 
tonono62
tonono62 il 11/03/12 alle 11:41 via WEB
Ricorda che sotto i calcoli, sotto i progetti, sotto le ascisse e le ordinate anche un ingeniere è sempre un uomo!!!
 
 
pantouffle2011
pantouffle2011 il 11/03/12 alle 13:10 via WEB
Non posso che essere d’accordo con te. Se esistesse un lavoro che ci permettesse di essere immuni dal dolore, ci accapiglieremo per farlo.
 
dinobarili
dinobarili il 11/03/12 alle 15:20 via WEB
Brava, brava, brava... sei proprio brava. Dino
 
 
pantouffle2011
pantouffle2011 il 11/03/12 alle 18:53 via WEB
E tu sei sempre fin troppo gentile. Grazie Dino, un abbraccio.
 
manuela1966
manuela1966 il 11/03/12 alle 21:19 via WEB
Buona serata e dolce notte. Una stella per te. Manu
 
 
pantouffle2011
pantouffle2011 il 12/03/12 alle 08:57 via WEB
Una stella addirittura...?! Grazie Manu, buona serata anche a te. :-)
 
gradiva1940
gradiva1940 il 11/03/12 alle 23:31 via WEB
Grazie per la visita al mio blog- Felice notte. Antonietta
 
 
pantouffle2011
pantouffle2011 il 12/03/12 alle 08:58 via WEB
E' stato un piacere. Buona giornata. :-)
 
giginosco
giginosco il 11/03/12 alle 23:43 via WEB
Si sente vecchio, ma anagraficamente è un ragazzino. O no? In bocca al lupo per tua madre, un abbraccio strusciatissimo.
 
 
pantouffle2011
pantouffle2011 il 12/03/12 alle 08:59 via WEB
Anagraficamente é un bam-bi-no, praticamente un infante. :-))
 
brescia.gian
brescia.gian il 12/03/12 alle 11:29 via WEB
Il tempo dentro agli ospedali sembra non passare mai ma le persone che trovi sembrano avere tante storie da raccontare e l'essere accomunati dalla situazione aiuta ad aprirsi con gli altri.E spesso diventano veri amici.ciao.giampaolo
 
 
pantouffle2011
pantouffle2011 il 12/03/12 alle 13:35 via WEB
Sicuramente, come dici tu, le lunghe attese e la sofferenza ci rendono più vulnerabili e diventa più facile creare legami; se poi questo si trasformi in vera amicizia, non saprei dire, non mi è mai capitato. Ciao Giampaolo. :-)
 
poetessanaif
poetessanaif il 12/03/12 alle 12:25 via WEB
veramente bello complimenti, un saluto Marilena
 
 
pantouffle2011
pantouffle2011 il 12/03/12 alle 13:35 via WEB
Grazia Marilena, sei molto gentile.
 
I_will_survive0
I_will_survive0 il 12/03/12 alle 12:27 via WEB
bellissima qsta riflessione sull'abbraccio ke unisce al di là delle parole e del linguaggio...a me è capitato di litigare cn alcune persone e poi dopo tempo, grazie ad un abbraccio, riuscire a far dissolvere nella mia mente ogni residuo di rabbia e di rancore...grazie per la visita al mio blog e buona giornata da Mery :-)
 
 
pantouffle2011
pantouffle2011 il 12/03/12 alle 13:36 via WEB
Spesso le parole creano fraintendimenti, mentre niente è più universale di un abbraccio. Almeno io la penso così. Grazie Mery, buona giornata anche a te.
 
frabonvi
frabonvi il 14/03/12 alle 22:15 via WEB
Se ti ha sorpreso, non l' hai ancora capito.
 
 
pantouffle2011
pantouffle2011 il 14/03/12 alle 22:22 via WEB
E' vero, faccio fatica a capirlo perché non sono abituata a frequentare delle persone così schematiche. Però mi sembra un bravo ometto...
 
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