Creato da IL_CERCHIODELLAVITA il 25/11/2010

DREAMER

Viaggi nei luoghi più belli d'Italia e del mondo

 

Casaerta e la reggia reale

Post n°94 pubblicato il 27 Settembre 2012 da IL_CERCHIODELLAVITA
 

Luigi Vanvitelli architetto dell'imponente complesso aveva progettato di distribuire nel piano reale otto appartamenti: uno per il re, uno per la regina, due per le principesse reali, due per i principi secondogeniti ed uno ciascuno per il principe e la principessa ereditari.durante la costruzione del palazzo, la famiglia reale abitava nel palazzo baronale, oggi sede della prefettura. all'incirca nel 1780 fu terminato l'appartamento dei secondogeniti, per cui i sovrani vi si trasferirono; nel 1783 fu terminato un altro appartamento ed il re, per accelerare i lavori, ordinò che le pitture fossero simili a quelle esistenti nell'appartamento delle principesse: questa parte del palazzo prende il nome di appartamento vecchio, per distinguerla da quella realizzata successivamente, definita appartamento nuovo, che fu completato solo durante il regno di Francesco II. Le vicende della reggia sono strettamente collegate con gli eventi che si verificarono in successione nel regno delle due sicilie: la partenza per la spagna di Carlo rallentò i lavori, non solo per l'impulso che il re sapeva dare alla fabbrica, ma anche perché Tanucci, reggente di Ferdinando II, tendeva a ridurre le spese. Fu così che, mentre in vent'anni si innalzarono 45000 metri quadrati di superficie con 1200 stanze, 56 scale, una cappella e un teatro, si costruì un parco di cento ettari e si portò l'acqua a Caserta con una conduttura di 40 chilometri attraverso sei monti e tre viadotti,ci vollero altri venti anni per approntare i due appartamenti, innalzare le fontane, la castelluccia e creare il giardino di passaggio. Dall'inizio del XIX secolo fino al 1845, attraverso cinque regni, furono terminate solo tre sale dell'appartamento delle feste e sei dell'appartamento del re.Gli appartamenti reali cominciano dalla sala degli alabardieri, le cui pareti sono decorate da leggeri pannelli di stucco; la luminosità della sala fa risaltare il bruno della pietra, l'oro delle corone, dei festoni e dei gigli borbonici, e i toni caldi della tela nella volta centrale decorata da Domenico mondo nel 1785,rappresentante il trionfo delle armi borboniche.

I lavori nella parte del palazzo che Vanvitelli aveva destinato al re cominciarono solo nel 1806 con la direzione dell'architetto Giovanni Patturelli: da qui la definizione di "nuovo" per questo appartamento formato da tre sale che conducono nell'appartamento del re, sistemato solo dopo il 1816.

  ASCOLTATE LA VOCE NARRANTE DEL VIDEO A CORREDO DEL POST, VI CONDURRA' ALLA SCOPERTA DELLA REGGIA E NEL SOGNO DI LUIGI VANVITELLI.


 
 
 

PADOVA

 

basilica di S.Antonio

Padova è una città che riserva bellezze incredibili: la Basilica di S.Antonio, con accanto l'oratorio di S. Giorgio al cui interno si possono ammirare bellissimi affreschi.

L'Oratorio di San Giorgio

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Chiesa degli Eremitani

da visitare anche le chiese degli Eremitani e di Santa Giustina

 

Santa Giustina

 

 Santa Giustina si affaccia sullo splendido Prato della Valle, che il podestà veneziano Andrea Memmo fece sistemare bonificando un terreno impaludato.

 

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e la Cappella degli Scrovegni

cappella degli scrovegn

 

con gli affreschi di Giotto per gustare i quali non è sufficiente il tempo concesso ai visitatori

 

affresco di Giotto

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Girando per la città, immancabile la visita alla Piazza delle Erbe con il grandioso Palazzo della Ragione

 

palazzo della ragione

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e il Caffè Pedrocchi, progettato dall'architetto Jappelli, su due piani: il pianterreno, inaugurato nel 1831, ospita le sale per gli avventori il bancone, i laboratori e la cucina.
L' si può gustare il caffè alla menta: la specialità della casa.
Il piano nobile ospita invece alcune belle sale (sala Rossini, sala egizia) ed è attualmente utilizzato per mostre ed esposizioni temporanee. Vi si trova il Museo del Risorgimento.

 

caffè Pedrocchi

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Si può andare in barca lungo il Bacchiglione, scoprendo parte delle antiche mura, i ponti, il Piovego, la darsena e rasentare l'orto botanico.

il Bacchiglione dietro l'orto botancio

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le foto sono di mariselene tratte dal suo blog:
http://brentaluisa.blogspot.it/

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Firenze

Post n°92 pubblicato il 24 Settembre 2012 da lunadglo0

 

Piazzale Michelangelo.

