JAMBOREE

In tempi di siccità va bene anche la tempesta


 E dire che pensavo di averle viste tutte. Sì, perché se frequenti sempre la stessa spiaggia, con le stesse persone, negli stessi giorni, va a finire che le novità son poche. Al massimo manca qualcuno: morto? Ha fatto 6 figli? Vai a sapere. Poi magari ricompare dopo un po’. Ed infatti io e la Anto ce ne stavamo lì tranquille, a spettegolare ad ammirare con il dovuto rispetto il geometra che si gira al passaggio di OGNI minorenne in bikini, neanche fosse uscito di galera giovedì; a rassicurare Mario il bagnino, unto come Gnapo, liscio e depilato, dicendogli che no, non sembrava assolutamente un wurstel troppo cotto. Per non parlare della signora Antonia e dei suoi sforzi di entrare negli shorts di taglia adolescenziale, che già quello vale un pomeriggio al mare, voglio dire. E mentre siamo lì, con tutto questo popo’ da fare, cosa ti vedo? Gigi, il cameriere, che scivola tra un lettino e l’altro scherzando e sorridendo, (ma soprattutto sacramentando a denti stretti), reggendo un vassoio con il cestello del ghiaccio. Ed uno champagnino che ti spunta con contorno di 2 flute. Una scena che neanche al cine, figurarsi al mare. Mi giro ed immediatamente vedo i destinatari di tanta classe: lui sui 65, alto, moro, snello: uno più vicino ad Apollo che a Nino Frassica, per capirci. Lei bionda, biondissima, uno chignon così perfetto, che non c’è lacca che tenga. Deve per forza aver usato 2 punti di Black&Decker, e lei può raccontarla come vuole. Stanno seduti entrambi su un unico lettino, sorridendo come se avessero appena inventato la ruota. Neanche il tempo che Gigi si avvicini (continuando a sacramentare), e Lui ha già steso un telo su un secondo lettino e tirato fuori piatti e posate. Cioè, piatti di ceramica e forchette di metallo, non so se mi spiego. Mica la vaschetta della gastronomia dal Beppe. “Sarà arrivato carico come uno sherpa nepalese”, ridacchia Mario, il fustone della spiaggia. Ma la sua è solo invidia, ed il confronto con questo gentiluomo lo fa apparire per quello che è: un fustone, appunto. La classe è un’altra cosa. Intanto Lui parla a Lei, le sorride, le offre un po’ di questo, un po’ di quello. Brindano e ribrindano, a cosa non si sa, ma sembrano più felici loro sotto il caldone di luglio che molte coppie in viaggio di nozze alle Maldive. E proprio come se fossero nella più bella delle isole se ne stanno a bagno, ridendo, scherzando e beandosi di sole, di mare e di vita. Chi ha detto che non si possono fare nozze con i fichi secchi?, vien da chiedersi. Persone prive di fantasia, sicuramente. Perché questi due qui, della crisi e dei problemi che certamente hanno, come tutti, sembrano fregarsene altamente. Tra l’invidia di tutta la spiaggia. Tra i sospiri delle donne ed i sorrisi degli uomini che in fondo in fondo, un po’ rosicano. Perché strappare qualche momento alla routine, morsicare un sogno, e dare un brividino alla vita, alla fin fine, è forse quello che vogliamo tutti. Ciao Guys.