Raggiungere a piedi piazzale Michelangelo e la basilica di San Miniato sul Monte alle Croci significa seguire un percorso altamente scenografico ideato dall'architetto Giuseppe Poggi fra il 1865 e il 1871, negli anni in cui Firenze fu capitale del Regno d'Italia.
Il progetto costituisce la prosecuzione, sulle colline a sud della città, dei viali di circonvallazione che il Poggi realizzò abbattendo ciò che restava della terza cerchia delle mura fiorentine, quelle costruite fra il 1284 e il 1333. Dalla distruzione si salvarono solo alcune delle antiche Porte di accesso alla città (Porta Romana, Porta al Prato, Porta a San Gallo, Porta a Santa Croce, Porta della Zecca Vecchia e Porta a San Niccolò), lasciate dal Poggi al centro delle piazze che andava costruendo lungo i viali e tutt'ora visibili.

La passeggiata che sale al Piazzale ha inizio da Porta a San Niccolò (piazza Poggi), l'unica ad aver mantenuto integra l'alta torre difensiva alzata nel 1324. Di fronte, due palazzine neocinquecentesche costruite dal Poggi a chiudere la via San Niccolò. Al centro, l'inizio delle rampe pedonali che conducono al piazzale Michelangelo e ancora più su, fino al sagrato di San Miniato.
Raggiunto il piazzale ecco uno dei più famosi e meravigliosi panorami urbani del mondo: con un unico sguardo si può abbracciare il cuore di Firenze, dal Forte Belvedere a
Santa Croce passando per Ponte Vecchio, Duomo, Uffizi, Palazzo della Signoria, Bargello etc. Alzando gli occhi, ecco di fronte le colline a nord della città con al centro Fiesole e il campanile svettante del suo Duomo (1213).

Il nome della piazza deriva dalla grande statua in bronzo là collocata dal Poggi, vero "pastiche" michelangiolesco composto dalle copie del David (oggi al Museo dell'Accademia) e delle quattro figure allegoriche eseguite su commissione di papa Clemente VII per le tombe medicee della Sacrestia Nuova di San Lorenzo (si tratta delle sepolture di Lorenzo duca d'urbino e Giuliano duca di Nemours).

Alle spalle, quasi appoggiata alla collina, il Poggi progettò una Loggia che nelle sue intenzioni avrebbe dovuto ospitare un museo di tutte le opere di
Michelangelo, ma che è invece sempre stata utilizzata come caffè e ristorante.
Proseguendo la salita, subito dietro il ristorante La Loggia, ecco le scale che portano alla chiesa di San Salvatore (o San Francesco) al Monte alle Croci, che Michelangelo aveva ribattezzato la "Bella Villanella". Importante edificio rinascimentale, tutt'ora prediletto dai fiorentini per ascoltarvi a Natale la Messa di mezzanotte, fu ricostruito quasi interamente sul preesistente oratorio di San Damiano dall'architetto Simone del Pollaiolo, detto il Cronaca (1499-1504), che ricevette l'incarico dai francescani e dalla potentissima
Arte di Calimala, l'associazione dei mercanti di drappi di lana che secoli prima aveva costruito la ricchezza della città.
La facciata è insieme austera e graziosa, con un motivo di timpani curvi e triangolari alternati, come nel
Battistero. L'interno mostra il tentativo di staccarsi dalla tradizione brunelleschiana per cercare un ritmo più teso e scandito dai chiaroscuri dei due ordini sovrapposti. Da notare una Deposizione attribuita a Giovanni Della Robbia e una Pietà attribuita Neri di Bicci
 
 
 

Verona

Post n°91 pubblicato il 23 Settembre 2012 da serena_sempre_88

Verona. La mia bellissima città piena di opere d'arte e con un atmosfera di romanticismo unica al mondo!!!

 
 
 

Siviglia

Post n°90 pubblicato il 23 Settembre 2012 da lunadglo0

 

Il palazzo Alcazar

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Siviglia, la capitale della Andalusia, é una cittá che ha

molto da offrire ai suoi visitatori: sole, calore, luce, allegria, cultura,

storia, folclore e feste, tutto ció sotto

un cielo generalmente azzurro.

Per questo motivo gran parte della vita sivigliana si

svolge per strada. Molti sono i bar, le terrazze e i

ristoranti sparsi per tutta la cittá, soprattutto nel centro.

Patrimonio dell umanità - La Giralda.

L’insieme dei monumenti principali di Siviglia é stato dichiarato

dall’UNESCO patrimonio dell’umanitá nel  1987.

 La Cattedrale di Siviglia

si innalza tra le case del

quartiere di Santa Cruz. Fu costruita nel 1401 sulla

Moschea Maggiore di Siviglia del secolo XII. Di questa ereditá araba si conservano ancora l’antico minareto,

oggi la famosa Giralda, e il Patio degli Aranci.

A fianco alla Cattedrale, anche i

Reales Alcázares o Alcazar poggiano su resti arabi del secolo IX.

La muraglia dell’Alcázar racchiudono

numerose stanze, eleganti saloni, romantici patii e grandi giardini,

con elementi arabi e rinascentisti.

L’Archivio delle Indie, costruito nel sicolo XVI, ci conduce nell’arte rinascentista spagnola. É uno dei centri documentali piú importanti

che esistano, relazionato con la conquista del Nuovo Mondo.

In torno a questo gruppo di monumenti si trova

il quartiere piú characteristico e popolare di Siviglia:

Santa Cruz (Santa Croce).

Altri monumenti importanti di Siviglia

Una volta a Siviglia non si puó non visitare

Storia di Siviglia

Attraversata dal fiume Guadalquivir, Siviglia mostra i segni di

un ricco passato romano, arabo e della sua condizione di prospero porto commerciale con le Americhe. Fu fondata dal generale

Scipione e diede a Roma due imperatori: Traiano e Adriano.

La lunga presenza di musulmani, dal 711 al 1248, ha lasciato segni incaccellabili. La fine del califfato cordobese (s.XI) propizió l’apogeo del Regno Taifa di Siviglia, soprattutto sotto il governo di

al-Mutamid, il re poeta.

Siviglia visse il suo massimo momento di splendore subito dopo la Scoperta dell’America. Nei secoli XVI e XVII il suo porto era uno

dei piú importanti della Spagna, dato che esercitava il monopolio

nel commercio con Ultramar. L’intensa attivitá commerciale di Siviglia durante questo periodo diede vita a un tracciato urbano ricco di piccoli palazzi, case nobiliari, chiese e conventi.

la plaza de España - la Piazza di Spagna, situata nel magnifico

Parco Maria Luisa, dove si trovano anche altri interessanti

edifici costruiti per l'Esposizione Iberoamericana che si organizzó

a Siviglia nel 1929. Con questa la Spagna e le sue antiche colonie

"firmavano la pace" in maniera simbolica e definitiva.

Vicino a Plaza de España e degno di una visita é ancora

il Palazzo di San Telmo e la Fabbrica Reale di Tabacchi ,

luogo della famosa storia di Carmen e ora Universitá di Siviglia

con un'eccezzionale facciata barocca.

Sulle rive del Guadalquivir si trova poi la Torre dell'Oro ,

costruzione d'origine araba (s. XIII), che faceva parte

dell'antica muraglia. Dopo la scoperta dell'America venivano

custodite in questa torre l'oro e le altre ricchezze provenienti dalle colonie,

da quí il suo nome. Per la sua stretta relazione con

la storia marittima ispalense é stata scelta come sede del Museo Navale.

Quartieri di Siviglia

Santa Cruz
Il quartiere di Santa Cruz é senza dubbio il piú conosciuto di

Siviglia per la sua posizione, di fianco ai monumenti principali

della cittá, e per essere un quartiere molto pittoresco e

caratteristico.

La Alameda de Hércules Questo enorme spazio aperto in pieno

centro di Siviglia era originalmente delimitato da pioppi

(alamos in spagnolo), da cui il suo nome.
Fu creata nell’anno 1574 dal Conte di Barajas, il quale mise in

questi antichi terreni stagnanti alberi frondosi e fontane.

Campana - Plaza Nueva: il “Centro” centro
Curiosamente la zona piú centrale di Siviglia non ha nome

proprio e per questo molti parlano del “Centro” centro.

Questa zona

di Siviglia ci conduce alle stradine e alla piazze piú conosciute,

come Plaza Nueva, Plaza del Salvador, la Campana e le vie Sierpes

e Tetuán. Vi si trovano numerose chiese, ospedali, palazzi rinascentisti

e barocchi (il Palazzo di Lebrija), oltre a molti

negozi.

La Macarena
Il quartiere della Macarena é uno dei piú antichi e boemi di Siviglia,

di profondo sapore popolare. Qui si trovano la Alameda de Hércules, l’Hospital de las Cinco Llagas (attualmente sede del Parlamento

d’Andalusia), la Basilica de la Macarena e la Chiesa di San Lorenzo.

Questi ultimi

accolgono due delle immagini piú amate dai sivigliani:

la Vergine de la Esperanza e Jesús del Gran Poder, statue

venerate durante le processioni della Semana Santa.

Triana
Un altro dei quartieri piú tipicidi Siviglia é quello di Triana,

dall’altra parte del fiume. La sua profonda tradizione di marinai e artigiani traspare dalle strade Pureza, Betis o Alfarería dalla Plaza

del

Altozano in cui chiese e cappelle si mescolano a case colorate, terrazze,

bar e ristoranti.

L’Arenal
L’Arenal é il quartiere torero per eccellenza. Qui si trovano

la Plaza de Toros de la Real Maestranza de Cabellería, una

delle piazze piú emblematiche della Spagna. Lí si trova anche

il Museo Taurino.
Accanto alla plaza de toros si trova il teatro della Maestranza,

un teatro moderno e il piú importante di Siviglia inaugurato

per l’Expo del ’92 tenuto sull'isola di Cartuja.

(nonostante l'Unesco ha dubbi se retirare questo titolo

per la costruzione e il impatto del grattacielo Torre Pelli - 2012)

 
 
 
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